Guerra
Gianluca GrossiThis song is not visible until approved and confirmed by Admin
Language: Italian
Guerra ai politici, al sindacato
guerra alle nuvole del creato
guerra alla notte che si dispera
guerra alle donne da giarrettiera
guerra al silenzio dei benpensanti
guerra ai simpatici più arroganti
guerra alla luna dei bassifondi
guerra anche gli ultimi vagabondi
guerra al fanatico inconcludente
guerra anche al rapper più intransigente
guerra alle favole di quartiere
guerra alle fisime da ingegnere
guerra ai campioni del contrabbando
guerra alle fauci di capodanno
guerra alle serie televisive
anche quelle più inoffensive
grigia, guarda com’è grigia la città
nello stomaco non solo acidità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
guerra al migliore e al peggior nemico
guerra alle prediche di un amico
guerra ai filosofi di frontiera
guerra alle navi di Barbanera
guerra agli stronzi più inopportuni
guerra agli ipocriti biondi e bruni
guerra ai coriandoli a carnevale
guerra alla tombola di natale
guerra ai cortili di San Vittore
guerra a qualunque cospiratore
guerra alle balle del precariato
guerra al vicino più indaffarato
guerra al ministro dell'istruzione
guerra ai fenomeni del pallone
guerra alle cronache più indiavolate
guerra alle stelle precipitate
grigia, guarda com’é grigia la città
nello stomaco non solo acidità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
guerra alla sete e all’adulazione
guerra ai giornali e all'informazione
guerra alle bombe di cioccolato
guerra al Titanic ammutinato
guerra ai governi del primo mondo
guerra alla musica in sottofondo
guerra ai segreti di via Mazzini
guerra anche a tutti i telefonini
guerra alla nebbia che c'era prima
guerra alle pagine senza rima
guerra ai burocrati tutto fare
guerra all’inutile da ammirare
guerra al sistema più innovativo
guerra ai vincenti col distintivo
guerra all'ipotesi di ammazzare
guerra alla neve che imbianca il mare
grigia, guarda com’é grigia la città
nello stomaco non solo acidità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
grigia, guarda com’é grigia la città
nello stomaco non solo acidità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
guerra alle nuvole del creato
guerra alla notte che si dispera
guerra alle donne da giarrettiera
guerra al silenzio dei benpensanti
guerra ai simpatici più arroganti
guerra alla luna dei bassifondi
guerra anche gli ultimi vagabondi
guerra al fanatico inconcludente
guerra anche al rapper più intransigente
guerra alle favole di quartiere
guerra alle fisime da ingegnere
guerra ai campioni del contrabbando
guerra alle fauci di capodanno
guerra alle serie televisive
anche quelle più inoffensive
grigia, guarda com’è grigia la città
nello stomaco non solo acidità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
guerra al migliore e al peggior nemico
guerra alle prediche di un amico
guerra ai filosofi di frontiera
guerra alle navi di Barbanera
guerra agli stronzi più inopportuni
guerra agli ipocriti biondi e bruni
guerra ai coriandoli a carnevale
guerra alla tombola di natale
guerra ai cortili di San Vittore
guerra a qualunque cospiratore
guerra alle balle del precariato
guerra al vicino più indaffarato
guerra al ministro dell'istruzione
guerra ai fenomeni del pallone
guerra alle cronache più indiavolate
guerra alle stelle precipitate
grigia, guarda com’é grigia la città
nello stomaco non solo acidità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
guerra alla sete e all’adulazione
guerra ai giornali e all'informazione
guerra alle bombe di cioccolato
guerra al Titanic ammutinato
guerra ai governi del primo mondo
guerra alla musica in sottofondo
guerra ai segreti di via Mazzini
guerra anche a tutti i telefonini
guerra alla nebbia che c'era prima
guerra alle pagine senza rima
guerra ai burocrati tutto fare
guerra all’inutile da ammirare
guerra al sistema più innovativo
guerra ai vincenti col distintivo
guerra all'ipotesi di ammazzare
guerra alla neve che imbianca il mare
grigia, guarda com’é grigia la città
nello stomaco non solo acidità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
grigia, guarda com’é grigia la città
nello stomaco non solo acidità
molto meglio ieri per non dire nell'antichità
Contributed by Riccardo Gullotta - 2025/2/2 - 06:20
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique /Sanat ja sävel:
Gianluca Grossi
Picasso- Guerre, Vallauris, 1950
Nel 2023 Gianluca Grossi ha pubblicato il saggio Sulla guerra. Perché non riusciamo a non farla.
In una recensione si legge: “Una pubblicazione controcorrente, lucida ed evocativa, per smascherare e smontare i tragici trabocchetti che la guerra ci tende, trasformandoci nei suoi volonterosi servitori. L’autore ne è convinto: riconoscere l’imbroglio della guerra permette di farla a pezzi, privarla della nostra accondiscendenza e così di costringerla ad alzare bandiera bianca. È la guerra stessa, suggerisce Gianluca Grossi, a rivolgere agli esseri umani l’implorazione a essere considerata una realtà impensabile e quindi impossibile.”
Rimaniamo alquanto perplessi sull’esito suggerito dell’autore. Tentare di spiegare la guerra come manifestazione di un archetipo junghiano non porta lontano; paradossalmente si rischia di giustificarla come una costante ineluttabile. Quanto ai messaggi sottesi dall’ ultima parte della canzone ci sembra un po’ troppo declinata in chiave provocatoria. Vero è che la provocazione aiuta a riflettere, e comunque non andrebbe mai censurata, tuttavia la provocazione da sola non basta per sensibilizzare gli indifferenti, meno ancora i guerrafondai.
D’altra parte le provocazioni possono anche portare lontano, si pensi a Charlie Hebdo. O per andare all’altroieri si pensi a Salwan Momika assassinato perché reo di avere commesso uno dei crimini più gravi per l’Islam, bruciare il Corano. Quando ci scappano i morti il metro provocatorio dovrebbe compiere un salto e trasformarsi in qualcosa di più impegnativo. Diversamente rischia la sterilità o l’assunzione suo malgrado di un ruolo organico a certi circoli diplomatici e lobbies per i quali la guerra è un obiettivo e addirittura un valore.
Per essere chiari, accogliamo le provocazioni più o meno graffianti, le espressioni di Gianluca Grossi e in buona sostanza la sua canzone. Sono elementi che offrono spunti alla riflessione, mantenendosi ad un livello di integrità rispetto al silenzio e all’indifferenza. Auspicheremmo soltanto che costituissero un momento di dibattito e di mobilitazione capace di incidere. Capace anche di recidere quell’alone residuo “romantico” della guerra o quell’onnipresente aura di sacrificio, ieri invocato perché Deus vult oggi messo in campo per sostenere le magnifiche sorti e progressive. Nel frattempo la Bestia trionfante avanza e cresce in una spirale a cui non si riesce a porre né a scorgere alcun limite.
[Riccardo Gullotta]