Cinque dita magre
su mani lunghe affusolate
giocano con i capelli
di una bambina alla sua terza estate
Echi in lontananza
il mare soffoca sopra la sabbia
in una semplice profondità
una profondissima semplicità
Una voce rauca
tuona parole dolci e mansuete
mentre un corpo cade in acqua
poi si rialza tra mille risate
L'aria si ferma di colpo
i grilli si zittiscono in un secondo
i bambini pieni di stupore
mentre gli adulti fissano il bagliore
È solo una bomba
non ti preoccupare
passerà in fretta
e non ti farà del male
Serve a tante cose
a tenerci uniti
ma divisi
da quelli che sono colpiti
Finché esiste lei
nessuno ci dirà
che cosa fare
come vivere, come vestire
cosa pensare e cosa pregare
E dopo la bomba
cosa rimane ad unirci ancora?
Un po' d'acqua, una coperta
i sacchi sopra la finestra
il calore, il fresco
il conforto del buio e della luce
e questa cassa
che ancora batte nel torace
È solo una bomba
non ti preoccupare
copri gli occhi
voltati e non guardare
Ne cadranno altre
e poi altre ancora
fino a quando
non ritorna la memoria
Non fare agli altri
quello che non vuoi sia fatto a te
Ma poi l'istinto di sopravvivenza
si unisce al senso di appartenenza
su mani lunghe affusolate
giocano con i capelli
di una bambina alla sua terza estate
Echi in lontananza
il mare soffoca sopra la sabbia
in una semplice profondità
una profondissima semplicità
Una voce rauca
tuona parole dolci e mansuete
mentre un corpo cade in acqua
poi si rialza tra mille risate
L'aria si ferma di colpo
i grilli si zittiscono in un secondo
i bambini pieni di stupore
mentre gli adulti fissano il bagliore
È solo una bomba
non ti preoccupare
passerà in fretta
e non ti farà del male
Serve a tante cose
a tenerci uniti
ma divisi
da quelli che sono colpiti
Finché esiste lei
nessuno ci dirà
che cosa fare
come vivere, come vestire
cosa pensare e cosa pregare
E dopo la bomba
cosa rimane ad unirci ancora?
Un po' d'acqua, una coperta
i sacchi sopra la finestra
il calore, il fresco
il conforto del buio e della luce
e questa cassa
che ancora batte nel torace
È solo una bomba
non ti preoccupare
copri gli occhi
voltati e non guardare
Ne cadranno altre
e poi altre ancora
fino a quando
non ritorna la memoria
Non fare agli altri
quello che non vuoi sia fatto a te
Ma poi l'istinto di sopravvivenza
si unisce al senso di appartenenza
envoyé par Lorenzo - 19/11/2023 - 21:16
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Album: Humanize
Mentre nel brano È solo una bomba parli di guerra.
Perché il concetto di guerra è uno spaccato del nostro essere umani.
Purtroppo è un concetto oggi al centro del dibattito pubblico, come sappiamo.
Già. Ma come sempre, no? Le guerre non finiscono mai. Di qui questo pezzo in cui mi sono obbligato a parlare di guerra senza retorica. Cosa non facile: ci ho messo due anni a chiuderlo. A ispirarmi è stata una persona che in una delle centinaia di interviste realizzate per il disco ha affermato che una bomba è qualcosa che cambia lo status quo. Ecco, io mi sono immaginato due genitori che di fronte a un contesto di guerra spiegano al figlio o alla figlia che è tutto a posto, che le bombe esistono, servono, sono parte integrante della società e che non dobbiamo averne paura, a meno che non ci caschino in testa. È pedagogia: che altro puoi dire a un bambino? I miei mi dicevano lo stesso quando all’età di 10 anni piangevo vedendo alla tv le immagini della guerra in Jugoslavia. Perché gli adulti cercano di tranquillizzarti, giustamente. E questa cosa ci cambia la visione del mondo, eh. Per cui ciò che accade è che sordidamente finiamo per accettare l’esistenza di bombe, l’uccisione di civili, la distruzione di case. E in certi casi arriviamo persino a giustificarle, le bombe, pur di salvaguardare la nostra esistenza serena. Tutto questo lo canto senza giudicare, sono constatazioni, le mie, al punto che la canzone prende un tono un po’ sinistro. Pensa che mia madre temeva fossi diventato…
Un guerrafondaio? Ma no, io questa canzone l’ho percepita sin dal primo ascolto come un inno pacifista.
E certo! Ma sai come sono le mamme…
‘Humanize’, lo sciame umano secondo Appino - da Rolling Stone