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Elegia al Che Guevara

Eduardo Carrasco
Language: Instrumental


Eduardo Carrasco

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[1976]

Musica / Music / Musique / Sävel
Eduardo Carrasco

Interpretado por / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat
Quilapayún

Album: El Pueblo Unido

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Ernesto Che Guevara : 14 Giugno 1928 – 9 Ottobre 1967

CANTO A FIDEL
Ernesto Che Guevara

Andiamo,
ardente profeta delle aurore,
attraverso sentieri nascosti
per liberare il caimano verde che tanto ami.

Andiamo,
a riparare gli affronti con la fronte
colma di stelle ribelli di Martí,
giuriamo di trionfare o di andare incontro alla morte.

Quando risuonerà il primo colpo e tutta la giungla
si risveglierà in uno stupore candido,
lì, al tuo fianco, sereni combattenti,
tu ci avrai.

Quando la tua voce si diffonderà ai quattro venti
riforma agraria, giustizia, pane, libertà,
lì, al tuo fianco, con identici accenti,
tu ci avrai.

E quando giungerà alla fine del giorno
l’operazione risanatrice contro il tiranno,
lì, al tuo fianco, in attesa dell’ultima battaglia.
tu ci avrai.

Il giorno in cui la bestia selvaggia si leccherà il fianco ferito,
colpito dal dardo nazionalizzante,
lì, al tuo fianco, con un cuore altero,
tu ci avrai.

Non pensare che possano sminuire la nostra integrità
quelle pulci decorate, armate di doni;
Abbiamo chiesto un fucile, delle pallottole e un monte di pietra.
Niente di più.

E se durante il cammino ci ostacolerà il ferro,
chiederemo un sudario di lacrime cubane
per coprire le ossa dei guerriglieri
nel loro passaggio alla storia americana.
Niente di più.

CANTO A FIDEL
Ernesto Che Guevara

Vámonos,
ardiente profeta de la aurora,
por recónditos senderos inalámbricos
a libertar el verde caimán que tanto amas.

Vámonos,
derrotando afrentas con la frente
plena de martianas estrellas insurrectas,
juremos lograr el triunfo o encontrar la muerte.
Cuando suene el primer disparo y se despierte
en virginal asombro la manigua entera,
allí, a tu lado, serenos combatientes,
nos tendrás.

Cuando tu voz derrame hacia los cuatro vientos
reforma agraria, justicia, pan, libertad,
allí, a tu lado, aguardando la postrer batalla,
nos tendrás.

El día que la fiera se lama el flanco herido
donde el dardo nacionalizador le dé,
allí, a tu lado, con el corazón altivo,
nos tendrás.

No pienses que puedan menguar nuestra entereza
las decoradas pulgas armadas de regalos;
pedimos un fusil, sus balas y una peña.
Nada más.

Y si en nuestro camino se interpone el hierro,
pedimos un sudario de cubanas lágrimas
para que se cubran los guerrilleros huesos
en el tránsito a la historia americana.
Nada más.



CHE 1997
Mario Benedetti

L'hanno ricoperto di manifesti, di striscioni
di voci sui muri
di lamentele retroattive
di onori fuori luogo
l'hanno trasformato in un oggetto di consumo
in un ricordo banale
in un passato senza ritorno
in rabbia imbalsamata
hanno deciso di usarlo a chiusura
come ultimo tuono di una vana innocenza
come archetipo stantio di santo o di diavolo
e forse hanno deciso che l'unico modo
per sbarazzarsi di lui
o di lasciarlo andare in sfacelo
è quello di svuotarlo di luce
trasformarlo in un eroe
di marmo o di gesso
e quindi immobile
o meglio in un mito
o sagoma o fantasma
del passato calpestato
tuttavia gli occhi incrollabili del Che
guardano come se non potessero distogliere lo sguardo
stupiti forse che il mondo
non capisca che trent'anni dopo lui si affanna ancora con dolcezza e tenacia per la felicità dell'umanità.
[trad. Riccardo Gullotta]


CHE 1997
Mario Benedetti

Lo han cubierto/ de afiches de pancartas
de voces en los muros
de agravios retroactivos
de honores a destiempo
lo han transformado en pieza de consumo
en memoria trivial
en ayer sin retorno
en rabia embalsamada
han decidido usarlo como epílogo
como última thule de la inocencia vana
como añejo arquetipo de santo o satanás
y quizás han resuelto que la única forma
de desprenderse de él
o dejarlo al garete
es vaciarlo de lumbre
convertirlo en un héroe
de mármol o de yeso
y por lo tanto inmóvil
o mejor como mito
o silueta o fantasma
del pasado pisado
sin embargo los ojos incerrables del che
miran como si no pudieran no mirar
asombrados tal vez de que el mundo
no entienda que treinta años después sigue bregando dulce y tenaz por la dicha
del hombre
strum

Contributed by Riccardo Gullotta - 2023/10/8 - 18:20




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