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Вставайте, люди русские! [Cantata op. 78]

Sergej Sergeevič Prokof’ev / Сергей Сергеевич Прокофьев
Language: Russian


Sergej Sergeevič  Prokof’ev / Сергей Сергеевич Прокофьев

List of versions


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Vstavajtie, liudi russkije
[1938]

стих / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Vladimir Lugovskoj [Владимир Александрович Луговской]

Фильм / Film / Movie / Elokuva:
Sergej Michajlovič Ėjzenštejn [Сергей Михайлович Эйзенштейн]
Aleksandr Nevskij [Александр Невский]

музыка / Musica / Music / Musique / Sävel
Sergej Sergeevič Prokof'ev [Сергей Сергеевич Прокофьев]



Aleksandr Nevskij [da wikipedia]
Trama

Le gesta del principe Nevskij si svolgono intorno al 1240, durante il cosiddetto periodo di dispersione allorché, caduta Kiev, la Russia subisce ripetuti attacchi dai mongoli e conseguentemente si smembra. Intanto, sul fronte occidentale, preme un'altra minaccia: l'espansione germanica.
Ad appoggiare la spinta tedesca e a tutelare la sua minoranza si stabilisce in Livonia l'Ordine dei portaspada, cavalieri cattolici di nobile lignaggio, ex crociati, legati dal giuramento di fedeltà al papa di Roma e nemici irriducibili dei pagani slavi. Lituania, Polonia e Russia sono il loro territorio di caccia e di crimini spaventosi. Si congiungono poi con il potente Ordine teutonico dei Cavalieri della Croce, che esercita la propria autorità dalla Prussia a San Giovanni d'Acri, costituendo la più grande forza militare d'Europa.

Quando i Teutoni puntano su Novgorod, le città minacciate si rivolgono all'uomo considerato il maggior guerriero di Russia: il principe Aleksandr, detto Nevskij, del Granducato di Suzdalia. Questi, che era dedito ad opere di pace con i pescatori e i cacciatori degli innumerevoli laghi della regione, raccoglie attorno a sé un'armata di cavalieri e contadini, e la guida verso le frontiere occidentali, salvando Novgorod dal saccheggio. Sul lago dei Ciudi dà prova della sua sapienza strategica sbaragliando d'astuzia le possenti armate dei Teutoni nella storica battaglia del lago ghiacciato.

Analisi

Aleksandr Nevskij viene considerato dalla tradizione un eroe nazional-popolare che libera la terra russa dai Cavalieri Teutonici e dalla Chiesa di Roma. Anche riguardo a quest'ultima il regista fa una feroce critica, basandosi sui dogmi anticomunisti della stessa. In una delle scene iniziali, infatti (quella della presa della città di Pskov da parte dei Cavalieri Teutonici), si coglie subito la brutalità illegittima della Chiesa, la quale «in nome di Dio», e per profitti strettamente personali, è pronta ad accettare barbarie (come il rogo teutone nei confronti degli infanti della città di Pskov).
Il film nella seconda metà è fortemente scenografico per l'impatto immediato della battaglia sul lago ghiacciato dei Ciudi. La tattica a tenaglia del principe della superba Novgorod risulta vincente. Geniale e assolutamente ben resa la scena dello scioglimento del ghiaccio e del relativo inghiottimento del rimanente esercito dei Cavalieri Teutonici.
La scena dei festeggiamenti a Novgorod completa il film, in un'euforia fenomenale e allo stesso tempo in una sacra misericordia (nei confronti dei prigionieri) che consacra così l'intero lungometraggio. Celebre anche il discorso finale di Aleksandr, che invita chiunque a venire in Russia, purché lo faccia in pace e non con manie di conquista (chiara, ovviamente, l'allusione alla Germania nazista, che aveva tra i suoi cardini sia l'anticomunismo sia i progetti di espansione verso est).


Qui il film Aleksandr Nevskij con sottotitoli in inglese.

La cantata op.67

Fu scritta per coro, mezzosoprano e orchestra. La prima esecuzione ebbe luogo a Mosca il 17 Maggio 1939. L’Orchestra Filarmonica e il Coro furono diretti dallo stesso compositore. Come mezzosoprano si esibì Valentina Gagrina; fui ricordata a lungo la sua interpretazione commovente del lamento per i soldati russi caduti.
La cantata del film è suddivisa in 7 movimenti, i seguenti:

- La Rus sotto il giogo mongolo / Русь под игом монгольским
- Canzone di Alexander Nevskji / Песня об Александре Невском
- I Crociati a Pskov / Крестоносцы во Пскове
- Alzati, popolo russo ! / Вставайте, люди русские!
- La battaglia sul ghiaccio /Ледовое побоище
- Il campo di morte / Мертвое поле
- L’entrata di Alessandro a Pskov / Въезд Александра во Псков

Dopo essere stato incaricato dal regista Eisenstein di scrivere la musica per il film, Prokofiev si recò a Hollywood per ampliare le conoscenze dell’acustica applicata al cinema sonoro, ebbe contatti con Rouben Mamoulian e Walt Disney. Dopo il successo del film, la cui prima fu proiettata il 1 Dicembre 1938, Prokofiev riscrisse alcune parti per renderle eseguibili nelle sale da concerto eliminando i passaggi composti per gli effetti sperimentali.

