...libertà e democrazia con un filo di anarchia....
Ed ho camminato a lungo
Molto spesso inciampando
Mi sono specchiato nello sguardo delle gente
Implorando un suo giudizio
E il verdetto non si è fatto attendere
Qualche volta un po’ affrettato
Capello lungo barba incolta
Comunista o drogato
Lasciate che vi spieghi
Ciò che mi passa per la testa
C’è una grande immensa festa
A cui non sono invitato
Chiedo scusa a lor signori
Se parlo non interpellato
Se amo pisciare di fuori
Se ho calpestato il vostro prato
E chiedo scusa agli attori
Se così male ho recitato
La parte del bravo ragazzo
Che sta zitto sul più bello
Ma me ne sbatto proprio il cazzo
Sì, perché in mente ho un ritornello
Libertà e democrazia
con un filo di anarchia
Solo questo è ciò che voglio
In cambio del vostro imbroglio
Di chi spara nella schiena
a un bimbo in altalena
C’è chi nasce per parlare
E chi per fare l’amore
C’è chi è nato per agire,
Chi per starsene a guardare
C’è chi è acceso c’è chi è spento
E chi canta il suo lamento
C’è chi porta il suo fardello
E chi ha il testa un ritornello
Potrete un giorno perdonare
Il mio esser fuori luogo
Come chi pranza dentro il bagno
O una balena in uno stagno
Come uno sputo sopra il fuoco
O un attaccante in fuori gioco.
Molto spesso inciampando
Mi sono specchiato nello sguardo delle gente
Implorando un suo giudizio
E il verdetto non si è fatto attendere
Qualche volta un po’ affrettato
Capello lungo barba incolta
Comunista o drogato
Lasciate che vi spieghi
Ciò che mi passa per la testa
C’è una grande immensa festa
A cui non sono invitato
Chiedo scusa a lor signori
Se parlo non interpellato
Se amo pisciare di fuori
Se ho calpestato il vostro prato
E chiedo scusa agli attori
Se così male ho recitato
La parte del bravo ragazzo
Che sta zitto sul più bello
Ma me ne sbatto proprio il cazzo
Sì, perché in mente ho un ritornello
Libertà e democrazia
con un filo di anarchia
Solo questo è ciò che voglio
In cambio del vostro imbroglio
Di chi spara nella schiena
a un bimbo in altalena
C’è chi nasce per parlare
E chi per fare l’amore
C’è chi è nato per agire,
Chi per starsene a guardare
C’è chi è acceso c’è chi è spento
E chi canta il suo lamento
C’è chi porta il suo fardello
E chi ha il testa un ritornello
Potrete un giorno perdonare
Il mio esser fuori luogo
Come chi pranza dentro il bagno
O una balena in uno stagno
Come uno sputo sopra il fuoco
O un attaccante in fuori gioco.
inviata da lara - 21/10/2007 - 13:19
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