Partito di sera, negli occhi la rabbia
un figlio, una figlia, una moglie a guardare.
Pensiero al domani, lontano, vicino
immagine viva, l’abbiamo veduta
Ferruccio è dolore, per noi è dolore.
Paura che stringo, di non più vedere
la voglia di chiudere i figli da crescere.
La terra più scura, zappata dai piedi,
la neve è sfiorita è già primavera
e parole d’aprile, parole d’aprile.
I bambini in cortile, che guardano al sole,
è rosso il colore del vestito nuovo
cucito la sera, rubando al lavoro
minuti di rabbia, di lacrime e voglia
e un domani migliore, un domani migliore.
Finita la storia, mi guarda a fatica
mi dice con gli occhi “Sai è bella la vita”
le mani invecchiate, si stringono a pugno
ti sanno spiegare a che cosa è servito
lottare, lottare, lottare, lottare.
Ce l’hanno poi dato, trentadue anni dopo
ma freddo e bronzato, il ricordo di aprile,
la moglie lì a fianco, ha guardato e scagliato
la propria sentenza: “Non è stata quella la mia Resistenza,
non è stata quella la mia Resistenza!”
un figlio, una figlia, una moglie a guardare.
Pensiero al domani, lontano, vicino
immagine viva, l’abbiamo veduta
Ferruccio è dolore, per noi è dolore.
Paura che stringo, di non più vedere
la voglia di chiudere i figli da crescere.
La terra più scura, zappata dai piedi,
la neve è sfiorita è già primavera
e parole d’aprile, parole d’aprile.
I bambini in cortile, che guardano al sole,
è rosso il colore del vestito nuovo
cucito la sera, rubando al lavoro
minuti di rabbia, di lacrime e voglia
e un domani migliore, un domani migliore.
Finita la storia, mi guarda a fatica
mi dice con gli occhi “Sai è bella la vita”
le mani invecchiate, si stringono a pugno
ti sanno spiegare a che cosa è servito
lottare, lottare, lottare, lottare.
Ce l’hanno poi dato, trentadue anni dopo
ma freddo e bronzato, il ricordo di aprile,
la moglie lì a fianco, ha guardato e scagliato
la propria sentenza: “Non è stata quella la mia Resistenza,
non è stata quella la mia Resistenza!”
inviata da Riccardo Gullotta - 5/8/2024 - 13:03
×
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Mimmo Boninelli
A Ferruccio Dell’Orto, partigiano caduto a Bergamo l’8 Febbraio 1945
Per cogliere il senso dell’epilogo della canzone si consiglia di ascoltare l’introduzione dell’audio e di dare uno sguardo al Monumento al Partigiano di Giacomo Manzù, inaugurato 32 anni dopo, il 25 aprile 1977
[Riccardo Gullotta]