Un secolo fa facemmo lunghi musi:
Eh sì! Ci toccò restar rinchiusi
Per lunghi mesi confinati
Dentro in casa rintanati,
Cortili, terrazzi e balconi
Ripopolati di canzoni!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E si palpava con mano la solidarietà
In tutti i paesi, le vie e le città!
Medici eroi, persino i cubani,
Persino i russi, persino gli italiani!
E gli infermieri? Le foto clandestine
Con sulla faccia il segno delle mascherine.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E le ceste con il tonno, i libri ed i giochini
Per far passare il tempo ai poveri bambini!
E ci fu, bau! il boom del cagnolino
Da portare a cacare nel giardino
E tutti a correre, eravamo dei corrieri
Benché inseguiti dai Carabinieri!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E, alle finestre, striscioni e lenzuola,
Qualcuno pure piantato in un’aiuola:
“Andrà tutto bene!”, recitava,
E tutto bene, in fondo in fondo, andava.
Un sogno, i bonus, sgravi e similari,
Sebbene fossimo ai domiciliari.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E trasmissioni con Pregliasco e con Burioni,
Ormai seguite più della Coppa dei Campioni;
La corsa contro il tempo pei vaccini,
Le ipotesi, i no vax e i bollettini.
Ricette di cucina ed il pilates
In bagno mentre cuocevan le patates…
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E tutti a spippolare come matti
Sui social, occhi gonfi e letti sfatti;
Coi social ci s’andava pure al cesso,
Sui social si faceva del gran sesso!
Ci si metteva còmodi, il pop corn,
Il virus ci coglieva su YouPorn!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E fuori ormai scoppiava già l’estate,
Le spiagge mezze vuote e distanziate,
I treni e i bus deserti, gli aeroplani,
Chissà se ci aspettava un domani.
I ristoranti chiusi, anzi sprangati,
I grandi chef ormai disoccupati:
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Poi, un giorno, l’Astra Zeneca è arrivato,
Ahinoi, tutto quel sogno è terminato.
E tutti in fila a far tre, quattro dosi
Mentre, adesso, si fan le piantedosi.
Le piante, un dì curate con amore
Là sul balcon sfiorirono in tre ore.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Il cagnolino sperso e abbandonato,
La cesta con il tonno già avariato,
Niente più coda al supermercato,
C’era chi, in coda, s’era fidanzato…
Per qualche tempo, ancora mascherine
Ma poi finite son nelle latrine.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Addio, Crisanti! Addio, Viola, Gismondo,
Addio, Lopalco! Sì, fu un bel girotondo.
Addio, Bassetti! Ma dove siete, al Polo?
E addio pure al generale Figliuolo!
E addio all’amata autocertificazione,
Addio al green pass e alla dichiarazione!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Ed ora si vivacchia a surrogati
Di virus senza storia e squinternati:
Vaioli delle scimmie, dengue e Nilo
Occidentale, e più non ce ne infilo
Ché tanto è inutile, non fanno presa,
Due casi a Gallarate ed uno a Stresa.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Un secolo fa facemmo lunghi musi:
Eh sì! Ci toccò restar rinchiusi
Per lunghi mesi confinati
Dentro in casa rintanati,
Cortili, terrazzi e balconi
Ripopolati di canzoni!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Eh sì! Ci toccò restar rinchiusi
Per lunghi mesi confinati
Dentro in casa rintanati,
Cortili, terrazzi e balconi
Ripopolati di canzoni!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E si palpava con mano la solidarietà
In tutti i paesi, le vie e le città!
Medici eroi, persino i cubani,
Persino i russi, persino gli italiani!
E gli infermieri? Le foto clandestine
Con sulla faccia il segno delle mascherine.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E le ceste con il tonno, i libri ed i giochini
Per far passare il tempo ai poveri bambini!
E ci fu, bau! il boom del cagnolino
Da portare a cacare nel giardino
E tutti a correre, eravamo dei corrieri
Benché inseguiti dai Carabinieri!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E, alle finestre, striscioni e lenzuola,
Qualcuno pure piantato in un’aiuola:
“Andrà tutto bene!”, recitava,
E tutto bene, in fondo in fondo, andava.
Un sogno, i bonus, sgravi e similari,
Sebbene fossimo ai domiciliari.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E trasmissioni con Pregliasco e con Burioni,
Ormai seguite più della Coppa dei Campioni;
La corsa contro il tempo pei vaccini,
Le ipotesi, i no vax e i bollettini.
Ricette di cucina ed il pilates
In bagno mentre cuocevan le patates…
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E tutti a spippolare come matti
Sui social, occhi gonfi e letti sfatti;
Coi social ci s’andava pure al cesso,
Sui social si faceva del gran sesso!
Ci si metteva còmodi, il pop corn,
Il virus ci coglieva su YouPorn!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
E fuori ormai scoppiava già l’estate,
Le spiagge mezze vuote e distanziate,
I treni e i bus deserti, gli aeroplani,
Chissà se ci aspettava un domani.
I ristoranti chiusi, anzi sprangati,
I grandi chef ormai disoccupati:
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Poi, un giorno, l’Astra Zeneca è arrivato,
Ahinoi, tutto quel sogno è terminato.
E tutti in fila a far tre, quattro dosi
Mentre, adesso, si fan le piantedosi.
Le piante, un dì curate con amore
Là sul balcon sfiorirono in tre ore.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Il cagnolino sperso e abbandonato,
La cesta con il tonno già avariato,
Niente più coda al supermercato,
C’era chi, in coda, s’era fidanzato…
Per qualche tempo, ancora mascherine
Ma poi finite son nelle latrine.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Addio, Crisanti! Addio, Viola, Gismondo,
Addio, Lopalco! Sì, fu un bel girotondo.
Addio, Bassetti! Ma dove siete, al Polo?
E addio pure al generale Figliuolo!
E addio all’amata autocertificazione,
Addio al green pass e alla dichiarazione!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Ed ora si vivacchia a surrogati
Di virus senza storia e squinternati:
Vaioli delle scimmie, dengue e Nilo
Occidentale, e più non ce ne infilo
Ché tanto è inutile, non fanno presa,
Due casi a Gallarate ed uno a Stresa.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Un secolo fa facemmo lunghi musi:
Eh sì! Ci toccò restar rinchiusi
Per lunghi mesi confinati
Dentro in casa rintanati,
Cortili, terrazzi e balconi
Ripopolati di canzoni!
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Quant’era bello il virus!
Envoi:
Prìncipe, occorre sì essere onesti
Ci garba più dormire che star desti.
Dormimmo sì tranquilli e sì beati,
Non volevamo esser risvegliati;
Ci piacque tanto questa nuova era,
L’immensa libertà della galera.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Principe di Wuhan, ridacci il virus!
Prìncipe, occorre sì essere onesti
Ci garba più dormire che star desti.
Dormimmo sì tranquilli e sì beati,
Non volevamo esser risvegliati;
Ci piacque tanto questa nuova era,
L’immensa libertà della galera.
Ci ripenso, sì, e mi sgorga un sospirus:
Principe di Wuhan, ridacci il virus!
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Vaccini
Però la musica non so se verrà comunicata
But I don't know if the tune will be disclosed
Mais je ne sais pas si la musique sera révelée
Bamberg (Germania), 18 marzo 2020: Solidarietà ai fratelli italiani!