Contributed by Paolo Rizzi - 2024/3/26 - 13:45
La musica e un diritto di tutti
ottimo articolo in cui c'è anche un preziosissimo link al concerto in una fabbrica occupata a Genova con l orchestra il coro ed infine i nastri di Luigi Nono e credo Katy Barberian
Maurizio Pollini: «la musica è un diritto di tutti»
ottimo articolo in cui c'è anche un preziosissimo link al concerto in una fabbrica occupata a Genova con l orchestra il coro ed infine i nastri di Luigi Nono e credo Katy Barberian
Maurizio Pollini: «la musica è un diritto di tutti»
Paolo Rizzi - 2024/3/27 - 00:12
Nel 1975 lavoravo in fabbrica e facevo il rappresentante sindacale.
Ricordo che negli anni 80 grazie alla conquista delle 150 ore ho potuto frequentare al conservatorio Giuseppe Verdi , in orario di lavoro con permessi retribuiti, il corso di storia della musica con Sarfatti e Canino.
Ricordo che negli anni 80 grazie alla conquista delle 150 ore ho potuto frequentare al conservatorio Giuseppe Verdi , in orario di lavoro con permessi retribuiti, il corso di storia della musica con Sarfatti e Canino.
Paolo Rizzi - 2024/3/27 - 00:22
Al concerto per il Vietnam a Bologna Pollini suon le 3 ultime Sonate per pianoforte di Beethoven la 109 - 110 - 111
in allegato il link alla pagina di archivio dell'Unità
https://archivio.unita.news/assets/mai...
in allegato il link alla pagina di archivio dell'Unità
https://archivio.unita.news/assets/mai...
Paolo Rizzi - 2024/3/27 - 09:29
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Essendo una delle composizioni più famose del "tardo periodo" di Beethoven, è registrata ed eseguita molto spesso. Il pianista Robert Taub l'ha definita "Un'opera di ineguagliabile espressione e trascendenza … il trionfo dell'ordine sul caos, dell'ottimismo sull'angoscia."[1] Celebri poi sono le pagine che lo scrittore Thomas Mann dedicò soprattutto al secondo movimento della sonata, la cosiddetta 'Arietta', nelle pagine del suo romanzo Doktor Faustus del 1947; l'interpretazione di Mann risulta influenzata da Theodor Adorno.
È scomparso oggi all'età di 82 anni Maurizio Pollini, tra i massimi pianisti del Novecento. L'annuncio è stato dato dal Teatro alla Scala. Pubblichiamo l'intervista che Pierachille Dolfini realizzò nel 2014 in occasione della pubblicazione dell'integrale della Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven.
La grinta di quando diede uno scossone alla Società del Quartetto di Milano leggendo un comunicato conto i bombardamenti americani in Vietnam ha lasciato spazio a una pacatezza che, forse, spiazza ancora di più. Perché Maurizio Pollini, a 72 anni, non rinuncia all’impegno civile. E se spiega che «in politica non mi metterei mai» si dice certo «che la politica intesa come interesse per la vita pubblica deve essere tra le priorità di ogni cittadino. In questi giorni ci dicono che se non azzeriamo le emissioni di gas la terra morirà. Come rimanere indifferenti? E poi la guerra. Occorre dire con forza, oggi più che mai, un fermo no a tutte le forme di violenza». Un appello che il pianista lancia con in mano il box nel quale la Deutsche Grammophon ha raccolto l’incisione delle 32 Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven. «L’impresa di una vita» iniziata negli anni Settanta con la registrazione delle ultime Sonate e conclusasi a giugno di quest’anno. «Quando ascolto le mie incisioni di qualche anno fa lo faccio come se fossero opera di un’altra persona. Con un certo distacco» sorride, spiegando poi che «la ricerca su Beethoven dura tutta la vita, non si esaurisce mai». Un percorso, quello dell’integrale delle Sonate, che non è andato in senso cronologico perché, racconta il musicista, «mi sono sempre gettato a capofitto sulla musica che mi interessava in quel preciso momento, al di là di qualsiasi criterio. Per questo ho iniziato a incidere le ultime Sonate perché erano quelle che negli anni Settanta mi interessavano maggiormente. E ora non escludo di reinciderle ». Con lo stesso spirito perché «quando si suona una musica si è assolutamente giovani. Si deve esserlo. Un musicista può essere anziano d’età, ma quando si siede al pianoforte deve metter da parte l’anagrafe. Altrimenti è finito». Beethoven aiuta «con trentadue capolavori capaci di raccontare l’animo umano. Ci sono sonate più intime e altre che hanno un aspetto sinfonico. Mi immagino Les adieux come un piccolo duetto mentre l’Appassionata come agita da una collettività».
omaggio a Maurizio Pollini al suo impegno civile
14 gennaio 1973
MAURIZIO POLLINI SUONA A BOLOGNA PER IL VIETNAM
Al Teatro Comunale viene organizzato un concerto per denunciare gli orrori della guerra del Vietnam con la partecipazione di Maurizio Pollini.
Pochi giorni prima, in occasione di un recital alla Società del Quartetto di Milano, il giovane ma già affermato pianista ha tentato di leggere un documento di protesta contro i bombardamenti americani e ha dovuto lasciare la sala senza suonare. A Bologna, invece, ottiene un grande successo.
Molti musicisti illustri, tra i quali Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Luciano Berio, Luigi Nono, prenderanno posizione sul "caso Pollini", in difesa dei diritti democratici e civili.
al minuto 13 del video l'ultima sonata di Beethoven diventa quasi una musica jazz.
estratto dal link di analisi del brano