Iris così bella e fragile
come la terra già fertile
in campi distesi al sole
sotto un cielo di nuvole
i tuoi occhi così sorpresi
vederli di colpo indifesi
quando scese la tempesta
senza libertà che resta
Iris non è stato facile
vedere gli affetti più veri
calpestati senza ragione
da infami diavoli neri
i tuoi occhi così decisi
davanti a amari sorrisi
cercano Nuovi Orizzonti
Libertà per tutte le genti
per chi combatte e chi resiste
sotto i colpi del cannone
per chi spezza le sue catene
sulle macerie del potere
quando oltre la tempesta
il sole torna a fare festa
il mondo che è rinato
dalla guerra già liberato
Iris la vita è tra i boschi
a combattere su in collina
risplende sul tuo fucile
la luce di ogni mattina
i tuoi occhi così splendenti
nascosti in questi momenti
cercano adesso la felicità
dentro a ricordi di libertà
perché non ci siano più frontiere
sotto il cielo senza bandiere
dove non vive l'ignoranza
ma soltanto l'uguaglianza
quando sentiremo il cuore
e parlerà solo d'amore
là dove l'uomo sarà rinato
da tutto l'odio liberato
Iris quell'ultimo gesto
Quando si arriva al confine
quando l'amore non muore
Quando già vedi la fine
i tuoi occhi così sicuri
davanti ai momenti più duri
in ogni attimo di verità
c'è un desiderio di libertà
per chi combatte e chi resiste
sotto i colpi del cannone
per chi spezza le sue catene
sulle macerie del potere
quando sentiremo il cuore
che parlerà solo d'amore
là dove l'uomo sarà rinato
da tutto l'odio liberato
da tutto l'odio liberato
da tutto l'odio liberato
come la terra già fertile
in campi distesi al sole
sotto un cielo di nuvole
i tuoi occhi così sorpresi
vederli di colpo indifesi
quando scese la tempesta
senza libertà che resta
Iris non è stato facile
vedere gli affetti più veri
calpestati senza ragione
da infami diavoli neri
i tuoi occhi così decisi
davanti a amari sorrisi
cercano Nuovi Orizzonti
Libertà per tutte le genti
per chi combatte e chi resiste
sotto i colpi del cannone
per chi spezza le sue catene
sulle macerie del potere
quando oltre la tempesta
il sole torna a fare festa
il mondo che è rinato
dalla guerra già liberato
Iris la vita è tra i boschi
a combattere su in collina
risplende sul tuo fucile
la luce di ogni mattina
i tuoi occhi così splendenti
nascosti in questi momenti
cercano adesso la felicità
dentro a ricordi di libertà
perché non ci siano più frontiere
sotto il cielo senza bandiere
dove non vive l'ignoranza
ma soltanto l'uguaglianza
quando sentiremo il cuore
e parlerà solo d'amore
là dove l'uomo sarà rinato
da tutto l'odio liberato
Iris quell'ultimo gesto
Quando si arriva al confine
quando l'amore non muore
Quando già vedi la fine
i tuoi occhi così sicuri
davanti ai momenti più duri
in ogni attimo di verità
c'è un desiderio di libertà
per chi combatte e chi resiste
sotto i colpi del cannone
per chi spezza le sue catene
sulle macerie del potere
quando sentiremo il cuore
che parlerà solo d'amore
là dove l'uomo sarà rinato
da tutto l'odio liberato
da tutto l'odio liberato
da tutto l'odio liberato
inviata da Dq82 - 7/3/2024 - 17:07
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Iris Versari... (Poggio di San Benedetto in Alpe, 12 dicembre 1922 Ca' Cornio di Modigliana, 18 agosto 1944) è stata una partigiana italiana. Fu decorata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare...
Figlia di Angelo Versari, residente a Tredozio, fin dalla giovane età Iris mostrò la sua forza d'animo difendendosi dalle attenzioni della famiglia facoltosa di Forlì presso cui venne mandata a "prestare servizio", come usava all'epoca. Nell'autunno 1943 la sua famiglia ospitò nella propria casa un gruppo partigiano. L'abitazione venne incendiata il 27 gennaio 1944 dai nazifascisti. In tale occasione, Iris riuscì a scappare, mentre i suoi familiari (il padre, la madre e due dei suoi tre fratelli) furono arrestati. Il padre, processato e condannato a quattro anni di prigione, fu internato e morì in un campo di concentramento tedesco.
Iris si unì nel gennaio 1944 alla banda partigiana comandata da Silvio Corbari, al quale si legò sentimentalmente, condividendone la vita clandestina e le temerarie azioni. All'alba del 18 agosto 1944, in località Ca' Cornio (frazione di Tredozio), la casa in cui lei e Silvio Corbari si erano temporaneamente rifugiati, assieme ad Arturo Spazzoli e Adriano Casadei, fu accerchiata dalle truppe nazifasciste, informate da una spia, che tentarono una sortita.
Iris, immobilizzata a causa di una precedente ferita alla gamba, riuscì ad uccidere il primo milite nazifascista che aveva appena varcato la porta, ma durante la strenua difesa, vista l'impossibilità di muoversi e nel tentativo di non rendersi ostacolo alla salvezza con la fuga da parte dei suoi compagni, si uccise. Nonostante il suo sacrificio, Corbari, Spazzoli e Casadei durante la rocambolesca fuga vennero catturati e uccisi. Il suo corpo esanime, assieme a quelli dei suoi compagni, fu appeso dimostrativamente una prima volta sotto i portici di Castrocaro Terme e successivamente ad un lampione in piazza Aurelio Saffi a Forlì. È sepolta al cimitero monumentale di Forlì...