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La Lavatrice ed il Generale

Bisca
Lingua: Italiano


Bisca

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2011
Album: Evoluzioni
Evoluzioni

Testo di Sergio Maglietta
Sono davanti alla mia lavatrice.
Sono le nove del mattino... troppo presto per i miei bioritmi.
L’ora facilita l’incantare dello sguardo e del pensiero.
Fisso come ipnotizzato l’elettrodomestico ed il pensiero seguendo non so quale sentiero centrifuga il concetto di lavare con quello di Generale.
La lavatrice ed il generale!
Il percorso, ma non ci giurerei però, può essere stato: lavatrice – bianco –ospedale – Pinochet.
In effetti la sera prima avevo seguito le vicissitudini del tiranno demente che raccattava le sue carte da infermo per sfuggire alla giustizia inglese.
Mi devo essere inchiodato a quei cardini se continuo a girare intorno alla parola: Generale.
Penso alla lavatrice che strizza fino alla più intima fibra il suo carico di panni per svolgere il suo compito, per compiere il suo dovere...diligentemente, secondo programma, assecondando i suoi circuiti elettrici.
E il generale fa lo stesso !
Terminale compiacente e compiaciuto di un meccanismo che richiede da lui pulizia.
Con gli elettrodi ai genitali di un prigioniero politico, con i microcip di una bomba intelligente o il puntamento laser di ordigni a uranio impoverito, l’obiettivo è sempre uguale: fare pulizia... sterilizzare.
I più acuti lo chiamano fare il lavoro sporco...
Come la lavatrice! Punto.
Ma il punto esattamente è: qual è l’intima motivazione?
Cosa spinge il generale a svolgere il suo compito immondo ?
Non credo che la lavatrice odi i panni sporchi; se si mettono dei panni puliti nel cestello lei userà le stesse ruvide attenzioni che userebbe con un bel carico d’immondizia; nè credo che ami particolarmente il pulito.
Semplicemente gode nel suo umido lavoro.
Esegue il programma per cui è stata creata.
E nel fare questo cancella la paura del buio o il morso del dubbio.
Proprio come il generale!

Come le onde del mare in un’elettrica risacca
la lavatrice sciacqua il suo carico immondo
se ne frega in fondo il suo e’ un compito chiaro
senza spazio alcuno per il dubbio e il buio.
segue un suo programma e la sua testa piatta
se si accorge dello sforzo inverte il senso di marcia

AVANTI E INDIETRO E POI ANCORA GIRA
COME PER STRIZZARE OGNI PIU’ PICCOLA FIBRA
MOSTRA POCO TATTO NEL TRATTARE
E LE PARTI BASSE NON SI LAsCIANO TOCCARE
E LE INTIME GIOIE SI STACCANO IN FILA
DAL RICATTO DI ESSERE, ESSERE O SPARIRE
POI UNO SCATTO E L’ULTIMO RISCIACQUO,
IL GIOCO E’ FATTO E’ FATTA PULIZIA
POI UNO SCATTO E L’ULTIMO RISCIACQUO,
IL GIOCO E’ FATTO E’ FATTA PULIZIA

ma lei se ne frega in fondo del suo carico immondo
il suo è un compito chiaro senza spazio alcuno
per il dubbio e il buio

la lavatrice sciacqua lava e stacca
ogni più piccolo residuo dell’attrito con la vita
in fondo è sazia del suo umido lavoro
ma non si spiega come nonostante tutto faccia
la lavatrice e il generale vivono lo stesso dramma
la lavatrice e il generale si somigliano
il generale l’osserva con la sua testa piatta
e pensa che lui e lei si somigliano in fondo:
stesso lavoro uguale destino
far pulito il mondo ubbidendo a un padrino
stesso lavoro, uguale dramma:
far pulito il mondo seguendo un programma
ma lui se ne frega in fondo del suo carico immondo
il suo è un compito chiaro senza spazio alcuno
per il dubbio e il buio
la lavatrice e il generale vivono lo stesso dramma
la lavatrice e il generale si somigliano
come le orde del male in una gelida casacca
il generale svolge il suo compito immondo
se ne frega in fondo il suo è un compito chiaro
senza spazio alcuno per il dubbio e il buio.

15/1/2023 - 17:56




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