Ricordi quell'estate
la traccia nella neve
quell'albero che è nato
da un albero bruciato
I larici nel vento
le fonti del disgelo
i fuochi degli alpeggi
che illuminano il cielo
E dall'Alaska a Walden
crepuscolo infinito
e l'ombra di tuo padre
il sogno che hai tradito
Ma tu com'eri bello
specchiato nel tuo lago
ragazzo che vivevi
nell'autobus di un mago
E allora vai, e allora vai
seguendo l’io selvatico tu non ti perderai,
e allora vai, e allora vai,
e allora anche di te tu libero sarai
Ricordi nella baita
due sedie e tu da solo
ricordi le due aquile
di cui guardavi l volo
Guardavi i tuoi due fiumi
che adesso sono uno
un fiume dai due cuori
con te lassù nessuno
Stai pure senza me,
cantavi società,
chiedevi se da solo
fosse felicità
Ma c'è un posto sacro a Dio
lì brillerà il tuo lume
lì resta il tuo rifugio
e un fiume entra nel fiume
E allora vai, e allora vai
seguendo l’io selvatico tu non ti perderai,
e allora vai, e allora vai,
e allora anche di te tu libero sarai
la traccia nella neve
quell'albero che è nato
da un albero bruciato
I larici nel vento
le fonti del disgelo
i fuochi degli alpeggi
che illuminano il cielo
E dall'Alaska a Walden
crepuscolo infinito
e l'ombra di tuo padre
il sogno che hai tradito
Ma tu com'eri bello
specchiato nel tuo lago
ragazzo che vivevi
nell'autobus di un mago
E allora vai, e allora vai
seguendo l’io selvatico tu non ti perderai,
e allora vai, e allora vai,
e allora anche di te tu libero sarai
Ricordi nella baita
due sedie e tu da solo
ricordi le due aquile
di cui guardavi l volo
Guardavi i tuoi due fiumi
che adesso sono uno
un fiume dai due cuori
con te lassù nessuno
Stai pure senza me,
cantavi società,
chiedevi se da solo
fosse felicità
Ma c'è un posto sacro a Dio
lì brillerà il tuo lume
lì resta il tuo rifugio
e un fiume entra nel fiume
E allora vai, e allora vai
seguendo l’io selvatico tu non ti perderai,
e allora vai, e allora vai,
e allora anche di te tu libero sarai
Contributed by Dq82 - 2023/11/8 - 17:10
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Pihinì, tornando al monte
testo di Paolo Cognetti e Dario Canossi
A Paolo Cognetti e al suo omonimo romanzo si rifà senza tanti giri di parole Il ragazzo selvatico, il cui testo è arrivato in dono nella tana dei Luf direttamente dall’autore de Le otto montagne; tra riferimenti a Into the wild di John Krakauer e all’Eddie Vedder di Society (“Stai pure senza me, cantavi società, chiedevi se da solo fosse felicità…” fa il paio proprio con “Society, you’re a crazy breed, I hope you’re not lonely without me…” cantato da Vedder), i Luf incidono un altro brano-capolavoro, un inno alla solitudine e alla libertà più pura.
A volte i nostri inserimenti prendono strade tortuose, potremmo definirli salti del cavallo, per le canzoni di per sé non sono direttamente e chiaramente delle CCG. Questa probabilmente è una di queste.
L'idea di questo inserimento mi è venuta da un articolo di Paolo Cognetti sulla pista Zermatt/Cervinia per la coppa del mondo di sci. E poi c'è quel riferimento ad Eddie Vedder e alla sua Society che già era tra le CCG.
Paolo Cognetti: “Io, ambientalista, tra petardi e molotov lotto contro lo scempio dello sci sul Cervino”