Il mare è ormai spazzatura i fondali sono inquinati
Il nucleare è paura son malformati i neonati
Cosa faremo in futuro avremo un sacco di scorie
E nessun luogo sicuro ma soluzioni aleatorie
Noi calpestiamo la terra ai nostri figli promessa
E’ un’agonia che mi afferra ma a qualcuno interessa ?
Che una specie si estingua che sia sempre più rara
Che il degrado è bestemmia che si prepara una bara
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita il giorno e la notte
Pensa solo a se stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore
Le abbiam fatto torto
Per la finanza è un affare controllare il petrolio
metalli e terre rare le guerre fan portafoglio
anche l’acqua è mercato e la natura un affare
il firmamento il creato si posson manipolare
La terra ormai è in rivolta dall’uomo è stata ingannata
manipolando frutti e raccolta la sua vita è già ipotecata
tagliamo le foreste primarie irroriamo di chimica il suolo
il capitale è barbarie il progresso è crimine e dolo
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita Il giorno e la notte
Pensa solo a se stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore
Le abbiam fatto torto
È tempo di avere coscienza Il rispetto non ci appartiene
e disprezziam l’esistenza di delfini e delle balene
L’avorio degli elefanti per noi è cosa preziosa
Lo sporco degli inquinanti sta soffocando ogni cosa
La società dei consumi è come un’epidemia
Ha contagiato gli umani hanno smarrito la via
Il clima è come impazzito la gente deve migrare
E nell’oblio è finito il sogno di un mondo migliore
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita Il giorno e la notte
Pensa solo a se stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore le abbiam fatto torto
La terra muore le abbiam fatto torto
Il nucleare è paura son malformati i neonati
Cosa faremo in futuro avremo un sacco di scorie
E nessun luogo sicuro ma soluzioni aleatorie
Noi calpestiamo la terra ai nostri figli promessa
E’ un’agonia che mi afferra ma a qualcuno interessa ?
Che una specie si estingua che sia sempre più rara
Che il degrado è bestemmia che si prepara una bara
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita il giorno e la notte
Pensa solo a se stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore
Le abbiam fatto torto
Per la finanza è un affare controllare il petrolio
metalli e terre rare le guerre fan portafoglio
anche l’acqua è mercato e la natura un affare
il firmamento il creato si posson manipolare
La terra ormai è in rivolta dall’uomo è stata ingannata
manipolando frutti e raccolta la sua vita è già ipotecata
tagliamo le foreste primarie irroriamo di chimica il suolo
il capitale è barbarie il progresso è crimine e dolo
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita Il giorno e la notte
Pensa solo a se stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore
Le abbiam fatto torto
È tempo di avere coscienza Il rispetto non ci appartiene
e disprezziam l’esistenza di delfini e delle balene
L’avorio degli elefanti per noi è cosa preziosa
Lo sporco degli inquinanti sta soffocando ogni cosa
La società dei consumi è come un’epidemia
Ha contagiato gli umani hanno smarrito la via
Il clima è come impazzito la gente deve migrare
E nell’oblio è finito il sogno di un mondo migliore
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita Il giorno e la notte
Pensa solo a se stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore le abbiam fatto torto
La terra muore le abbiam fatto torto
inviata da Paolo Rizzi - 22/4/2024 - 11:53
COP29 la finanza promette soldi pochi sporchi e fra 10 anni.
