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Se equivocó la paloma

Rafael Alberti
Language: Italian


Rafael Alberti

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1. Toña La Negra, Lamento Cubano, 1958


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Ni olvido ni perdón
(Mala praxis)
Guerra a la guerra por la guerra
(Rafael Alberti)
Anch’io ti ricorderò
(Sergio Endrigo)


[1941]
Da una poesia di / From a poem by / Tirée d'un poème de Rafael Alberti
Se equivocó la paloma
(--> Entre el clavel y la espada, 1941)
Musica / Music / Musique / Sävel: [Carlos Vicente Guastavino
Da / From / Tirée de Suite Argentina / Carlos Guastavinon Suite Argentinasta [1941]
Prima incisione autonoma / First independent Recording / 1er enregistrement indépendant /
Ensimmäinen itsenäinen äänitys: Toña La Negra
(Antonia Del Carmen Peregrino Álvarez, 1912-1982), Lamento Cubano [1958]

Rafael Alberti, 1902-1999
Rafael Alberti, 1902-1999
Carlos Guastavino, 1912-2000
Carlos Guastavino, 1912-2000




clavelSi tratta di una poesia di Rafael Alberti, tratta dalla raccolta Entre el clavel y la espada (“Tra il garofano e la spada”). La raccolta fu pubblicata nel 1941 dalla Editorial Lozada di Buenos Aires, e contiene in realtà, esplicitamente, poesie composte nel 1939 e 1940. La poesia Se equivocó la paloma (in spagnolo spesso riportata semplicemente come La paloma è dedicata a Pablo Neruda. In generale, tutte le poesie della raccolta sono una combinazione di lotta e lirismo, preciso riferimento alla distruzione della Spagna dopo la guerra civile, con la speranza di una futura libertà. Dopo la guerra civile, Rafael Alberti fuggì per breve tempo in Francia, per poi vivere oltre vent’anni in esilio a Buenos Aires. Questo spiega come mai la poesia, assieme ad altre, fu messa in musica proprio da un compositore argentino, Carlos Vicente Guastavino (1912-2000), nel medesimo anno 1941 in cui era stata pubblicata la raccolta poetica.

Toña la Negra (1912-1982)
Toña la Negra (1912-1982)
La canzone musicata da Carlos Guastavino fu da lui incorporata nel balletto Suite Argentina, composto proprio nel 1941: è un caso, più unico che raro, in cui una canzone di lotta trovò la sua prima esecuzione in un balletto. Guastavino la orchestrò per coro femminile, con accompagnamento di strumenti a corda e percussioni. La Suite Argentina fu rappresentata a Londra tra il 1947 e il 1949 dal Ballet Español di Isabel López, con direzione dello stesso Guastavino. La prima registrazione come canzone autonoma sembra però risalire al 1958, con l’interpretazione della cantante afro-messicana Toña La Negra (pseudonimo di Antonia Del Carmen Peregrino Álvarez, 1912-1982), celeberrima interprete di boleros. L’interpretazione si trova in un album intitolato Lamento Cubano Nel 1966 la canzone fu interpretata dal pianista, compositore e cantante cubano Ignacio Jacinto Vila Fernández, più noto come Bola de Nieve (“Palla di Neve”), inserita poi nel suo primo album in studio, Bola de Nieve y su piano (v. box video). Nel 1969 se ne ebbero due incisioni notevoli: la prima fu quella del cantante e tanghista argentino Horacio Manuel Molina (1935-2018) (nell’album A la manera de...; la seconda, quella, molto celebre, di Joan Manuel Serrat (v. box video).

Altri interpreti furono: nel 1974 il chitarrista e compositore argentino Eduardo Falú (1923-2013) e, nel 1975, la grande Mercedes Sosa (nell’album A que florezca mi pueblo) (v. box video). Ma moltissimi altri sono stati gli interpreti di questa canzone che, sebbene scritta da un grande poeta spagnolo, può essere senz’altro considerata come una canzone argentina dedicata da un esiliato iberico alla sua terra lontana e ad un altro poeta. Per quanto riguarda la versione italiana, si rimanda all’apposita sezione. [RV 30-8-2023]
Se equivocó la paloma.
Se equivocaba.

Por ir al Norte, fue al Sur.
Creyó que el trigo era agua.
Se equivocaba.

Creyó que el mar era el cielo;
que la noche la mañana.
Se equivocaba.

Que las estrellas eran rocío;
que la calor, la nevada.
Se equivocaba.

Que tu falda era tu blusa;
que tu corazón su casa.
Se equivocaba.

(Ella se durmió en la orilla.
Tú, en la cumbre de una rama.)

Contributed by CCG/AWS Staff - 2023/8/30 - 01:45



Language: Italian

La colomba
Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio: Sergio Endrigo
Single: La colomba / Anch’io ti ricorderò [Cetra SP 1383, 1968]
Album / Albumi : Endrigo [1968]

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La versione italiana di Sergio Endrigo risale al 1968. Endrigo tradusse il brano e lo pubblicò sul 45 giri "La colomba/Anch'io ti ricorderò" (Cetra SP 1383) a metà ottobre del 1968 e poi nell'album "Endrigo" pubblicato poche settimane dopo. Da notare che, nel single, la canzone è abbinata a Anch’io ti ricorderò, canzone dedicata al Che Guevara.



Da segnalare che Sergio Endrigo, nel 1970, interpretò la canzone anche nell’originale spagnolo; era, del resto, artista notissimo in tutti i paesi latinoamericani. Nello stesso 1970, la canzone originale fece parte del 33 giri El arca de Noé / Se equivocó la paloma - Sergio Endrigo canta en castellano, pubblicato in Argentina (Fermata 3F-0337).

fermata


Non mancarono le occasioni in cui Endrigo interpretò la canzone originale in spagnolo anche in Italia, sebbene non risulti che la abbia mai incisa in un disco di produzione italiana. Nel video sotto, Sergio Endrigo la interpreta nel 1971 durante una puntata dello storico varietà Senza rete (andato in onda dall’Auditorium RAI di Napoli dal 1968 al 1975).

La colomba

Ma si sbagliò la colomba
Ma si sbagliava

Cercava il nord, ma era il sud
Pensò che il grano era l'acqua
Ma si sbagliava

Pensò che il mare era il cielo
E la notte, la mattina
Ma si sbagliava
Ma si sbagliava

Vedeva stelle, era rugiada
Aveva caldo, c'era la neve
E si sbagliava perché credeva
La tua gonna, la tua blusa
Il tuo cuore, la sua casa
Ma si sbagliava, ma si sbagliava

Pensò che il mare era il cielo
E la notte, la mattina
Ma si sbagliava
Ma si sbagliava

Vedeva stelle, era rugiada
Aveva caldo, c'era la neve
E si sbagliava perché credeva
La tua gonna, la tua blusa
Il tuo cuore, la sua casa
Ma si sbagliava, ma si sbagliava

Contributed by Vito Vita - 2023/8/30 - 12:46




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