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What War Means

Heaven Shall Burn
Lingua: Inglese


Heaven Shall Burn

Lista delle versioni e commenti


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What war means
[2020]

Lyrics and music / Testo e musica / מילים ולחן / Текст и музыка
Heaven Shall Burn

Album: Of Truth & Sacrifice

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Marcus Bischoff , il frontman della band Heaven Shall Burn ce l’ha messa tutta per confermare l’essenza “death metal” della formazione. Per l'esattezza quello attribuito a loro dalla critica è il sottogenere melodic (!). Non ci intendiamo di metal, ma in questa occasione conta poco. Infatti la musica, e la voce ancora di più, sono urticanti; a nostro avviso sono proprio consoni al tema trattato e tanto ci basta.

Nella corsa verso il baratro aggiungiamo un commento, una poesia contro le violenze della guerra senza distinzioni. Non sarà gradita a una maggioranza che ha gonfiato le sue attese messianiche plasmando il vitello d’oro di un'ideologia guerrafondaia. Non sarà gradita ad una altra più vasta maggioranza, l’altroieri silenziosa oggi “ devota”. Non sarà gradita ai guardiani della civiltà, “occidentale” ça va sans dire, affetti dalla sindrome di accerchiamento da parte di orde bollate come barbariche che premono per un posto a tavola e per il rispetto.
Riteniamo che sia un contributo essenziale perché assume la pace come valore fondante, il che è un orizzonte dannatamente difficile, una sfida che mette a dura prova le esistenze materiali degli esseri di buona volontà, al di là dei buonismi e delle consolazioni delle anime belle.

Zackary Sholem Berger é uno scrittore e poeta statunitense ebreo di cultura yiddish. La sua poesia, titolata No, è stata composta il 12 Ottobre 2023 . E’ stata letta a Baltimora il 16 Ottobre 2023 durante un digiuno comunitario , secondo la tradizione ebraica, dedicato a Israeliani, Palestinesi e a tutte le vittime della violenza.
Sinché vivranno testimoni come Berger, giornalisti come quelli di Haaretz, ong come Torat Tzedek o Rabbis for Human Rights, c’è spazio per credere, a dispetto delle evidenze, che un altro mondo è possibile.
[Riccardo Gullotta]

נישט

נישט זייער טויט וועט מחייה זײַן די טויטע.
נישט זייער הונגער איז אונדזער ברויט.
מערן זייערע טרערן וועט נאָר טרערן מערן.
בלוט איז רויט. איז רויט.

דער שאַרבן אויפֿן וואַסער. דאָס קינד געקעפּט---
דאָס קינד אונטער חורבֿות. האָט קוים געלעבט.
דער געכאַפּטער אָטעם פֿון ייִד און גוי
לופֿטערט נישט קיינעמס נויט.

איך זיץ און שרײַב, אות נאָך אות
ייאוש איז גאָרנישט, אחיה? אמות?
נישט זייער צעשטערונג האָט אויפֿגעבויט.
טויט איז טויט.

English translation by A. Z. Foreman

NO
No their death will not revive the dead.
No their hunger is not our bread.
More tears from them just make more tears.
Blood is red. Is red.

The beheaded child. The floating skull...
The child under rubble. Lived hardly at all.
Snuffed breath of Jew and Gentile will not blow
Anyone’s grief away. No.

I sit and write. One letter. At a time.
Despair is nothing. Live? Maybe. Or die...
No their destruction has not built one shred.
Dead is dead.

NO

No, la loro morte non farà resuscitare i morti.
No, la loro fame non è pane per noi
Altre lacrime da parte loro non fanno che produrre altre lacrime.
Il sangue è rosso. È rosso.

Il bambino decapitato. Il teschio galleggiante...[1]
Il bambino sotto le macerie. Vissuto a stento.
Il respiro soffocato di Ebrei e Gentili non spazzerà via
Il dolore di nessuno. No.

