A Sesto San Giovanni è nato Gino Strada
Operaio alla Breda era Mario suo papà
Avevano la casa in quel di via Lacerra
Ragazzo ucciso in guerra dai fascisti di Milan
A vent’anni Gino frequenta medicina
facean carneficina gli USA nel Vietnam
La pace ed i diritti eran la sua utopia
Lui fa la chirurgia col bisturi e le man
Da solo andò in America a trapiantare cuori
A casa i suoi amori Cecilia e Teresa stan
Gli offrirono un contratto da chirurgo la divisa
Disse No le carte Visa non curan l’umanità
Giocattoli di legno con amore e maestria
Per la sua bella infanzia gli fece il suo papà
Giocattolini verdi in Afganistan ai bambini
Esplodevan nelle mani e fu lì che lui andò
L’Italia era colpevole di fabbricare mine
Bisognava porre fine e una legge si approvò
Tutti quei feriti non eran combattenti
Ma civili impotenti contro la crudeltà
Il suo cuore era straziato e chiese ai suoi amici
Per essere felici di fare un sogno insieme
Così nacquero ospedali scandalosamente belli
Che siam tutti fratelli nemici non ce né
Nello Yemen od in Ruanda a lenire le ferite
Ovunque ci sian vite offese e mutilate
Emergency si cura di una persona alla volta
Per tutti la sua porta aperta resterà
Emergency si cura di una persona alla volta
Sognando quella svolta che gli umani porterà
A vivere la pace a stare in armonia
Allora l’utopia divien la realtà
Operaio alla Breda era Mario suo papà
Avevano la casa in quel di via Lacerra
Ragazzo ucciso in guerra dai fascisti di Milan
A vent’anni Gino frequenta medicina
facean carneficina gli USA nel Vietnam
La pace ed i diritti eran la sua utopia
Lui fa la chirurgia col bisturi e le man
Da solo andò in America a trapiantare cuori
A casa i suoi amori Cecilia e Teresa stan
Gli offrirono un contratto da chirurgo la divisa
Disse No le carte Visa non curan l’umanità
Giocattoli di legno con amore e maestria
Per la sua bella infanzia gli fece il suo papà
Giocattolini verdi in Afganistan ai bambini
Esplodevan nelle mani e fu lì che lui andò
L’Italia era colpevole di fabbricare mine
Bisognava porre fine e una legge si approvò
Tutti quei feriti non eran combattenti
Ma civili impotenti contro la crudeltà
Il suo cuore era straziato e chiese ai suoi amici
Per essere felici di fare un sogno insieme
Così nacquero ospedali scandalosamente belli
Che siam tutti fratelli nemici non ce né
Nello Yemen od in Ruanda a lenire le ferite
Ovunque ci sian vite offese e mutilate
Emergency si cura di una persona alla volta
Per tutti la sua porta aperta resterà
Emergency si cura di una persona alla volta
Sognando quella svolta che gli umani porterà
A vivere la pace a stare in armonia
Allora l’utopia divien la realtà
envoyé par Paolo Rizzi - 26/1/2023 - 13:18
Paolo Rizzi - 13/8/2024 - 09:01
Cantata stamattina per ricordarlo
Nuovo video in occasione del 3 anniversario della morte
https://www.youtube.com/watch?v=1epSAnBKLUw
https://www.youtube.com/watch?v=1epSAnBKLUw
Paolo Rizzi - 13/8/2024 - 10:39
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Paolo Rizzi
10 gennaio 2023
La musica l'ho presa a prestito da quella che secondo me è una delle più belle canzoni contro la guerra : la ballata de IL DISERTORE DI BORIS VIAN.
Augurandovi buon anno vi mando questa canzone appena scritta che dedico a Gino Strada
Questo omaggio è da molto che desideravo farlo perché Gino è un faro nel buio di questi anni.
Sono nato anch'io a Sesto San Giovanni nel 1954 ed ho vissuto in quella città fino a 24 anni, come dice lui nel libro , "oltre ai fumi delle acciaierie respiravamo etica del lavoro, responsabilità e senso della comunità". ( Una persona alla volta Feltrinelli)
Sesto San Giovanni è città antifascista medaglia d'oro alla resistenza. Gino non amava le medaglie, agli eroi di guerra ha sempre preferito la fine di tutte le guerre.
Grazie a tutti gli operatori ed i sostenitori di Emergency che continuano il lavoro che ha iniziato.