Lingua   

Родина, вернись домой

DDT / ДДТ
Lingua: Russo


DDT / ДДТ

Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

Odessa (2 maggio 2014)
(Banda POPolare dell'Emilia Rossa)
Ynslag
(Tryntsje Van der Veer)
Гимн демократической молодёжи мира
(Anatoli Novikov / Анатолий Григорьевич Новиков)


Rodina, vierniś domoj
[2023]

Motherland, Come Home


Il leader del gruppo rock "DDT" Yuri Shevchuk ha pubblicato il videoclip "Motherland, Come Home" il 18 febbraio 2023. Nella nuova canzone, invita il suo paese a fermare la guerra e a farsi gli affari propri. Il video è stato girato da Shevchuk in collaborazione con il produttore e compositore Dmitry Emelyanov. Yuri Shevchuk ha scritto la poesia “Motherland, Come Home” nell’estate del 2022, pochi mesi dopo l’inizio dell’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia. Più vicino all'anniversario dell'invasione, il rocker lo ha messo in musica e ha registrato la canzone. "Non impazzire: questa non è la tua guerra", esorta Shevchuk agli ascoltatori. Shevchuk ha espresso chiaramente la sua posizione riguardo alla guerra contro l'Ucraina durante un concerto del gruppo DDT a Ufa il 18 maggio 2022. “Patria, amici, questo non è il culo del presidente, che ha bisogno di essere preso in giro e baciato tutto il tempo. Motherland è una nonna mendicante in una stazione che vende patate. Questa è la nostra patria", ha detto Shevchuk. Il pubblico ha risposto con un applauso.
Никотиновый вдох,
Распальцованный взгляд,
Я ещё не подох,
Ещё мои шланги горят.

Этой лютой весной
Суета с тишиной
Пульс неровный несут.
Пульс неровный несут
Моё сердце на суд.

Опустело село,
Пьёт Рязань из Днепра,
От венков расцвело,
В рыжей глине – дыра.

Маeта, как сорняк
Телевизор в печи,
У державы стояк.
У державы стояк,
Воют бабы в ночи.

Тёмен век мой.
Господи, как всё случилось?
Рваный лик твой –
Укололась и забылась.
Не сходи с ума,
Это не твоя война.
Ждут грачи в полях весной.
Родина, вернись домой!

Безнадёги иной
Я не переживал,
Коллективной виной –
Сделал шаг и пропал.

Давит воздух густой,
Но тебя не забыть,
Мертвецов напоить.
Мертвецов напоить
Родниковой водой.

Голоса белены
Тянут мысль одну:
Ты вернёшься с войны,
Вновь попасть на войну.

И летят облака,
Разбиваясь в дали,
О крутые бока
Нашей плоской Земли.

Тёмен век мой.
Господи, как всё случилось?
Рваный лик твой –
Укололась и забылась.
Не сходи с ума,
Это не твоя война.
Ждут грачи в полях весной.
Родина, вернись домой!

inviata da Donatella Leoni - 10/7/2024 - 20:26




Lingua: Italiano

Versione italiana / Итальянская версия / Italian version / Version italienne / Italiankielinen version:
Anonimo Toscano del XXI Secolo / Анонимный Tосканец 21 векa, 12-7-2024 18:24

Giusquiamo nero (Hyoscyamus niger)
Giusquiamo nero (Hyoscyamus niger)
Patria, torna a casa

Alito che sa di nicotina,
Occhi che guardan di qua e di là, [1]
Ancora non sono morto,
Ci ho ancora voglia di bere. [2]

Con questa feroce primavera
La vanità e il silenzio causano
Un battito aritmico,
Un battito aritmico,
Ho il cuore sotto processo.

Il villaggio è deserto,
Riazań beve dal Dnieper, [3]
Tutto è infiorato di ghirlande,
Nella terra rossa c’è un buco.

L’angoscia come un’erbaccia, [4]
Un televisore nella stufa,
All’impero gli si è rizzato,
All’impero gli si è rizzato
E le donne piangon nella notte.

Son tempi bui, i miei.
Signore, com’è potuto accadere
Tutto questo?
Hai la faccia lacerata,
Fatti una pera
E dimentica. [5]
Non uscire di senno:
Questa non è la tua guerra.
Le cornacchie, in primavera
Aspettano nei campi:
Patria, torna a casa!

Prima non provavo
Una simile disperazione.
In preda a colpa collettiva
Ho fatto un passo, e sono svanito.

L’aria densa è pesante
Ma non ti si può dimenticare,
Da’ da bere ai morti,
Da’ da bere ai morti
Acqua di fonte a sazietà.

Voci da dente de vecia [6]
Ti fan per forza pensare
Che tornerai da una guerra
Per andartene a un’altra.

E volan correndo le nuvole
Spezzandosi in lontananza
Sui ripidi versanti
Della nostra Terra piatta.

Son tempi bui, i miei.
Signore, com’è potuto accadere
Tutto questo?
Hai la faccia lacerata,
Fatti una pera
E dimentica.
Non uscire di senno:
Questa non è la tua guerra.
Le cornacchie, in primavera
Aspettano nei campi:
Patria, torna a casa!
[1] L’espressione Распальцованный взгляд significa alla lettera: “sguardo con dita a ventaglio”, con il gesto che si fa gesticolando con le dita davanti agli occhi.