L’episodio della vittoria dei Russi sui Cavalieri teutonici interpretò lo stato d’animo della popolazione e del partito che avvertivano le minacce provenienti dalla Germania. L’Eisenstein del 1938 era andato oltre l’epica della “Corazzata Potemkin” del 1925, di “Ottobre” del 1928, di “Que viva Mexico” del 1931. Dopo il rientro dal Messico l’epica di “Alexander Nevskij” sottese anche un intento propagandistico non dozzinale ma rispondente, dicevamo, alle attese delle masse. Il film precedette, anche se di pochi mesi, il trattato di non aggressione Molotov-Ribbentrop, tant’è che all’indomani il regime tolse il film dalle sale sino al 1941.

Paradigmi passivi e attivi

Mentre scriviamo la guerra tra Russia e Ucraina è entrata nel 22° mese, la guerra tra Israele e Gaza nella 4^ settimana. Nel primo conflitto si contano già mezzo milione di morti. Nel secondo sono più di 800 i civili e circa 300 militari israeliani uccisi da Hamas, oltre 8mila i civili uccisi a Gaza dai bombardamenti israeliani.

Nel 1240 la Rus respinse l’invasione dei Cavalieri teutonici, nel 1812 l’impero russo sconfisse le armate napoleoniche che l’avevano invaso, nel 1945 l’Urss sconfisse gli invasori tedeschi. Oggi è l’Ucraina ad essere invasa dalle truppe russe.
Nel 1948 Israele dovette difendersi dalla invasione delle truppe arabe, nel 1956 fu Israele ad invadere l’Egitto. Nel 1967 Israele aprì le ostilità contro l’Egitto occupando il Sinai, la Cisgiordania e le alture del Golan. Nel 1973 Egitto e Siria attaccarono Israele. Nel 1982 Israele invase il Libano per annientare l’OLP. Nel 2006 Israele iniziò la 2^ guerra contro il Libano per annientare Hezbollah.

Succede sempre più spesso che l’aggredito diventi aggressore, che il massacrato di un tempo si faccia promotore di genocidi, "pulizie etniche". Non solo, l’aggredito e l’aggressore possono entrambi assimilare modi e contenuti da un’ideologia delirante, al punto da riesumarne i tratti e perpetuarne le necrosi quasi senza accorgersene, purché serva a raggiungere l’obiettivo, l’azzeramento della parte avversa. È il rovesciamento della Storia che viene “pettinata”. Nel logos il nominativo e l’accusativo si ribaltano come in un gioco di specchi.

In quest’ultimo periodo sono frequenti i disorientamenti e le pressioni varie da parte dei sistemi di comunicazione. È ancora più problematico entrare nelle ragioni degli uni senza tralasciare le ragioni degli altri. Assistiamo, più o meno consapevoli, ad una discontinuità violenta dei riferimenti epistemologici. I valori dell’illuminismo, e dell’Occidente con essi, sembrano avviati a farsi da parte in una crescente intolleranza delle diversità. È una corsa sfrenata verso la polarizzazione estrema che non risparmia niente e nessuno, l’informazione, la scienza, le arti, in un clima di mobilitazione generale per ridisegnare il mondo. Non c’è spazio per sussumere le diversità in un universo che inneggia alle spaccature. La compressione della privacy, il controllo biopolitico, il processo di militarizzazione crescente della società ne sono degli aspetti. Le weltanschauung, le visioni del mondo, un tempo interpreti della realtà e agenti di aggregazione della complessità, si sono diradate come a segnare l’incapacità del sistema globale ad esprimere valori.

Occorre reagire allo scontro delle civiltà, alla seduzione del potere che da necrotico si è eretto a garante della vita con il consenso degli stessi individui, nella speranza flebile che non sia già tardi.
[Riccardo Gullotta]
Вставайте, люди русские [1]
На славный бой, на смертный бой!
Вставайте, люди вольные
За нашу землю честную!

Живым бойцам - почёт и честь
А мёртвым - слава вечная!
За отчий дом, за Русский Край
Вставайте, люди русские!

Вставайте, люди русские
На славный бой, на смертный бой!
Вставайте, люди вольные
За нашу землю честную!

На Руси родной, на Руси большой
Не бывать врагу!
Поднимайся, встань,
Мать родная, Русь!
На Руси родной, на Руси большой
Не бывать врагу!
Поднимайся, встань,
Мать родная, Русь!

