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Canzone per Jara

Daniele Sepe
Lingua: Napoletano


Daniele Sepe

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(2023)
Poema 15
Poema 15
Testo in Napoletano di Daniele Sepe & Shaone
feat. Emilia Zamuner & Enzo Gragnaniello

Purtroppo al momento abbiamo solo la traduzione in italiano
Oggi mi sveglio e questo sole mi scalda
Brucia me che sono solo una scheggia di una terra
Che aspetta il calore di una fiamma
Sono una pianta che sta fuori del fango
Germoglia il seme e sazia la mia fame
Fronte di legno segnata da rughe
Fatica e afa, sudore e saliva.
Bere per terra, non sopra a una cima
Con la gente per bene
Gente con giacche nere e cravatte
Come un cappio
Con il culo sulla seta
E ti fanno venire più sete
Ti comprano senza monete
Pietra su una pietra fa solo due pietre
Non fa un palazzo di profeta
Con l’arte dei pazzi a chi mai più si sveglia
E chi gli se la crede e schiocca la frusta

Tu questo cuore non lo puoi prendere
Tu quest’anima non la puoi comprare
In mezzo alla strada lo voglio gridare
Questo popolo vuole libertà
Mi puoi incarcerare, mi puoi torturare
Mani e piedi mi puoi incatenare
Cuore e anima non puoi fermare
Forza, spara, non voglio cambiare

A me mi rinfresca quest’acqua che scorre
Il mare, il fiume, e questa barca è una foglia
Con gli uccelli intorno
Batti il tamburo, suona la chitarra
Questa canzone è una rosa in una serra
Che nessuno imprigiona
Suona per quelli che inventano una guerra
Che sotterra l’amore,
Affumica il profumo
Nasconde i colori e fa spegnere il sole
E solo il dolore di questa gente che piange
Mille si muoiono di fame e uno solo mangia
Strappano i fratelli da dentro le campagne
Sangue nel vino perso nello champagne
E un bagno di popolo affonda e ci rimette
Ma la canaglia ruba e non lo nasconde
Una ninna nanna fa uscire fuori i lupi
Ringhiano, muovono i fili dei pupi.

Tu vuoi solo spegnere questa passione che è in me
Cerchi di ingannarmi per farmi lasciare la mia strada
E mi incateni
Solo perché io non sono come te
Tanto tu lo sai che non sono come te,
Non ti voglio ascoltare

Stringi questi lacci
Dammi più tormenti
Spezza queste mani con le tenaglie
Tanto peggio di così non può andare
Adesso solo l’anima e il cuore possono scappare
E’ come soffrire con le ginocchia sui ceci
Quello che cerchi non te lo voglio dire
Puntami la pistola in faccia, militare,
Fai quello che vuoi, sono pronto, spara!

inviata da Dq82 - 4/11/2023 - 10:44




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