Sei convinto di essere nel giusto
un eroe che più grande non c'è
Hai abbracciato un fucile,
hai indossato un elmetto,
ma senza sapere perché
Sei convinto di essere nel giusto
un eroe che più grande non c'è
Hai abbracciato un fucile,
hai indossato un elmetto,
ma senza sapere perché
Ti ho visto bruciar
la mia casa i miei sogni,
riducendo tutto in polvere
Sul tuo viso stampato
il sorriso di infamia,
un ricordo indelebile
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano
«Sei morto!»
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano
«Sei morto!»
Sei convinto di essere nel giusto,
ti credi migliore di me
Ti senti potente a creare il terrore,
a sparare senza smettere
Hai ammazzati innocenti,
armati di niente
che volevano difendere
la propria vita, una famiglia dei sogni,
la libertà di vivere
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano «Sei morto!»
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano «Sei morto!»
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano «Sei morto!»
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano «Sei morto!»
un eroe che più grande non c'è
Hai abbracciato un fucile,
hai indossato un elmetto,
ma senza sapere perché
Sei convinto di essere nel giusto
un eroe che più grande non c'è
Hai abbracciato un fucile,
hai indossato un elmetto,
ma senza sapere perché
Ti ho visto bruciar
la mia casa i miei sogni,
riducendo tutto in polvere
Sul tuo viso stampato
il sorriso di infamia,
un ricordo indelebile
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano
«Sei morto!»
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano
«Sei morto!»
Sei convinto di essere nel giusto,
ti credi migliore di me
Ti senti potente a creare il terrore,
a sparare senza smettere
Hai ammazzati innocenti,
armati di niente
che volevano difendere
la propria vita, una famiglia dei sogni,
la libertà di vivere
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano «Sei morto!»
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano «Sei morto!»
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano «Sei morto!»
No, non voglio più dover scappar dalla mia terra
con fucili nella schiena che mi gridano «Sei morto!»
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feat. Modena City Ramblers
I Rockardìa tornano con una nuova profonda traccia che affronta un tema scomodo ma purtroppo sempre attuale: la guerra. Questa volta il gruppo non intende le guerre interiori, dell'animo, ma quella vera, cruda e cruenta che porta l’ascoltatore ad immedesimarsi in chi ha subito, e subisce tuttora, questa atrocità in prima persona.
Come si intuisce dal titolo i Rockardìa, anche in questo caso, non girano intorno al discorso, trasmettendo così, attraverso sonorità hardcore punk melodiche, caratterizzate da un testo dalle parole taglienti e parti strumentali aggressive e dure, tutta la violenza e la cattiveria della guerra, formando un mix perfetto di struttura, sonorità e melodie che non può che colpire.
"Sei Morto" è, inoltre, il primo featuring ufficiale della band, che in questa traccia ha l'onore di ospitare i violini di Fry Moneti dei Modena City Ramblers.
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