Noi che abbiamo visto l'orrore
Di quei campi di sterminio
Ora vediamo lo sterminio
Dei campi profughi di Gaza
E in quei campi gli ospedali
Con le scuole ed i musei
Ma della strage degli ebrei
Quei civili non han colpa
Ma della strage degli ebrei
Quei civili non han colpa
Nella terra di Palestina
La memoria dell'olocausto
Non può essere pretesto
Per uccidere innocenti
Se Hamas è terrorista
Cosa dire di uno Stato
Che da decenni ha calpestato
Tutte le risoluzioni
Che da decenni ha calpestato
Tutte le risoluzioni
Le vie dei campi in Palestina
Di violenze sono il teatro
Ci hanno illuso col negoziato
Dietro le quinte c’è l’annessione
Il mondo tace e non risponde
Piange un poco ma non si sente
Dalla guerra non nasce niente
E sulle fosse nascono i fior
Dalla guerra non nasce niente
E sulle fosse nascono i fior
Di quei campi di sterminio
Ora vediamo lo sterminio
Dei campi profughi di Gaza
E in quei campi gli ospedali
Con le scuole ed i musei
Ma della strage degli ebrei
Quei civili non han colpa
Ma della strage degli ebrei
Quei civili non han colpa
Nella terra di Palestina
La memoria dell'olocausto
Non può essere pretesto
Per uccidere innocenti
Se Hamas è terrorista
Cosa dire di uno Stato
Che da decenni ha calpestato
Tutte le risoluzioni
Che da decenni ha calpestato
Tutte le risoluzioni
Le vie dei campi in Palestina
Di violenze sono il teatro
Ci hanno illuso col negoziato
Dietro le quinte c’è l’annessione
Il mondo tace e non risponde
Piange un poco ma non si sente
Dalla guerra non nasce niente
E sulle fosse nascono i fior
Dalla guerra non nasce niente
E sulle fosse nascono i fior
inviata da Paolo Rizzi - 18/9/2024 - 11:02
Vie dei campi con la musica del gruppo palestinese Trio Jubran
https://youtu.be/X5c9drfFRB4?si=9GOmNN...
https://youtu.be/X5c9drfFRB4?si=9GOmNN...
Paolo Rizzi - 19/9/2024 - 15:51
Il conservatorio di Gaza distrutto ma la musica non è morta.
Devastato, il Conservatorio di Gaza non resta muto - Palestina Cultura Libertà
Giulia Ceccutti 7 settembre 2024 Questo articolo è già stato pubblicato su terrasanta.net Ora che la guerra ha fatto a pezzi la sua sede a Gaza City, la musica del Conservatorio nazionale palestinese Edward Said, va per le strade e tra i bambini. Grazie ai docenti e artisti che nonLEGGI TUTTO
Paolo Rizzi - 26/9/2024 - 08:36
Se anche voi volete fare un bonifico a sostegno della musica in Palestina vi segnalo che dovete scrivere il nome del beneficiario senza gli accenti e cioè "cultura e liberta".
Son diventato matto poi ho scritto ad Alessandra Mecozzi la bravissima presidente della associazione ed ho risolto.
Son diventato matto poi ho scritto ad Alessandra Mecozzi la bravissima presidente della associazione ed ho risolto.
P.r. - 26/9/2024 - 15:12
Violenza EPISTEMICA.
Ho terminato ora di leggere il libro della filosofa Roberta De Monticelli : "UMANITA' VIOLATA" La Palestina e l'inferno della ragione, un libro scritto dopo aver fatto un viaggio in Palestina insieme a Luisa Morgantini. La De Monticelli aveva scritto qualche mese fa la postfazione del libro di Francesca Albanese : "J'ACCUSE" che in 7 capitoli: terrorismo, disumanizzazione, occupazione, colonialismo, apartheid, democrazia, carceralità raccontava la violazione dei diritti in Palestina.
