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Le coeur gros

Hugues Aufray
Language: French


Hugues Aufray

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(Hugues Aufray)
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Fichez-nous la paix
(Hugues Aufray)


Le Coeur Gros

Pubblicata nel 1964 come singolo, testo attribuito a "H. Aufray, P. Delanoë", musica di H. Aufray. Incisa in francese anche da Marianne Faithfull nel 1966 e in italiano da lui stesso nel 1966 e dal duo Jonathan e Michelle (che a lui si ispiravano molto) nel 1967.

C'è un chiaro riferimento alla guerra di Spagna, cui però Aufray, che essendo nato nel 1929 era ancora un bambino, non può avere partecipato. Il che non esclude che si possa riferire a un episodio o personaggio da lui conosciuto. Del resto, non risulta che neanche Pierre Delanoë, uno dei più prolifici autori francesi, vi abbia partecipato. La pagina in francese a lui dedicata su Wikipedia comunque non la inserisce fra le canzoni sue, ma fra quelle di "altri". Non vi è però dubbio che gli appartenga.
Quand revient le vent de l'automne
Je pense à tout ce temps perdu
Je n'ai fait de mal à personne
Je n'ai pas fait de bien non plus
Et j'ai le cœur gros

Pauvre chien perdu dans la ville
Y’a des abris pour toi mon vieux
On a la conscience tranquille
Mais quand on regarde tes yeux
On a le cœur gros

Après des mois de mauvais coups
De filets pleins de goémons
Quand le marin compte ses sous
Sur la table de la maison
Il a le cœur gros

Toi qui n'es pas mort à Madrid
Où tant de copains sont restés
Quand tu regardes tes mains vides
Et devant ton fusil rouillé
Tu as le cœur gros

Quand tu l'as vu porté en terre
Son cheval noir marchant devant
Tu as soudain compris mon frère
Qu'il était plus qu'un président
T'as eu le cœur gros

Assis au bord de la rivière
Mes rêves suivent leur chemin
Et quand je pense qu'il y a sur Terre
Deux enfants sur trois qui ont faim
Moi j'ai le cœur gros

Adieu fillette, adieu ma mie
Adieu petite le temps court
Les cigognes sont reparties
Elles reviendront sur’ment un jour
N'aie plus le cœur gros

Contributed by Piersante Sestini - 2023/8/20 - 17:22



Language: Italian

Versione italiana attribuita a Aufray e Bardotti
Come spesso accadeva in quegli anni, la traduzione in italiana non rende del tutto giustizia all'originale. Scompare fra l'altro quello che sembrerebbe un riferimento al funerale di JF Kennedy e le cicogne diventano cicale migratorie
Ritorna il vento dell'autunno
il tempo non si ferma mai
io non ho fatto mai del male
ma il bene non so farlo più
mi piange, il cuore

Il cane perso per la strada
l'ho fatto entrare in casa mia
ho fatto quello che potevo
ma quando vedo gli occhi suoi
mi piange, il cuore

Tu che non sei morto a Madrid
dove il compagno tuo restò
se guardi le tue mani vuote
e l'arma che non serve più
ti piange, il cuore

Il fiume scorre lì vicino
mi perdo con i sogni miei
ma quando penso che nel mondo
c'è chi di fame morirà
mi piange, il cuore

Ti dico addio, mio dolce amore
il tempo non si può fermare
se le cicale son partite
ritorneranno prima o poi
non piangere, mai

Contributed by Piersante Sestini - 2023/8/20 - 17:37


va comunque aggiunto che anche nelle versioni italiane, nonostante le malefatte dei traduttori, la voce avvolgente di Aufrey, unita a un ottima pronuncia, funziona benissimo, e che la deliziosa Michelle Loskady di quegli anni può far digerire qualsiasi cosa ;-)

Piersante Sestini - 2023/8/21 - 19:12




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