Laggiù sull'orizzonte
spunta già l'ultima aurora
sulle falde sopra il monte
c'è un aratro che lavora
Su ti ferma il contadino
su ti ferma e guarda giù
del mio grido a te vicino
testimone sei solo tu
Capitano non voglio benda
non voglio lacci per le mie mani
voglio solo che all'indomani
la memoria di me si avrà
Capitano non voglio terra
non voglio croce sulle mie ossa
voglio solo che nella fossa
il mio spirito non cadrà
Capitano puntate al petto
della morte non ho paura
chi la fede ce l'ha sicura
per la vita non può tremar
Sulle zolle insanguinate
spunta già verde l'alloro
dove furono seminate
già le messi sono d'oro
E ritorna il contadino
si inginocchia e guarda su
additando al suo piccino
quell'eroe che non torna più
Capitano non voglio benda
non voglio lacci per le mie mani
voglio solo che all'indomani
la memoria di me si avrà
Capitano non voglio terra
non voglio croce sulle mie ossa
voglio solo che nella fossa
il mio spirito non cadrà
Capitano puntate al petto
della morte non ho paura
chi la fede ce l'ha sicura
per la vita non può tremar
Capitano non voglio encomi
tu mi uccidi per la mia terra
ma tu sai che chi cade in guerra
vive tutta l'eternità
spunta già l'ultima aurora
sulle falde sopra il monte
c'è un aratro che lavora
Su ti ferma il contadino
su ti ferma e guarda giù
del mio grido a te vicino
testimone sei solo tu
Capitano non voglio benda
non voglio lacci per le mie mani
voglio solo che all'indomani
la memoria di me si avrà
Capitano non voglio terra
non voglio croce sulle mie ossa
voglio solo che nella fossa
il mio spirito non cadrà
Capitano puntate al petto
della morte non ho paura
chi la fede ce l'ha sicura
per la vita non può tremar
Sulle zolle insanguinate
spunta già verde l'alloro
dove furono seminate
già le messi sono d'oro
E ritorna il contadino
si inginocchia e guarda su
additando al suo piccino
quell'eroe che non torna più
Capitano non voglio benda
non voglio lacci per le mie mani
voglio solo che all'indomani
la memoria di me si avrà
Capitano non voglio terra
non voglio croce sulle mie ossa
voglio solo che nella fossa
il mio spirito non cadrà
Capitano puntate al petto
della morte non ho paura
chi la fede ce l'ha sicura
per la vita non può tremar
Capitano non voglio encomi
tu mi uccidi per la mia terra
ma tu sai che chi cade in guerra
vive tutta l'eternità
inviata da Dq82 - 25/4/2023 - 18:40
L'autore è Arrigo Paladini
Ad oggi la canzone era attribuita ad anonimo, ringraziamo l'anonima segnalazione e riattribuiamo la canzone al suo autore
CCG/AWS Staff
CCG/AWS Staff
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Questo testo, che chiaramente si rifà a La Sagra di Giarabub, fu inciso sul muro della cella d'isolamento al 3o piano del carcere di Via Tasso a Roma.
Sui muri, che non erano ricoperti da carta da parati, sono incise frasi e calendari che i prigionieri scrivevano per tenere conto del passare del tempo e mantenere un contatto con la realtà, oltre che per lasciare una testimonianza del proprio passaggio. Il prigioniero scriveva con qualsiasi mezzo: un chiodino tolto dalle scarpe, un mozzicone di matita che con grave pericolo era riuscito a tenere nascosto, o addirittura con le unghie.
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