Lingua   

The Lighthouse

Stevie Nicks
Lingua: Inglese


Stevie Nicks

Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

Show Them the Way
(Stevie Nicks)
Boys Who Rape (Should All Be Destroyed)‎
(The Raveonettes)


[2022]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Stevie Nicks
Album / Albumi: The Lighthouse [rel. 2024]

Stevie Nicks.
Stevie Nicks.


Scritta nei mesi successivi alla decisione della Corte Suprema di rovesciare la sentenza Roe v. Wade, “The Lighthouse” vede l’affermata cantante invitare alla resistenza, all’azione e al ripristino dei diritti. “The Lighthouse” vede la partecipazione di Sheryl Crow alla chitarra, al basso e ai cori, con la produzione di Crow e Dave Cobb.

Sembrava che da un giorno all’altro la gente dicesse: “Cosa possiamo fare noi, come forza collettiva, a questo proposito…” Per me si trattava di scrivere una canzone“, ha spiegato Nicks in una dichiarazione.

"Ci è voluto un po’ di tempo perché ero in viaggio. Poi, una mattina presto, stavo guardando il telegiornale e una certa giornalista ha detto qualcosa che sembrava stesse parlando a me, spiegando cosa avrebbe significato la perdita della Roe v. Wade. Ho scritto la canzone la mattina dopo e l’ho registrata la sera stessa. Mi sono spesso detta: “Questa potrebbe essere la cosa più importante che io abbia mai fatto”. Difendere le donne degli Stati Uniti, le loro figlie e le loro nipoti, e gli uomini che le amano. Questo è un inno."

La canzone è accompagnata da un video musicale che è altrettanto incisivo quanto il testo. Tra un’inquadratura e l’altra di Nicks, ci sono filmati di raduni, picchetti e una folla di donne. - Indieforbunnies
I have my scars, you have yours
Don't let them take your power
Don't leave it alone in the final hours
They'll take your soul, they'll take your
Don't close your eyes and hope for the best
The dark is out there
The light is going fast
Until the final hours
Your life's forever changed
And the rights that you had yesterday
Are taken away
And now you're afraid
You should be afraid
Should be afraid

Because everything I fought for
Long ago in a dream is gone
Someone said
The dream is not over
The dream has just begun
Or
Is it a nightmare?
Is it a lasting scar?
It is, unless you can save it
And that's that
Unless you stand up
And take it back
And take it back

I have my scars, you have yours
Don't let them take your power
Unless you stand up
And take it back
Try to see the future
And get mad
It's slippin' through your fingers
You don't have what you had
You don't have much time
To get it back

I wanna be the lighthouse
Bring you all together
Bring it out in a song
In stormy weather
Tell them the story

I wanna teach 'em to fight
I wanna tell 'em
This has happened before
Don't let it happen again

28/9/2024 - 01:26



Lingua: Italiano

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 30-9-2024 10:36

Colgo l’occasione fornita da questa canzone per celebrare, almeno spero, la definitiva apertura d’occhi a proposito del “compagno papa”. Non che sia nulla di nuovo, naturalmente; le finte “aperture” sono una specialità riconosciuta del “sommo pontefice” argentino, “aperture” che servono soltanto a gettare fumo negli occhi a chi, e sono tanti, non aspetta del resto altro che farsene gettare a carrettate. A definire “sicari” e “killer” i medici e il personale sanitario che praticano ancora l’interruzione volontaria della gravidanza, credo, non ci era arrivato neppure il suo predecessore Ratzinger. Non bastano due o tre santi sproloqui sulla “pace” accompagnati dalle relative preghierine a nascondere la verità, che comunque era già palese da tempo -direi da qualche millennio. Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana è sempre quella, e sempre lo rimarrà. A maggior ragione se guidata da un Gesuita che fa finta di fare il moderno e si fa beccare mentre stigmatizza la “frociaggine”. Bisognerà che i cosiddetti “compagni” se ne facciano una ragione e ricomincino a lottare sul serio contro la Chiesa Cattolica e i suoi ottuagenari, ma anche e soprattutto contro ogni forma e declinazione di “religione”. [RV]
Il faro

Io ho le mie cicatrici, e tu le tue.
Non fartene impadronire da loro,
Non lasciar perdere nelle ore finali,
Ti prenderanno l’anima, sì, te la prenderanno
Non chiudere gli occhi sperando in meglio,
Il buio è la fuori,
La luce viaggia veloce
Fino alle ore finali.
La tua vita è cambiata per sempre
E i diritti che avevi ieri
Te li han portati via.
E ora hai paura,
E dovresti avere paura,
Dovresti avere paura.

Perché ogni cosa per cui ho lottato
E sognato in passato, è andata.
Qualcuno ha detto
Che il sogno non è finito,
Che il sogno è cominciato appena
Oppure
E’ un incubo?
E’ una cicatrice permanente?
Lo è, a meno che tu non lo salvi,
Le cose stanno come stanno.
A meno che tu non ti rialzi
E te lo riprenda,
E te lo riprenda.

Io ho le mie cicatrici, e tu le tue.
Non fartene impadronire da loro.
A meno che tu non ti rialzi
E te lo riprenda:
Cerca di vedere il futuro
E incàzzati di brutto
Ti sta scivolando dalle dita
Non hai più quel che avevi
Non hai più molto tempo
Per riprendertelo.

Io voglio essere il faro
Riportarvi tutte assieme
Riportarlo fuori in una canzone
In tempo di burrasca
Raccontar loro la storia

Voglio insegnar loro a lottare
Voglio dir loro
Che questo è già successo prima,
Non fatelo succedere di nuovo.

30/9/2024 - 10:37




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org