Nelle recenti interviste e conferenze Albanese ripete che oggi si sarebbe aggiunto un 8° capitolo: GENOCIDIO.
La cosa che mi è piaciuta nel libro di De Monticelli sono le riflessioni filosofiche attorno alla figura di Abramo presente in tutte e tre le religioni monoteiste e le osservazioni sul concetto di VIOLENZA EPISTEMICA.
Che può essere definita come una tecnica di dominio coloniale/capitalista/imperialista. È la violenza di coloro che, essendo dominanti, impongono un discorso e una posizione sociale che pongono la propria esperienza come quella corretta, “quella naturale” a scapito di un gruppo oppresso. Così la conoscenza della classe non egemonica, che in questo caso è considerata inferiore, viene “cancellata”, sminuita."
In Israele e nel mondo dell'informazione oggi c'è una corruzione del linguaggio, e spetta a noi ripulirlo dalle fuorvianti, spesso false, interpretazioni che fanno di ogni critica un atto di antisemitismo.
Una audio intervista alla Filosofa:
Ho terminato ora di leggere il libro della filosofa Roberta De Monticelli : "UMANITA' VIOLATA" La Palestina e l'inferno della ragione, un libro scritto dopo aver fatto un viaggio in Palestina insieme a Luisa Morgantini. La De Monticelli aveva scritto qualche mese fa la postfazione del libro di Francesca Albanese : "J'ACCUSE" che in 7 capitoli: terrorismo, disumanizzazione, occupazione, colonialismo, apartheid, democrazia, carceralità raccontava la violazione dei diritti in Palestina.
Nelle recenti interviste e conferenze Albanese ripete che oggi si sarebbe aggiunto un 8° capitolo: GENOCIDIO.
La cosa che mi è piaciuta nel libro di De Monticelli sono le riflessioni filosofiche attorno alla figura di Abramo presente in tutte e tre le religioni monoteiste e le osservazioni sul concetto di VIOLENZA EPISTEMICA.
Che può essere definita come una tecnica di dominio coloniale/capitalista/imperialista. È la violenza di coloro che, essendo dominanti, impongono un discorso e una posizione sociale che pongono la propria esperienza come quella corretta, “quella naturale” a scapito di un gruppo oppresso. Così la conoscenza della classe non egemonica, che in questo caso è considerata inferiore, viene “cancellata”, sminuita."
In Israele e nel mondo dell'informazione oggi c'è una corruzione del linguaggio, e spetta a noi ripulirlo dalle fuorvianti, spesso false, interpretazioni che fanno di ogni critica un atto di antisemitismo.
Una audio intervista alla Filosofa:
Paolo Rizzi - 5/11/2024 - 23:07
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Il poeta Andrea Zanzotto, uno dei grandi del nostro 900, ha dedicato molte delle sue poesie al paesaggio naturale ed al passaggio distruttivo dell’uomo sui territori. Pronunciò questa frase: “abbiamo visto l’orrore dei campi di sterminio, ora vediamo l’orrore dello sterminio dei campi”, una frase citata per denunciare la trasformazione del paesaggio veneto in una landa di agricoltura industriale, meleti e vigne, che ha annientato la biodiversità. Tutto questo è avvenuto in molti luoghi del pianeta, anche in medioriente in Libano e in Palestina.
Ma qui i nativi sono stati privati delle loro terre fertili, sono stati esiliati o costretti nei cosi detti “campi profughi” in Cisgiordania e a Gaza. Nel complesso i palestinesi che vivono in un campo profughi sono oltre un milione e mezzo e i campi sono 58 di cui 8 a Gaza. Sono stati istituiti dopo la guerra che Israele combatté nel 1948 con diversi paesi arabi, quando circa 700mila palestinesi furono costretti a lasciare le proprie case, la Nabka, la catastrofe.
Il video ha le immagini di Simone Massi realizzate per il film La strada dei Samouni di Stefano Savona