Вставайте, люди русские
На славный бой, на смертный бой!
Вставайте, люди вольные
За нашу землю честную!

Врагам на Русь не хаживать,
Полков на Русь не важивать!
Путей на Русь не видывать,
Полей Руси не таптывать!

Вставайте, люди русские
На славный бой, на смертный бой!
Вставайте, люди вольные
За нашу землю честную!
[1] Vstavajtie, liudi russkije
Na słavnyj boj, na smiertnyj boj!
Vstavajtie, liudi volnyje
Za našu ziemliu čestnuju!

Živym bojcam – počot i čest’
A miortvym – słava viečnaja!
Za otčij dom, za Russkij Kraj
Vstavajtie, liudi russkije!

Vstavajtie, liudi russkije
Na słavnyj boj, na smiertnyj boj!
Vstavajtie, liudi volnyje
Za našu ziemliu čestnuju!

Na Rusi rodnoj, na Rusi bolšoj
Ne byvat’ vragu!
Podnimajsia , vstań,
Mat’ rodnaja, Ruś!
Na Rusi rodnoj, na Rusi bolšoj
Ne byvat’ vragu!
Podnimajsia , vstań,
Mat’ rodnaja, Ruś!

Vstavajtie, liudi russkije
Na słavnyj boj, na smiertnyj boj!
Vstavajtie, liudi volnyje
Za našu ziemliu čestnuju!

Vragam na Ruś nie chaživat’,
Połkov na Ruś nie vazivat’!
Putiej na Ruś nie vidyvat’,
Poliej Rusi nie taptyvat’!

Vstavajtie, liudi russkije
Na słavnyj boj, na smiertnyj boj!
Vstavajtie, liudi volnyje
Za našu ziemliu čestnuju!

Contributed by Riccardo Gullotta - 2023/11/2 - 13:06




Language: English

English translation / английский перевод / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
web
RISE UP, THE RUSSIAN PEOPLE NOW

Rise up, the Russian people now,
For a glorious fight, for a mortal fight.
Rise up, the Russians, you are free,
For our honest homeland!

The honor is to living warriors,
Eternal glory to the dead.
For Fatherland, for Russian land
Rise up, the Russian people now!

Rise up, the Russian people now,
For a glorious fight, for a mortal fight.
Rise up, the Russians, you are free,
For our honest homeland!

On my home Rus,
On my big Russia
Don’t be an enemy!
Rise up, please, rise up,
Mother native Rus!
On my home Rus,
On my big Russia
Don’t be an enemy!
Rise up, please, rise up,
Mother native Rus

Rise up, the Russian people now,
For a glorious fight, for a mortal fight.
Rise up, the Russians, you are free,
For our honest homeland!

The enemies don’t come to Rus,
Regiments cannot enter Rus,
You’ll never see the ways in Rus,
You’ll never step on Russian fields

Rise up, the Russian people now,
For a glorious fight, for a mortal fight.
Rise up, the Russians, you are free,
For our honest homeland!

Contributed by Riccardo Gullotta - 2023/11/2 - 13:09




Language: Italian

Traduzione italiana / Итальянский перевод / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
INSORGI, POPOLO RUSSO

Insorgi, [1] popolo russo
Per una lotta gloriosa, per una lotta sino alla morte!
Insorgi, popolo libero
Per la nostra terra onorevole!

Ai combattenti viventi onore e onore [2]
Gloria eterna ai caduti! [3]
Per la patria [4], per la terra [5] russa
Insorgi, popolo russo!

Insorgi, popolo russo
Per una lotta gloriosa, per una lotta sino alla morte!
Insorgi, popolo libero
Per la nostra terra onorevole!

Nella Russia natia, nella grande Russia
Non càpita un nemico!
Sollevati [6], insorgi,
Cara madre, Rus'!
Nella Russia natia, nella grande Russia
Non càpita un nemico!
Sollevati, insorgi,
Cara madre, Rus'!

Insorgi, popolo russo
Per una lotta gloriosa, per una lotta sino alla morte!
Insorgi, popolo libero
Per la nostra terra onorevole!

I nemici non andranno di qua e di là [7]in Rus',
Le armate non possono penetrare in Rus'!
Non vedrete mai le strade in Rus',
Non metterete mai piede nei campi della Rus'!

Insorgi, popolo russo
Per una lotta gloriosa, per una lotta sino alla morte!
Insorgi, popolo libero
Per la nostra terra onorevole!
[1] Letteralmente: Alzatevi ! da встава́ть

[2] почёт и честь. Sinonimi di onore

[3] мёртвым / ai morti

[4] отчий дом / casa paterna

[5] Letteralmente "frontiera": Край

[6] Поднимайся, sinonimo di встава́ть

[7] хаживать : andare in giro

Contributed by Riccardo Gullotta - 2023/11/2 - 13:12




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