Vi mando un mio articolo, un utopico dialogo
Vi mando un mio articolo, un utopico dialogo

Dialogo immaginario sulla COP29 – Decrescita
Paolo Rizzi - 28/11/2024 - 12:42
Lingua: Italiano
ciao, ho proposto la canzone La terra muore al gruppo degli amici Decrescenti ed abbiamo concordato che ovviamente la Terra non muore, saremo noi ad estinguerci quindi mi è venuta voglia di rimaneggiare il brano modificando l'ultima strofa ed il ritornello. Ovviamente anche il titolo varia
LA TERRA MUORE. NO! VIVRA'
nuovo link al brano
LA TERRA MUORE. NO! VIVRA'
nuovo link al brano
Nel mese di aprile 2024 il regista Robert Guedignan ha distribuito in Italia il suo ultimo film “E la festa continua”. In questo film uno dei personaggi è una donna che dirige un coro col quale stanno preparando l’esecuzione del brano “Amenez moi” di Aznavour, un brano dedicato alle migrazioni con un pensiero rivolto al popolo armeno cui Aznavour appartiene. Nel recensire il film e la canzone, da pubblicare sul sito di Antiwarsongs, ho poi cercato altri brani del cantante e compositore ed ho così scoperto la canzone “ La terre meurt incisa nel 2007.
L’attualità dei temi trattati è stata molto stimolante e mi ha coinvolto a dedicargli un omaggio in occasione del centenario della nascita. Ho cercato di attualizzarla con le tematiche ambientali più recenti, inserendo riferimenti agli OGM, alla pandemia, al cambio climatico, alle terre rare, alla deforestazione, alla privatizzazione dell’acqua, ai profughi ambientali e alla Decrescita come paradigma per il cambiamento. Il Titolo mantiene l’originale “La terra muore” ma aggiungo un “No! Vivrà” perché forse noi ci estingueremo ma il pianeta continuerà la sua vita senza di noi.
Nel 2007 in Italia era ministro Arturo Pecoraro Scanio, sulla pubblicazione annuale dell’ARPA per la prima volta il capitolo Atmosfera muta in Clima. Leggo documenti dell’APAT relativi alla bonifica italiana in Libano: Il danno causato dal bombardamento israeliano provocò nell’estate del 2006 lo svasamento in mare di 15mila tonnellate di olio combustibile. La storia si ripete amplificata oggi nel 2024 in Palestina, Libano e Ucraina.
La guerra e l’ecocidio aggravano le problematiche ambientali, ricordo che nel 2007 veniva lanciato il progetto per l’assemblaggio a Cameri dei cacciabombardieri JSF35, 12 miliardi di costi e tante bugie sulle ricadute occupazionali, organizzammo decine di manifestazioni denunciando che si trattava di armi di offesa capaci di trasportare anche ordigni nucleari. Ricordo ancora che il Forum sociale mondiale si era trasferito in Africa, nel 2006 a Bamako in Mali e nel 2007 a Nairobi, dove abbiamo potuto toccare con mano le tematiche del colonialismo, dello sfruttamento delle risorse, dei progetti delle grandi dighe ed il landgrabbing.
Nel 2006 Paolo Cacciari pubblicava il libro “Pensare la Decrescita” , nel 2007 Serge Latouche usciva con “La scommessa della Decrescita” e nel 2009 Maurizio Pallante si focalizzava su “Decrescita e Migrazioni” e recentemente nel 2023 Mauro Bonaiuti scrive “La grande transizione” il declino della civiltà industriale e la risposta della Decrescita
La canzone di Aznavour termina con la frase “Réveillons-nou” svegliamoci, io ho preferito indicare un paradigma di cambiamento la Decrescita.
L’attualità dei temi trattati è stata molto stimolante e mi ha coinvolto a dedicargli un omaggio in occasione del centenario della nascita. Ho cercato di attualizzarla con le tematiche ambientali più recenti, inserendo riferimenti agli OGM, alla pandemia, al cambio climatico, alle terre rare, alla deforestazione, alla privatizzazione dell’acqua, ai profughi ambientali e alla Decrescita come paradigma per il cambiamento. Il Titolo mantiene l’originale “La terra muore” ma aggiungo un “No! Vivrà” perché forse noi ci estingueremo ma il pianeta continuerà la sua vita senza di noi.
