Lingua   

Previsioni del tempo

Tommaso Talarico
Lingua: Italiano


Tommaso Talarico

Ti può interessare anche...

Respira
(Tommaso Talarico)
Majorana
(Tommaso Talarico)
Il giorno prima di partire
(Tommaso Talarico)



2024
Canzoni d’amore per un paese in guerra
guerra




È la canzone che apre l’album, e non è scelta a caso. Il brano si apre con l'inno alla Gioia suonato al piano da Gianfilippo Boni. Mentre dal passato riemerge la voce di Filippo Tommaso Marinetti dal 1909, con la sua “guerra come igiene del mondo”, e si intreccia con i notiziari che descrivono la tragedia delle vittime civili nelle guerre odierne, l’inno alla gioia, simbolo dell'Unione Europea, comincia a diventare sempre più dissonante, in un crescendo che si interrompe quando parte il pezzo. Ho sempre pensato a questa canzone come a uno sguardo su un panorama di macerie, con le vecchie ideologie e i vecchi fantasmi del Novecento che tornano a palesarsi, mentre l’eco di nuovi conflitti risale fino a noi, dalla “carcassa fumante del secolo breve", e la voce suadente di nuovi profeti sembra volerci riportare ad orrori già vissuti.
Lineatrad 137/2024
La guerra è l'unica forma di igiene. Il militarismo, il patriottismo, la forza distruttiva dei lavoratori. Idea bellissime per cui lotteresti e moriresti fiero per la tua donna.
C'è rampo nel mirino di Israele. Lo State ebraico ha colpito duro. 8 missili hanno centrato parte della tendopoli in cui da tempo si rifugia oltre un milione di sfollati. Una carneficina. Bambini, donne, uomini arsi vivi. Un inferno di fuoco e fiamme. Decini morti, cinquanta e più. secondo fonti locali, tantissimi feriti. Solo nel piccolo ospedale allestito da medici senza frontiere ne sono stati trasportati 180.

Spuntano i fiori del male.
In ogni parte del mondo.
Qui nessuno sa dire dove sta andando.
Tu parli e dici il futuro.
È una bomba, c'è un timer.
Non lo senti? Tic-toc, tic-toc.
Sta arrivando.
E risale un odore.
Dalle vecchie trince.
Dalle antiche macerie.
La carcassa fumante del secolo breve.
E si sente fin qua.

Eccoli i frutti dell'odio.
Tra le mie mani le tue.
Prima che possa fermarti.
Stai mangiando ....
I nostri passi nel buio.
Nei corridoi tra le stanze.
Questo vecchio palazzo.
Sta crollando.

E risuona un rumore.
Nelle piazze virtuali.
Per le strade d'Europa.
Di stivali chiodati.
In marcia al passo dell'oca.
Non lo senti? Che fa?
Ascolta.
Hanno ragione i poeti e le vecchie canzoni.
E guarda il cielo è gonfio di nuvole.
Onde, promesse, illusioni.

Applaudi i nuovi profeti.
Hanno risposte per tutti.
Tu hai i fiammiferi in mano.
Si alza il vento.
Entrano i clown sulla scena.
Recitano una tragedia.
Tutto il pubblico in piedi.
Stai vivendo.
Ma non senti il furore.
Di una rabbia di un soffio.
Che diventa bufera.
E un violino che suona.
Quella musica nera.
Non lo senti? Che fa?
Ascolta.
Non credere ai poeti.
E alle loro illusioni.
E guarda il cielo è gonfio di vecchie bandiere.
Eterne ragioni.

inviata da Dq82 - 14/1/2025 - 12:40




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org