La morte suole arrivare silenziosa come un’alce, così come è usa separarci dai vivi con il taglio di un utensile (spesso una falce). È altresì un evento ricorrente, che secondo studi statistici di un certo rilievo può verificarsi nelle condizioni più diverse ed imprevedibili (una nota curiosa in merito: ...Alcuni fra coloro che si pongono allascolto di questo brano decederanno durante lo svolgimento del medesimo. [B. Walsh, Life and Science Today, Ed. Athena/Barthes, Agosto 1989]).
Urna, urna, uuh,
Mettimi nell'urna, urna, uuh.
Urna cineraria, mettimi nell'urna funeraria,
Urna elettorale, mettimi nell'urna patatosa.
68: asino cotto.
47: la morte viene, silenziosa come un'alce,
Dai vivi ci separa con il taglio di una falce;
Viene, silenziosa come un'alce,
Separa, con il taglio di una falce.
Lo disse Foscolo, lo ribadisco:
Della vita il fulcro è il sepolcro.
Fulcro, sepolcro,
Fulcro, ribadisco che è un sepolcro.
E c'è qualcosa nell'aria
Che mi dice che io perirò.
O presto o tardi lo so che accadrà,
Ma la cosa non mi turba,
Ho un solo desiderio:
Voglio una degna sepoltura
Quando la morte verrà e mi ghermirà,
Una tomba linda e duratura
Che mi preserverà dall'umidità.
Ghermirà. Hu hu hu hu.
Quando la morte verrà e mi ghermirà,
Una tomba linda e duratura
Che mi preserverà dall'umidità.
Ghermirà. Hu hu hu hu.
(Seguono per i più colti
Alcuni brani tratti da I sepolcri di Ugo Foscolo:)
"Sol chi non lascia eredità d'affetti
poca gioia ha dell'urna".
Urna urna uuh, uuh
Mettimi nell'urna urna uuh.
E c'è qualcosa nell'aria
- Qualcosa nell'aria -
Che mi dice che io morirò
- Non si può morire dentro, no-
Ho nel corpo una scoria
- come dice Gianni Bella -
nell'intestino crasso,
nel tenue e nel duodeno.
- Padre Luca -
Sento nel mio corpo delle scorie che mi minano.
- Baby Fuca -
Odo l'uomo del Giappone
che mi dice: "Ufo Robot, Ufo Robot!"
Si trasforma in un razzo missile
Con circuiti di mille valvole,
Tra le stelle sprinta e va
- Tra le stelle sprinta e va -
Mangia libri di matematica,
Insalate di cibernetica e ripete:
16, il culo - Il culo -
Con circuiti di mille valvole,
Tra le stelle sprinta e va
- Tra le stelle sprinta e va -
Mangia libri di matematica,
Insalate di cibernetica e ripete:
16, il culo - Il culo -
Ma mentre parlo tu non mi ascolti.
I casi sono due: o non mi ami più o sei morta.
Propenderei per la seconda ipotesi,
Perché emani un fetore nauseabondo.
E allora penso che tu voglia una...
Degna, degna, degna sepoltura
- perché la morte è arrivata e ti ha ghermita -
Una tomba linda e duratura
- che ti preserverà dall'umidità. -
- perché la morte è arrivata e ti ha ghermita -
Una tomba linda e duratura
- che ti preserverà dall'umidità. -
Urna, urna, uuh,
Mettimi nell'urna, urna, uuh.
Urna, urna, uuh,
Mettimi nell'urna, urna, uuh.
Urna cineraria,
Mettimi nell'urna funeraria,
Urna elettorale,
Mettimi nell'urna patatosa.
Amore, amore, aaa,
Ciao, aaaaaa,
Sì devi mettermi nell'urna,
Mièttime, mièttime nell'urna.
77, tette tette: le gambe delle donne.
23 uah oh ooh: un tram. Aaaaaah
24: un altro tram.
96: l'autobus ha ha ha ha ha, hu hu hu hu.
15: l'amore perpetuo che unisce la coppia per molti anni infiniti.
64: gli anni di Bellugi.
Ha ha ha ha. He he he he.
23 uah oh ooh: un tram. Aaaaaah
24: un altro tram.
96: l'autobus ha ha ha ha ha, hu hu hu hu.
15: l'amore perpetuo che unisce la coppia per molti anni infiniti.
64: gli anni di Bellugi.
Ha ha ha ha. He he he he.
inviata da Riccardo Venturi - 27/4/2023 - 12:47
×
Belisari - Conforti
Album / Albumi: a. İtalyan, Rum Casusu Çikti (1992)
b. Peerla (1998)
Cori originali: Le Mystère des Voix Bulgares
La canzone (Belisari-Conforti [Rocco Tanica]) fa parte in origine dello storico album İtalyan, Rum Casusu Çikti (in lingua turca: “La spia italiana dei greci è stata espulsa”) del 1992. Nella versione originale i cori sono del Coro Vocale Femminile della Televisione di Stato Bulgara, più noto come Le Mystère des Voix Bulgares. La versione originale è di andamento speed metal; l’arrangiamento presente nell’album Peerla (1998) è più “soft” ed il coro è realizzato dai componenti di Elio e le Storie Tese). Nel testo è presente anche una citazione dalla notissima canzone Les feuilles mortes di Joseph Kosma, su testo del poeta Jacques Prévert. Vengono nominati anche alcuni personaggi in unione con la tradizionale “smorfia” del lotto (si noti che la canzone si apre con il numero 47, ovvero “il morto che parla”). Un’ulteriore (ed estesa) citazione proviene da Ufo Robot degli Actarus, gruppo che nascondeva un fior fiore di musicisti e cantanti italiani, tra i quali molti collaboratori storici di Francesco Guccini (Fabio Concato, Paola Orlandi, Vince Tempera, Massimo Luca, Ares Tavolazzi, Ellade Bandini).
Perché questo “Extra”? Prima di tutto, perché mi andava. Sebbene io non sia ancora così vecchio, alla mia età si comincia spesso a pensare alla morte, a come comincerà l’ultimo giorno della tua vita, se te ne renderai conto, se avrai un ultimo pensiero mentre stiànti. A rigore, sono già crollato a terra una volta, oramai diversi anni fa, dentro una latrina; ma m’hanno ripigliato e l’alce, momentaneamente, si è allontanata nella foresta. Ma tornerà prima o poi, decisa a completare l’opera. Nel frattempo, come diceva il commissario Montalbano durante uno dei suoi pensieri nìvuri (“come sarà il giorno della to’ morti?...”), ogni tanto si cerca di “esorcizzare”, e oggi m’è presa la voglia -appunto- di fare l’esorcista terribilmente làico. Non c’è una ragione precisa per questa voglia; oggi mi sento benissimo, dopo un periodo un po’ così e così, il sole splende, gli uccellini cinguettano, ho riscosso la pensione, il gatto gira nel cortile e fra poco arriva l’estate. C’è pure un moscone che gira, e non somiglia affatto ad un’alce. E, del resto, sono proprio questi i momenti in cui si pensa alla morte; a pensarci mentre si è moribondi, son buoni tutti. Pensarci mentre si è in agonia, è decisamente banalotto. Buon ascolto, e mi raccomando: mani sulle palle. [RV]