Language   

Tutti assolti

Niutàun
Language: Italian


Niutàun

Related Songs

Maria coraggio
(Litfiba)
Terra mia Terra nostra
(Figli dell'officina)
Omaggio a Letizia Battaglia
(Giovanni Sollima)


Tutti assolti

[2022]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Niutàun

Niutàun


Giustizia è quasi fatta

Le assoluzioni che lasciano perplessi non si fermano alle vicende giudiziarie dell’Aquila a cui si ispira la canzone. Ci riferiamo alla sentenza della VI Sezione Penale della Cassazione del 27 Aprile nel procedimento legato alla indagine sulla presunta trattativa Stato-mafia.

Sino a ieri le vicende note come trattative Stato-mafia non costituivano reato, ma c’erano state, documenti e prove non mancavano. Ciò non poteva bastare però alla società delle trasformazioni prorompenti. I processi di controllo e di crescente digitalizzazione della società impongono una netta demarcazione. Ecco allora che non si tratta più di fatti da interpretare sotto la fattispecie obiettiva del reato. No, semplicemente i fatti non ci sono, non sono stati commessi da parte dei rappresentanti dello Stato e da esponenti vicini al governo. La minaccia della mafia ci fu, ma fu un tentativo senza seguito, quindi prescritta. Per i mafiosi fu un tentato crimine che non apre le porte del carcere, nonostante i morti del 92-94.

Per i comuni cittadini, tra cui chi scrive, la questione viene percepita come una colossale allucinazione collettiva che ha coinvolto centinaia, forse migliaia, di funzionari dello Stato da tre decenni. Pensate: la sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Palermo il 23 Settembre 2021 era lunga 2.791 pagine (duemilasettecentonovantuno). Una legione di insipienti poco garantisti, poco accorti, inclini a pettinare le bambole? Secondo altri si sarebbe trattato addirittura di un teorema portato avanti da settori della Magistratura, con caparbietà nel migliore dei casi.
Quanto ai mafiosi ne emerge un quadro di incapacità e millantato credito che stride con i fatti degli anni ’90 e le verità ammannitecci; la figura terminale è quella di manovali maldestri, imbrigliati da chi la sapeva lunga simulando di trattare e tuttavia non ha mai trattato. I soliti convenevoli consolatori ci impongono di aggiungere la formula: Attendiamo le motivazioni della sentenza.
Todo bien, todos caballeros.

I nodi centrali rimangono più che mai seppelliti: chi autorizzò, o meglio, chi diede disposizione al Ros di avviare contatti o fingere di avviare la trattativa con la mafia? Quali circoli avrebbero coinvolto Dell’Utri , con quali scopi e mezzi? Erano attivi anche circuiti internazionali?
Rimangono però da sistemare ancora tre piccoli tasselli: Messina Denaro, i Graviano e Baiardo. Siamo pronti a scommettere che anche per loro il cerchio si chiuderà senza strappi, magari attraverso un sapiente disegno in cui non mancheranno le note di folclore e i depistaggi.
In ogni caso il Principe non può essere disturbato, per definizione.
[Riccardo Gullotta]
Signore e signori ora vi presentiamo
un nuovo legittimo miracolo italiano.
Un giorno di marzo, tra un fiasco e due fischi
siede la commissione, quella dei grandi rischi

Lo sciame imperversa, serpeggia paura
ci serve una frase che sembri sicura
“Tranquilli aquilani, tutto è sotto controllo.
Restate pure a casa, non ci sarà alcun crollo”

Sono esperti, mica stolti
Tutti assolti, tutti assolti
Guai a te se non li ascolti
Tutti assolti, tutti assolti

Poi il sisma ha ammazzato chi si era fidato
e loro: “Pazienza, abbiamo sbagliato”.
Che non si prevede non l’avevan previsto,
presentano il conto e chi s’è visto s’è visto.

Chi inquadra macerie, chi finge pietà,
chi fiuta tra i resti un’opportunità.
E nel suo silenzio che non fa più notizia
L’Aquila cova un’utopia di giustizia

Voi truccati da sconvolti
Tutti assolti, tutti assolti
E noi a contare i morti
Tutti assolti, tutti assolti

Un colpo alla botte ed uno alla scienza
esce dal cilindro una nuova sentenza.
Colpevoli in cuore, innocenti in appello,
e un Montepulciano a far da suggello

Settimo cielo, sesto senso, quinto potere,
quarto di luna, terzo incomodo, secondo fine,
primo grado, poi il baratto
e ora non sussiste il fatto
c’è chi ride, ride, ride
mentre uccide la città

Avete lavato la vostra morale
nel puzzo di piscio di un tribunale
ma udrete il respiro di questa città
che pietra su pietra non dimenticherà

Qua trecentonove morti
Tutti assolti, tutti assolti
Là altri crimini sepolti

Tutti assolti, tutti assolti
Tutti morti, tutti morti
Tutti assolti, tutti assolti

Contributed by Riccardo Gullotta - 2023/4/29 - 15:57




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org