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Deira

Saint Levant
Lingue: Arabo, Inglese


Saint Levant

Lista delle versioni e commenti


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[2024]

النص والموسيقى / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / מילים ולחן / Sanat ja sävel:
Saint Levant



Deira in arabo vuol dire città vecchia o Kasbah. Era il nome dell’hotel che il padre dell’autore, Rashid Abdelhamid, trasferitosi a Gaza nel 2000 con la moglie, aveva costruito vicino alla spiaggia. Era in argilla perché il cemento faceva parte della lista dei beni proibiti per l’importazione. Nel 2014 quattro bambini mentre giocavano a palla davanti all’hotel, raggiunti da razzi israeliani, furono uccisi. A novembre del 2023 l’hotel è stato interamente distrutto da un bombardamento.
E’ una canzone semplice ma densa di riferimenti autobiografici che oltrepassano la memoria dell’autore per saldarsi con il dolore universale di un popolo martoriato. E’ un popolo piagato ma non piegato. Il cielo è nero ma il sole non farà il torto di eclissarsi a chi non si stanca di lottare.

La melodia è del genere shaabi [شعبي] , musica popolare diffusa in Egitto dagli anni ‘70 del secolo scorso. Lo stesso termine nel Maghreb indica invece una danza folcloristica. Saint-Levant per questa canzone si è avvalso della collaborazione del beatmaker marocchino Khalil Cherradi. [Riccardo Gullotta]
ﺗﺮﻛﻨﺎ اﻟﻤﺪﯾﻨﺔ، اﻟﻐﺮﺑﺔ اﻟﺤﺰﯾﻨﺔ[1]
ﺳﻠﻤﻠﻲ ع أريحا وﺳﻠﻢ ع الديرة،
ﯾﺎ طﯿﺮ اللي طايراﻷرض اﻟﻜﺮﯾﻤﺔ
ﺑﯿﺎﺧﺪوش اللي ﻓﯿﻨﺎ
ﺳﻠﻤﻠﻲ ع أريحا وﺳﻠﻢ ع الديرة،

ﯾﺎ طﯿﺮ اللي طاير ﺑﯿﻦ اﻟﻨﮭﺮ واﻟﺠﺒﺎل
ﺑﻼﻗﻲ اﻧﺘﻤﺎﺋﻲ
ﺑﯿﻦ اﻟﺸﻂ واﻟﺮﻣﺎل ﺑﺪاﯾﺔ ﺣﯿﺎﺗﻲ
آه ﻋﻠﯿﻚ ﯾﺎ وطﻦ آه ﻓﺮﺣﺔ وﻣﻘﺎﺳﻲ
آه ﻋﻠﯿﻚ ﯾﺎ وطﻦ اﻟﻐﺎﻟﻲ ﻓﻠﺴﻄﯿﻦ اﻟﺤﺒﯿﺒﺔ ﺗﻨﺎدي


Ay, ay big dreams, heavy nights
Praying that my family could stay alive
Imagine tryna [2] fly with no wings
But I promise you that caged birds sing in the winter time

Heavy nights, big dreams
Praying that we make it to sixteen
And even though I traveled the world

مش ملاقي زي فلسطين
آه ﻓﺎت، ﻓﺎت، ﻓﺎت اﻟﻮﻗﺖ ﯾﺎ ﻋﻤﺮي
راﺣﻮا ﺳﻨﯿﻦ ما ﻨﺎﺳﻲ ھﺎدي ﻋﻮام اﻟﺨﺎطﺮ ﻣﺠﺮوح
آه ﻓﺎت، ﻓﺎت، ﻓﺎت اﻟﻮﻗﺖ ﯾﺎ ﻋﻤﺮي
راﺣﻮا ﺳﻨﯿﻦ ما ﻨﺎﺳﻲ ھﺎدي ﻋﻮام اﻟﺨﺎطﺮ ﻣﺠﺮوح
[1] Transcription / Trascrizione

tarakna al madinat alghurbat alhzynat
slmly eriha waslm ealdyr
ya tayr altayr alarid alkarymta byakhdwsh aiy fyna
slmly eriha wasalm eal diyra,
ya tayr altayir

byn alnhr waljbal blaqy antmayy
byn alsht walrmal bidayat hayaaty
ya bildi ya, ealayk ya watani
farhat wamqasy ealayk ya watani aleaziz
Falastin alhbybt tnadi

