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L’epica della guerra

Max Gazzè
Langue: italien


Max Gazzè

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L’epica della guerra


Il brano, anticipato qualche giorno fa sui suoi canali social, è una riflessione quanto mai attuale sui conflitti, che causano in ogni caso distruzione, ma soprattutto su cosa li genera: l’odio è una reazione o una necessità? Gazzè lo domanda in modo provocatorio, con la sua arguta cifra cantautorale, la stessa con la quale, senza troppi giri di parole, pronostica una logica crudele, in base alla quale “non importa chi resiste ma chi arriva fino in fondo”.
Verso un'altra guerra
Passo dopo passo
Marciando a ranghi stretti
Come i denti

L'odio è una reazione
O forse è una necessità
La risposta alla minaccia
Ed il bisogno di espansione

Fame nelle braccia
E fango nei polmoni
La ferocia cresce nella convinzione

Uomo su uomo
Terra su terra
Ed altra terra
La storia ecumenica
Eretica della guerra

Tu sei a casa e innocente e sicura
Io non so se ho paura

A ranghi stretti
Divorando compatti l'orizzonte
Batte atroce corre il rombo del crollo

Cantami, o diva
(Le donne i cavalier, l'arme, gli amori)
O cantami (Ei fu. Siccome immobile)
Non importa chi resiste
Ma chi arriva fino in fondo

Sangue e rabbia
Fango e sabbia
Grida in gabbia
Lo sgomento e la supplica muta
Delle rovine
Mentre l'epica della guerra
Vuole distruzioni
La logica della guerra
È la ricostruzione

Fango, fango, sangue
Fango, fango, sangue

Battiamo, combattiamoci, abbattiamoci
Battiamo, combattiamoci, abbattiamoci
Battiamo, combattiamoci, abbattiamoci
Battiamo, combattiamoci, abbattiamoci

Cantami, o diva (l'ira funesta del Pelide Achille)
Cantami

Non importa chi resiste
Ma chi arriva fino in fondo
Fino in fondo
Fino in fondo

24/11/2023 - 23:11




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