Nel 2007 in Italia era ministro Arturo Pecoraro Scanio, sulla pubblicazione annuale dell’ARPA per la prima volta il capitolo Atmosfera muta in Clima. Leggo documenti dell’APAT relativi alla bonifica italiana in Libano: Il danno causato dal bombardamento israeliano provocò nell’estate del 2006 lo svasamento in mare di 15mila tonnellate di olio combustibile. La storia si ripete amplificata oggi nel 2024 in Palestina, Libano e Ucraina.
La guerra e l’ecocidio aggravano le problematiche ambientali, ricordo che nel 2007 veniva lanciato il progetto per l’assemblaggio a Cameri dei cacciabombardieri JSF35, 12 miliardi di costi e tante bugie sulle ricadute occupazionali, organizzammo decine di manifestazioni denunciando che si trattava di armi di offesa capaci di trasportare anche ordigni nucleari. Ricordo ancora che il Forum sociale mondiale si era trasferito in Africa, nel 2006 a Bamako in Mali e nel 2007 a Nairobi, dove abbiamo potuto toccare con mano le tematiche del colonialismo, dello sfruttamento delle risorse, dei progetti delle grandi dighe ed il landgrabbing.
Nel 2006 Paolo Cacciari pubblicava il libro “Pensare la Decrescita” , nel 2007 Serge Latouche usciva con “La scommessa della Decrescita” e nel 2009 Maurizio Pallante si focalizzava su “Decrescita e Migrazioni” e recentemente nel 2023 Mauro Bonaiuti scrive “La grande transizione” il declino della civiltà industriale e la risposta della Decrescita
La canzone di Aznavour termina con la frase “Réveillons-nou” svegliamoci, io ho preferito indicare un paradigma di cambiamento la Decrescita.
LA TERRA MUORE NO! VIVRÀ
Il mare è ormai spazzatura i fondali sono inquinati
Il nucleare è paura sono malformati i neonati
Cosa faremo in futuro avremo un sacco di scorie
E nessun luogo sicuro ma soluzioni aleatorie
Noi calpestiamo la terra ai nostri figli promessa
E’ un’agonia che mi afferra ma a qualcuno interessa
Che una specie si estingua che sia sempre più rara
Che il degrado è bestemmia che si prepara una bara
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita il giorno e la notte
Pensa solo a se stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore
Le abbiam fatto torto
Per la finanza è un affare controllare il petrolio
metalli e terre rare le guerre fan portafoglio
anche l’acqua è mercato e la natura un affare
il firmamento il creato si posson manipolare
La terra ormai è in rivolta dall’uomo è stata ingannata
manipolando frutti e raccolta la sua vita è già ipotecata
tagliamo le foreste primarie irroriamo di chimica il suolo
il capitale è barbarie il progresso è crimine e dolo
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita Il giorno e la notte
Pensa solo a sè stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore
Le abbiam fatto torto
È tempo di avere coscienza il rispetto non ci appartiene
disprezziam l’esistenza di delfini e delle balene
La società dei consumi è come un’epidemia
Ha contagiato gli umani hanno smarrito la via
Il clima è come impazzito la gente deve migrare
E’ diventata utopia sognare un mondo migliore
Contro il suicidio di una crescita infinita
Cambiamo paradigma o ci giochiamo la vita
La terra vivrà è l’uomo che si fotte
Forse si estinguerà un giorno una notte
Il pianeta andrà avanti lo stesso
Senza i sapiens così arroganti
La terra vivrà con altri abitanti
Contro il suicidio di una crescita infinita
Cambiamo paradigma o ci giochiamo la vita
Contro il suicidio di una crescita infinita
Cambiamo paradigma o ci giochiamo la vita
DECRESCITA
Il mare è ormai spazzatura i fondali sono inquinati
Il nucleare è paura sono malformati i neonati
Cosa faremo in futuro avremo un sacco di scorie
E nessun luogo sicuro ma soluzioni aleatorie