[2] Espressione idiomatica russa, alla lettera: “mi bruciano i tubi”. E’ quando si hanno i postumi di una sbronza, ma si vuole ricominciare a bere.

[3] L’antica città russa di Riazań, circa 200 km a sud di Mosca, sorge sul fiume Oka, che è affluente della Volga. Che “Riazań beva dal Dnieper”, che è il principale fiume ucraino, rimanda senz’altro all’invasione e alla guerra. Non bisogna scordare che questa canzone è stata pubblicata il 18 febbraio 2023, praticamete a un anno esatto dall’inizio della guerra (24 febbraio 2022).

[4] Vale a dire: strappar via da sé l’angoscia come fosse un’erbaccia.

[5] Ho tradotto all’imperativo, ma l’espressione russa è in realtà al passato, come fosse: “fatta un’iniezione, dimenticata”. Cioè: spegni la coscienza e la mente, dimentica te stesso facendoti un narcotico. Il fatto che l’espressione sia al femminile può significare che il riferimento è all’intera patria, alla Russia.

[6] Un nome popolare del giusquiamo nero (Hyoscyamus niger), la velenosissima solanacea usata da Shakespeare per uccidere il re padre di Amleto. Pianta nota fin dalla più remota antichità, oltre che per la sua estrema pericolosità, anche per le proprietà curative e allucinogene. Le “voci di giusquiamo” sono, appunto, voci che si sentono in un’allucinazione. Ho preferito qui un nome popolare della simpatica pianticella: altri sono “fava porcina”, “erba da piaghe”, “erba apollinaria”. In inglese si chiama henbane, ovvero “ammazzagalline”.

12/7/2024 - 18:25




Lingua: Francese

Version française – PATRIE, RENTRE CHEZ TOI ! – Marco Valdo M.I. – 2024
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi – 2024
d’une chanson russe – Родина, вернись домой – DDT / ДДТ – 2023

 L'ORAGE SUR LA VALLÉE<br />
Georges Michel – 1825 ca.
L'ORAGE SUR LA VALLÉE
Georges Michel – 1825 ca.


Le leader du groupe de rock DDT, Youri Shevchuk, a publié le 18 février 2023 le clip vidéo « PATRIE, RENTRE CHEZ TOI ! ». Dans cette nouvelle chanson, il demande à son pays d'arrêter la guerre et de s'occuper de ses propres affaires. Le clip a été tourné par Shevchuk en collaboration avec le producteur et compositeur Dmitry Emelyanov. Yuri Shevchuk a écrit le poème « PATRIE, RENTRE CHEZ TOI ! » au cours de l'été 2022, quelques mois après le début de l'invasion militaire de l'Ukraine par la Russie. À l'approche de l'anniversaire de l'invasion, le rocker l'a mis en musique et a enregistré la chanson. Ne devenez pas fous : ce n'est pas votre guerre", exhorte Shevchuk aux auditeurs. M. Shevchuk a clairement exprimé sa position sur la guerre contre l'Ukraine lors d'un concert du groupe DDT à Oufa le 18 mai 2022. "La patrie, mes amis, ce n'est pas le cul du président, qui a besoin d'être taquiné et embrassé tout le temps. La patrie, c'est une mamie qui mendie dans une gare en vendant des pommes de terre. C'est notre patrie", a déclaré M. Shevchuk. Le public a répondu par des applaudissements.
PATRIE, RENTRE CHEZ TOI !

La bouffée de nicotine descend,
Je lance un regard arrogant,
Je ne suis pas encore mort,
Mes tripes brûlent encore.

En ce printemps féroce,
Agitation et silence :
Pouls instable,
Battements de mon cœur :
Mon cœur sent la douleur.

Le village est désert,
Riazan s'abreuve au Dnieper,
Au vent, les couronnes fleuries bougent,
Il y a un trou dans l'argile rouge.

La mauvaise herbe m’ennuie,
La télé dans le four cuit,
Le pouvoir sort la trique.
Le pouvoir sort la trique,
Les femmes hurlent dans la nuit.

Ces temps ont sombré.
Seigneur, comment est-ce arrivé ?
Ton visage déchiré,
Poignardé, oublié.
Oublie la colère,
Ce n'est pas ta guerre.
Les corbeaux maintenant
Picorent dans les champs.
Patrie, écoute-moi !
Patrie, rentre chez toi !

Les voix de l’apollinaire
D’une pensée saturent l’air :
Au retour de la guerre,
Tu referas la guerre.

Les nuages volent,
Et dégringolent
Sur les flancs incultes
De notre terre plate.

Ces temps ont sombré.
Seigneur, comment est-ce arrivé ?
Ton visage déchiré,
Poignardé, oublié.
Oublie la colère,
Ce n'est pas ta guerre.
Les corbeaux maintenant
Picorent dans les champs.
Mère Patrie, reviens à la maison
Écouter d’autres chansons !

inviata da Marco Valdo M.I. - 13/7/2024 - 17:43




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org