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La storia del Bombo

Marmaja
Language: Italian


Marmaja

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2024
Bombo
Bombo

Inoltre, ci sono altri numerosi ospiti come coristi e percussionisti, e anche due voci di bambini che, nel mezzo del disco, raccontano La storia del Bombo.
Sì perché questo è un concept album, incentrato sul grande insetto lavoratore. Se la canzone che apre l’album ha il ritornello fatto a slogan, questo è un racconto sostenuto da un brano jazz di piano e sax. E il finale si conclude con un intelligente gioco di parole: “Più bombi e meno bombe”.
Vi volevamo raccontare oggi la storia del bombo, che nella sua breve vita, malgrado lo stupore di tutti, continua a volare e vibrare.
Il bombo, in fondo, è un lavoratore, il più grande lavoratore. Conosce il valore del tempo e lo usa per volare alto tra i fiori, con il freddo e con la pioggia, cercando i colori che la vita gli dà.
Era un giorno di fitta nebbia e tutte le api all'alveare smisero di lavorare, ma non il bombo, che cominciò a volteggiare così in alto che uscì dal grigiore di quella giornata, fino ad immergersi nel blu intenso del cielo.
Fece così tanta scorta di blu che, quando tornò sulla terra, si posò su di una verde genziana e la dipinse col colore del cielo.
Più bombi e meno bombe.

Contributed by Dq82 - 2025/1/11 - 20:34


Più bombi e meno bombe!
grazie del regalo di questa mattina con le voci dei bambini e quella bella musica jazz
Vi ho mandato adesso una mia canzoncina in cui celebravo il bombo e l'arrivo della primavera

Paolo Rizzi - 2025/1/14 - 08:38



Language: Italian

Paolo Rizzi - Il bombo e la bergenia

La canzone Il bombo e la bergenia è dedicata a Pia Pera, bravissima scrittrice ed amante dei giardini. I suoi libri mi accompagnano nella mia passione per l’orto e il giardino, una passione che “coltivo” fino all’esaurimento delle forze utili a zappare, estirpare, potare, trapiantare, tagliare siepi. Il tempo che mi rimane per contemplare è poco ma le fioriture sono sempre un gran regalo pieno di meraviglia senza poi contare tutte le splendide verdure dell’orto che mi nutrono.
In un viaggio fatto in Bolivia nel 2010 in ricorrenza della “Guerra dell’acqua di Cochabamba”, ho comprato un charango, il piccolo strumento a 10 corde una volta costruito con la corazza dell’Armadillo. Con questo strumento dal suono così allegro ho ripreso la melodia medioevale che avevo composto alcuni anni fa per la chitarra e l’ho trasposta in questa nuova veste sonora.
Nel fare il video in primavera è stato facile riprendere il volo del bombo sui primi fiori sbocciati e tra questi i grandi fiori viola della Bergenia chiamato comunemente il fiore di San Giovanni perché sboccia proprio nei giorni di marzo in cui si celebra la festività.

PIA PERA (Lucca, 12 marzo 1956 – Lucca,26 luglio 2016) è stata scrittrice di saggistica e narrativa e traduttrice dal russo. Esordisce nella narrativa con il libro di racconti La bellezza dell’asino (Marsilio 1992) e il romanzo Il diario di Lo (Marsilio 1995; Ponte alle Grazie 2018). Del 2000 è il saggio L’arcipelago di Longo Maï. Un esperimento di vita comunitaria (Baldini&Castoldi) che segna una svolta: in cerca di una diversa dimensione del vivere, Pia Pera lascia Milano per trasferirsi nel podere di famiglia in Lucchesia dove matura una filosofia del giardino che sarà al centro della sua produzione letteraria successiva: nel 2003 esce per Ponte alle Grazie L’orto di un perdigiorno. Seguono Il giardino che vorrei (Electa 2006, Ponte alle Grazie 2015), Contro il giardino, con Antonio Perazzi (Ponte alle Grazie 2007; 2021). Giardino & Ortoterapia (Salani 2010, ripubblicato ampliato come Le virtù dell’orto, Ponte alle Grazie 2016), Le vie dell’orto (Terre di mezzo 2011; Ponte alle Grazie 2021). Ha scritto di natura e giardino anche su Gardenia, Il Giornale, Internazionale, Diario, sulla Domenica del Sole 24 Ore. Nel 2012 scopre di essere malata di sclerosi laterale amiotrofica, muore quattro anni dopo. Il racconto dell’attesa della morte è al centro del suo capolavoro, Al giardino ancora non l’ho detto (Ponte alle Grazie 2016), finalista al premio Viareggio e vincitore del premio Rapallo. La sua vita è narrata nel romanzo Due Vite di Emanuele Trevi (Neri Pozza 2021) vincitore del premio Strega 2021

Che bello aver scoperto questa mattina La storia del Bombo che avete postato a cura dei bravissimi e intramontabili Marmaja. Me li rende cari anche la loro origine del Polesine terra di nascita dei miei genitori.
Non vi avevo mandato questo brano in precedenza perché non ci azzecca molto con AWG ma come dicono i Marmaia

PIù BOMBI E MENO BOMBE e poi sono davvero dei gran lavoratori


Sboccia il fiore sul prato verde sboccia il fiore sul ramo
Col profumo col suo colore manda a tutti un richiamo
Corri insetto vieni corri che son bello su di me ti devi posare
Segui il mio profumo vieni vai tranquillo certo mi potrai trovare.

Vola il bombo sulla bergenia il nettare vuol mangiare
Ma se a tavola si vuol sedere il conto deve pagare
Si accomodi la prego sul petalo più grande le offro uno speciale vitto
Mentre le si serve la impollino un pochino mi scusi se ne approfitto.

Vola il bombo sulla bergenia è goloso e affamato
Un altro fiore col suo profumo chiama il bombo impollinato
Si accomodi la prego sul petalo più grande faccia pure colazione
Le rubo un pò del polline che si porta indosso per la mia impollinazione.

Muore il fiore nasce il frutto con il frutto un nuovo seme
passa un anno e tanti fiori sbocceranno tutti insieme
Corri insetto vieni corri che son bello su di me ti devi posare
Segui il mio profumo vieni vai tranquillo certo mi potrai trovare.

Contributed by Paolo Rizzi - 2025/1/14 - 13:34




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