[English text]

mish malaq zay filastin

ah fata, fat, fat alwqt ya emry
rahwa snyn ma nasy , ʱadi ewam alkhatar mjrwh
ah fata, fat, fat alwqt ya emry
rahwa snyn ma nasy ʱadi ewam alkhatar mjrwh

[2] tryna= trying to

inviata da Riccardo Gullotta - 6/5/2024 - 09:03




Lingua: Inglese

English translation / الترجمة الإنجليزية/ Traduzione inglese / Traduction anglaise / תרגום לאנגלית /Englanninkielinen käännös /
lyricstranslate
OLD CITY

We left our city behind heartbreaking exile
Say hello to Ariha [Jericho] and to the old city [1] for me
Oh, you traveling bird on this generous land
They can’t take what’s inside us
Say hello to Ariha [Jericho] and to the old city for me
Oh, you traveling bird

Between the river and the mountains I find my belonging
Between the shore and the sand Is where my life began
Oh my homeland!
So much joy, so much sorrow, oh, my dеar homeland!
Our beloved Palеstine is calling

Big dreams
Heavy nights
Praying that my family could stay alive
Imagine tryna fly with no wings
But i promise you the cage bird sing in the winter time
Heavy nights
Big dreams
Praying that we make it to sixteen
And even though I traveled the world


I can’t find anything like Palestine
Time passed and passed, my love
The years passed but we won’t forget even though these years hurt us deeply
Time passed and passed, my love
The years passed but we won’t forget even though these years hurt us deeply
[1] In the source ﺎﻟﺪﯾﺮة [al deir] means the “old city” but, more properly the childhood hotel . See the introduction

inviata da Riccardo Gullotta - 6/5/2024 - 11:11




Lingua: Italiano

Traduzione italiana/ الترجمة الإيطالية / Italian translation / Traduction italienne / תרגום לאיטלקית / Italiankielinen käännös :
Riccardo Gullotta
CITTA’ VECCHIA

La nostra città è alle spalle, adesso un esilio straziante
Salutami Gerico e “città vecchia”.[1]
Oh, uccello che viaggi in questa terra fertile
Non possono appropriarsi di ciò che è dentro di noi
Salutami Gerico e “città vecchia”.
Oh, uccello che viaggi

Appartengo alla distesa tra il fiume e le montagne
Tra riva e sabbia: è lì che la mia vita è cominciata
Oh terra mia!
Tanta gioia e tanto dolore, oh, terra mia cara !
La nostra amata Palestina sta chiamando

Grandi sogni
Notti da incubo
Pregando che la mia famiglia potesse rimanere viva
Immagina di provare a volare senza ali
Ma ti prometto che gli uccelli in gabbia canteranno d'inverno
Notti pesanti
Notti da incubo
Pregando di arrivare a sedici anni
E tuttavia ho viaggiato per il mondo

Non riesco a trovare nulla come la Palestina
Il tempo non faceva che passare, amore mio
Gli anni sono passati ma non dimentichiamo anche se questi anni ci hanno lacerato
Il tempo non faceva che passare, amore mio
Gli anni sono passati ma non dimentichiamo anche se questi anni ci hanno lacerato
[1] Si veda l'introduzione

inviata da Riccardo Gullotta - 6/5/2024 - 11:14


La Musica chaabi non è egiziana. È la musica popolare della città di Algeri. La traduzione di chaabi è proprio Popolare in dialetto algerino

Nadira - 26/5/2024 - 15:40


La musica shaabi é egiziana. Diciamo che é un genere diffuso anche in Algeria e Marocco. Sul carattere predominante delle origini egiziane si possono consultare i seguenti siti:

discogs

musica del popolo egiziano

shaabi su wikipedia

The History of Shaabi Music

Shaabi and Baladi Dance styles

Comunque, grazie della parte finale della precisazione

Riccardo Gullotta - 26/5/2024 - 22:48




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