Quante volte mi hai detto che basterebbe poco
A cambiare veramente il verso delle cose
In questo cielo così fermo e così opaco
Occorrerebbe forse ripartire dalla base
Bisognerebbe
Sgonfiare l’ego dei potenti
Dare le ali ai pensieri di ogni uomo
Corrispondere un'azione a ciò che dici
Coltivare senza fretta la pazienza
Mordere il presente con i denti
Imparare a chiedere perdono
Far sì che i sogni mettano radici
Aprire i porti chi porta speranza
Nello sprofondo eterno di questo letargo
L'unica strada è sorreggersi l'un l’altro
Occorrerebbe
Carezzare la vita con la voce
Cullare piano ogni respiro
Toccare l'orizzonte più lontano
Immaginare un futuro collettivo
Aver la forza di arrendersi alla pace
Provare insieme a vivere davvero
Guardare negli occhi ciò che siamo
Per sentire che sei finalmente vivo
Nello sprofondo eterno di questo letargo
L'unica strada è sorreggersi l'un l’altro
La strada della vita passa anche per il bosco
O si perde in oceani lontani
Oggi aprlo solo di quello che conosco
...
Va beh, ci sentiamo domani
A cambiare veramente il verso delle cose
In questo cielo così fermo e così opaco
Occorrerebbe forse ripartire dalla base
Bisognerebbe
Sgonfiare l’ego dei potenti
Dare le ali ai pensieri di ogni uomo
Corrispondere un'azione a ciò che dici
Coltivare senza fretta la pazienza
Mordere il presente con i denti
Imparare a chiedere perdono
Far sì che i sogni mettano radici
Aprire i porti chi porta speranza
Nello sprofondo eterno di questo letargo
L'unica strada è sorreggersi l'un l’altro
Occorrerebbe
Carezzare la vita con la voce
Cullare piano ogni respiro
Toccare l'orizzonte più lontano
Immaginare un futuro collettivo
Aver la forza di arrendersi alla pace
Provare insieme a vivere davvero
Guardare negli occhi ciò che siamo
Per sentire che sei finalmente vivo
Nello sprofondo eterno di questo letargo
L'unica strada è sorreggersi l'un l’altro
La strada della vita passa anche per il bosco
O si perde in oceani lontani
Oggi aprlo solo di quello che conosco
...
Va beh, ci sentiamo domani
Contributed by Dq82 - 2024/8/25 - 18:13
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2019
PIETRA SU PIETRA. Una storia di cooperazione.
Musiche e testi di Daniele Goldoni
Registrato dal vivo il 19 luglio 2019 presso l’auditorium di Muggiò
Questo spettacolo racconta cento anni (e oltre) della storia del nostro paese attraverso le vicende della Cooperativa Edificatrice, della sua gente, del suo sviluppo e del cambiamento del territorio in cui è nata.
Pietra su Pietra è tratto dal libro di Francesca Naboni “Una storia di cooperazione”, da cui ho raccolto le informazioni storiche in merito agli accadimenti, alle idee agli ideali che hanno mosso la cooperativa nel corso della sua storia.
Da qui sono partito per raccontare la storia di un gruppo di uomini e donne, e quindi una vicenda singolare con nomi e riferimenti precisi, che nel corso della narrazione diviene epica e pertanto universale.
In questo spettacolo si racconta del “Popolo degli Umili”: uomini e donne poveri, sfruttati, spesso costretti ad emigrare dal proprio paese per cercare una vita migliore.
Si narra anche della necessità che nasca un "Uomo Nuovo" che sappia insieme agli altri costruire una società più equa e giusta
Questi temi mi paiono più attuali che mai e la storia di queste donne e di questi uomini mi sembra parli oggi alla vita di ognuno di noi, dicendoci di alzare la testa e darci da fare per “garantire a tutti l'uguaglianza”, poiché “il progresso o è di tutti o è solo un privilegio”.
Daniele Goldoni