Mi siedo e scrivo. Una lettera. Una alla volta.
La disperazione non è niente. Vivere? Forse. O morire...[2]
No, la loro distruzione non ha prodotto neanche un cencio
La morte rimane morte.
[Trad. italiana: RG]

[1] Riferimento alla storia del rabbino Hillel narrata nel Talmud, libro Pirkei Avot 2:6. Rivolgendosi al teschio Hillel dice: ”Poiché hai annegato altri, sei stato annegato; e coloro che ti hanno annegato, saranno annegati loro stessi.” L’originale In aramaico: עַל דַּאֲטֵפְתְּ אַטְפוּךְ וְסוֹף מְטַיְּפַיִךְ יְטוּפוּן [Ahl d'ateift aftfuch, v'sof mitofayich yitufun].

[2] Riferimento al Salmo 118:17 לֹא-אָמוּת כִּי-אֶחְיֶה; וַאֲסַפֵּר, מַעֲשֵׂי יָהּ [lō ’ā-mūṯ kî-’eḥ-yeh; wa-’ă-sap-pêr, ma-‘ă-śê]: non morirò ma vivrò e proclamerò le opere di Dio.
An everlasting state of conflict
Forgotten and remote
Disregarded and concealed
There is slaughter and bloodshed every day
Hunger, pain and forced migration
So far away from your safe homes
A world engulfed in violence
None of your fathers, none of your brothers
Sons and daughters lost in action
Self-sacrifice, a privilege just granted to the poor

The cruelties you know
Are black and white
So distant in time and space
Manipulated
And sedated by military vapouring about surgical precision
And righteous interventions
Now they promise "no feet on the ground"

But you're just bored with peace
These wars are televised, edited and defanged
Blindness

No screams of anguish resound
No air raid sirens sounding through the night
You just consume the horror
Entertaining and amusive
You're not at war

Your land of bliss
Lies in an oppressed world of misery
There has never been esteem
For simple human harmony

And you're just bored with peace
These wars are long-yearned-for
They need these states to burn
Believe me, you don't know
What war means, what war does to your families

Feelings of supremacy
Reckless and inconsiderate
Contracted patriots heady with victory
And lacking ordinary empathy

An everlasting state of conflict
Forgotten and remote
Disregarded and concealed
And you're just bored with peace, an abysmal tragedy

inviata da Riccardo Gullotta - 10/10/2024 - 23:57



Lingua: Italiano

Traduzione italiana / Italian translation / תרגום לאיטלקית / Итальянский перевод :
Riccardo Gullotta
COSA SIGNIFICA GUERRA

Uno stato di conflitto eterno
Dimenticato e distante
Ignorato e nascosto
Ogni giorno massacri e bagni di sangue
Fame, dolore e migrazioni forzate
ben lontani dalle vostre case al sicuro
Un mondo inghiottito dalla violenza
Non uno dei vostri padri, non uno dei vostri fratelli
Figli e figlie caduti in combattimento
Il sacrificio di sé, un privilegio proprio concesso ai poveri

Le crudeltà che conoscete
Sono in bianco e nero
ben distanti nel tempo e nello spazio
Manipolati
E narcotizzati dalle foschie dei militari sulla precisione chirurgica
E sugli interventi giusti
Ora promettono di “non mettere piede al fronte"

Ma non siete che annoiati dalla pace
Queste guerre sono trasmesse in televisione, cecità
modificate e depotenziate

Non risuona alcun grido di angoscia
Nessuna sirena antiaerea risuona nella notte
Non fate che consumare l'orrore
Che intrattiene e diverte
Perché non siete in guerra

La vostra terra beata
Si trova in un mondo oppresso dalla miseria
Mai c’è stato apprezzamento
Per la semplice armonia umana

E a voi la pace è venuta a noia
Queste guerre a lungo agognate
Hanno bisogno di questi stati da bruciare
Credetemi, non avete idea di
Cosa significhi guerra, cosa fa la guerra alle vostre famiglie

Sensazioni di supremazia
Spericolati e avventati
Patrioti a contratto esaltati dalla vittoria
E privi della comune empatia

Uno stato di conflitto permanente
Dimenticati e distanti
Ignorati e nascosti
E non siete che annoiati dalla pace, una tragedia senza fondo

inviata da Riccardo Gullotta - 11/10/2024 - 00:01




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