La bèla Marion

[tradizionale]

Paraulas e musica / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Anonimo

Interprèta / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Maria Roanet

Album: Aital cantam [1977]


I canti popolari incentrati sulla figura di Marion sono innumerevoli. La prima fonte di ispirazione é la composizione lirica medievale detta pastourelle, affermatasi in Provenza nel Medioevo in lingua d’oïl. Una pastourelle consiste di strofe di versi brevi intercalate da un ritornello. Il canovaccio è la relazione amorosa tra un cavaliere e una pastorella, di nome Marion, che alterna accettazione e rifiuti. Il cavaliere finisce con il sedurre o violentare Marion. Tale genere lirico e l’altro, bergerie / ovile furono le fonti di ispirazione di una delle prime opere teatrali, scritta dal trovatore provenzale Adam de la Halle, Le Jeu de Robin et Marion. Adam de la Halle visse alla corte angioina di Napoli. Scrisse l’opera in Sicilia alla fine del XIII secolo, poco prima che gli Angioini fossero cacciati a seguito dei Vespri siciliani.

Le canzoni su Marion si diffusero presto in Occitania , nei paesi della lingua d’oc. Ancora oggi si dibatte sulle origini se attribuirle all’una o all’altra lingua. Si diffusero anche nel Nord della Francia, in Bretagna e in alcuni paesi europei.
Alla fine dell’Ottocento la cultura positivista promosse in Francia l’interesse per lo studio del folclore con un taglio antropologico. Nacquero l’etnologia e la ricerca sul campo delle tradizioni orali. Tra i tanti canti emersero le canzoni che avevano Marion come protagonista. Fu un interesse non secondario se si considera che Anatole France dichiarò che “ La chanson, comme le fabliau, s'amuse des ruses des femmes sans prendre au sort des maris un intérêt excessif. Le dialogue de Marion et de son jaloux est à cet égard un chef-d'œuvre de malice et de grâce “ / La canzone, come il favolello, si diverte con gli stratagemmi delle donne senza eccessivo interesse per la sorte dei mariti. Il dialogo tra Marion e il suo geloso è al riguardo un capolavoro di malizia e grazia.
Eugène Rolland in Francia raccolse un gran numero di canzoni tradizionali e le pubblicò nell’opera Recueil de chansons populaires in 6 tomi a partire dal 1883. Nel seguito sono riportate due di queste canzoni che riguardano il tema di Marion.
Conrad Laforte nel suo saggio Chansons folkloriques, chefs-d’œuvre d’inconnu del 1974 ci dice che di canzoni su Marion se ne contano 143, di cui una sessantina raccolte nel Canada francofono.

Tra i filoni che si possono individuare sul tema della “femme malmariée” citiamo i seguenti: Marion al mulino , Marion in un giardino, Marion al mare, Marion alla fontana. Il primo filone declina il tema della “Séduite au moulin” che risale al XV - XVI secolo. E’ quello che conta più versioni. In Occitania sono chiamate molinièiras / mugnaie. La canzone che proponiamo, La bèla Marion è la variante probabilmente più diffusa. Nel seguito daremo il testo di altre varianti dello stesso filone.
Tra le canzoni ambientate nel giardino figurano le Le repliche di Marion , che Cattia Salto illustra a partire dalla canzone presente nei “Canti popolari del Piemonte” di Costantino Nigra. Da citare la variante savoiarda La Marion sous un pommier . Per un approfondimento davvero esaustivo si può fare riferimento al saggio di Georges Delarue Un espace dialectal pour une chanson-La marion sous un pommier.
Al filone marinaro, della ragazza che passeggia sulla riva e si imbarca sulla prima nave, appartiene La fille aux chansons, ou Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau et alia], illustrata da Riccardo Venturi.
Infine nel filone della fontana troviamo Margot/Marion A la fontaine du pré , di una notevole importanza per gli etnologi dato che risale almeno al 1545. Maggiori dettagli si trovano nel saggio citato di Delarue. Un’altra variante sul tema diffusa nel Perigord del XVIII secolo è riportata nel seguito.
[Riccardo Gullotta]