Noi calpestiamo la terra ai nostri figli promessa
E’ un’agonia che mi afferra ma a qualcuno interessa
Che una specie si estingua che sia sempre più rara
Che il degrado è bestemmia che si prepara una bara
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita il giorno e la notte
Pensa solo a se stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore
Le abbiam fatto torto
Per la finanza è un affare controllare il petrolio
metalli e terre rare le guerre fan portafoglio
anche l’acqua è mercato e la natura un affare
il firmamento il creato si posson manipolare
La terra ormai è in rivolta dall’uomo è stata ingannata
manipolando frutti e raccolta la sua vita è già ipotecata
tagliamo le foreste primarie irroriamo di chimica il suolo
il capitale è barbarie il progresso è crimine e dolo
La terra muore e l’uomo se ne fotte
Vive la sua vita Il giorno e la notte
Pensa solo a sè stesso detta legge
Il mondo è stato stravolto
La terra muore
Le abbiam fatto torto
È tempo di avere coscienza il rispetto non ci appartiene
disprezziam l’esistenza di delfini e delle balene
La società dei consumi è come un’epidemia
Ha contagiato gli umani hanno smarrito la via
Il clima è come impazzito la gente deve migrare
E’ diventata utopia sognare un mondo migliore
Contro il suicidio di una crescita infinita
Cambiamo paradigma o ci giochiamo la vita
La terra vivrà è l’uomo che si fotte
Forse si estinguerà un giorno una notte
Il pianeta andrà avanti lo stesso
Senza i sapiens così arroganti
La terra vivrà con altri abitanti
Contro il suicidio di una crescita infinita
Cambiamo paradigma o ci giochiamo la vita
Contro il suicidio di una crescita infinita
Cambiamo paradigma o ci giochiamo la vita
DECRESCITA
inviata da Paolo Rizzi - 5/12/2024 - 10:36
"SE TE NE FOTTI SEI FOTTUTO" , è lo slogan di un manifesto che ho visto ieri alla stazione di Milano Porta Garibaldi, una pubblicità progresso che invita a conferire i rifiuti elettronici al consorzio RAEE.
Ci aveva visto bene Aznavour col suo
La terre meurt l'homme s'en fout il vit sa vie
Un point, c'est tout
https://economiacircolare.com/raee-se-...
Che ne dite gli propongo il brano o pensate che la parola Decrescita non sia gradita ai pubblicitari?.
Ho guardato alcune dei manifesti, Il ragazzo di colore è invitato a conferire il caricabatterie vecchio, La ragazza la lavatrice, il ragazzo bianco lo spazzolino elettrico o il computer, la signora anziana il frigorifero...
cosa fareste conferire a Elon Musk?
Ci aveva visto bene Aznavour col suo
La terre meurt l'homme s'en fout il vit sa vie
Un point, c'est tout
https://economiacircolare.com/raee-se-...
Che ne dite gli propongo il brano o pensate che la parola Decrescita non sia gradita ai pubblicitari?.
Ho guardato alcune dei manifesti, Il ragazzo di colore è invitato a conferire il caricabatterie vecchio, La ragazza la lavatrice, il ragazzo bianco lo spazzolino elettrico o il computer, la signora anziana il frigorifero...
cosa fareste conferire a Elon Musk?
P.r. - 5/12/2024 - 10:58
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Avevo tradotto alcuni giorni fa la canzone di Aznavour La terre meurt e questa mattina al volo ho preso la chitarra e appoggiandomi ad un giro armonico usato ben due volte da Vasco Rossi ci ho cantato sopra.
Quindi buona la prima.
Poi ho pensato al video e mi sono detto che sarebbe stato pesante mettere tutte quelle immagini evocate nel testo. Ho preso quindi immagini completamente opposte alla morte , ed ecco la vita che scorre nelle acque limpide che avevo ripreso in una gita all'alpe Devero.
Anche qui buona la prima.
Buona giornata della terra a tutti voi
sono stato contagiato dalle sue riflessioni e le ho un poco attualizzate.
Libera traduzione di Paolo Rizzi