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Tamer Nafar / تامر النفار
Langue: arabe


Tamer Nafar / تامر النفار

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(A-Wa)
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(DAM / دام‎; / דם‎)
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(DAM / دام‎; / דם‎)


Gotter
[2022]

النص والموسيقى / Lyrics and music / מילים ולחן / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Tamer Nafar [تامر النفار ] [תאמר נפאר]



L’autore del rap è Tamer Nafar, un artista che fa parlare molto di sé in un senso e nell’altro. Tanto per dare un’anticipazione, un giornale israeliano gli addebita di definirsi palestinese piuttosto che arabo-israeliano. Anche se si tratta di materia sensibile in Israele, la parola palestinese come attributo etnico di una terra chiamata per secoli Palestina non dovrebbe irritare. Ad esempio in Italia non ci risentirebbe se un altoatesino si definisse sudtirolese dato che la regione per secoli si è chiamata Sudtirol.

E’ uno dei fondatori del gruppo hip-hop DAM , acronimo di Da Arabian Masters of Ceremony, cioè I Rappers arabi ( traduzione approssimata per brevità tant’é che Masters of Ceremony è una categoria più vasta di quella dei rappers). L’acronimo non è stato scelto a caso, dato che dam [دام] in arabo vuol dire “durare, sopravvivere, resistere” mentre in ebraico dam [דָּם] vuol dire “sangue”. Agli inizi la loro musica non aveva un chiaro intento politico. Dopo la seconda intifada le canzoni si sono fatte veicolo della protesta contro le discriminazioni e le sopraffazioni subite dagli arabi che vivono in Israele.

Nel 2019 scoppia il caso Nafar a seguito della conferenza Conflict Over Gaza: People, Politics, and Possibilities, tenuta a Chapel Hill, University of North Carolina dal 22 al 24 Marzo. Nell’introdurre la canzone Mama, I fell in love with a Jew Nafar la definì “la mia canzone antisemita” incoraggiando il pubblico a cantare insieme a lui pronunciando le seguenti parole:” Mi occorre il vostro aiuto. Non riesco ad essere antisemita da solo, proviamoci insieme”.
Il dato curioso è che nessuno dei tanti presenti diede peso o percepì un clima di antisemitismo sinché il documentarista statunitense Ami Horowitz, noto attivista conservatore non solo per gli Stati Uniti, diffuse dopo più di una settimana un videoclip che riprendeva l’esibizione del rapper in modo parziale, decontestualizzata. Riportava infatti le frasi introduttive del rapper escludendo la canzone.

L’immagine dell’Università ne uscì lesa: la conferenza fu percepita da quelli che non ne avevano preso parte come sbilanciata in senso antisemita. Alcune autorità accademiche presero le distanze, la materia divenne oggetto di un’inchiesta politica dato che l’università aveva ricevuto un finanziamento di 5mila dollari dal governo federale. L’opinione pubblica fu indotta a ritenere che la Conferenza su Gaza fosse stata un espediente, un palcoscenico per dare la stura all’antisemitismo. Le cose non stavano così, per farsene un’idea basta rileggere il resoconto pubblicato dal Jerusalem Post, quotidiano israeliano che certo non é sbilanciato a favore dei Palestinesi.

Peraltro Nafar precisò sul quotidiano israeliano Ynet [Yedioth Ahronot] (altro quotidiano israeliano decisamente moderato) che si trattava di ironia: “Per tutta la vita ho combattuto contro tutti i tipi di razzismo, compreso l'antisemitismo ovviamente. L'uso cinico del termine antisemitismo contro gli attivisti per i diritti umani lede la lotta contro il vero antisemitismo. Questa è una canzone ironica che è stata creata da un team misto arabo/ebraico ed è suonata nei matrimoni misti e alla radio israeliana. Prima della canzone, rido dell'uso cinico del termine antisemitismo da parte dei razzisti che intendono mettere a tacere gli attivisti per i diritti umani come Angela Davis e me.”

Sorge spontanea la domanda: perché Tamer Nafar , tollerato per lustri, è diventato in pochi mesi indigesto all’establishment israeliano? Per due motivi, ritengo: il suo rap, i suoi testi, inducono i giovani israeliani di etnia araba a ragionare, a doversi confrontare con la questione dell’identità palestinese senza incitamenti all’odio razziale e religioso. Secondo: è in atto un altro giro di vite da parte dei governi israeliani, sempre più radicalizzati verso destra per motivi elettorali, con l’obiettivo di restringere ulteriormente spazi e autonomia dei territori occupati emarginando la popolazione residente. La politica del governo israeliano in carica è nota per l’oltranzismo.

Chi ancora avesse dei dubbi può dare un’occhiata ai seguenti articoli che descrivono le preoccupazioni reali che desta il governo in carica e in particolare il neoministro della Sicurezza Ben-Gvir : L’ascension d’un fasciste israélien vers le pouvoir, Moked ,Sole 24ore , New York Times, Guardian, Washington Post, Ben Gvir is a pyromaniac, but it’s Netanyahu who has given him the matches by Times of Israel/ . Sono in tanti, di orientamenti diversi e in paesi diversi, ad esprimere preoccupazioni fondate. Pertanto parlare di “mistificazioni che prendono di mira il nuovo Governo israeliano”, come si legge in una Nota dell’Ambasciata israeliana del 3/01/2022, appare come una smentita diplomatica di routine più che una solida argomentazione basata sul discernimento dei fatti.

Per meglio inquadrare la figura del rapper e dare conto dei contenuti della sua produzione riteniamo utile riportare sia un’intervista del Maggio 2021 sia l’editoriale del giornale progressista israeliano Haaretz di due settimane orsono
Estratti dall’Intervista della giornalista israeliana Sheren Falah Saab a Tamer Nafar The Markaz Review, 15/05/2022.

Finora le accuse contro di voi erano che alcune delle vostre canzoni incitavano contro Israele, anche se nel clip contro la violenza domestica il messaggio era sociale e nulla più. Cosa si sta perdendo qui, secondo lei?
“Perché vogliono che non abbiamo alcuna identità. Il problema più grande della mia comunità è che non abbiamo un’identità chiara. La nostra identità è stata schiacciata, martoriata. È quello che dico nella canzone ‘Go There’: ‘Prima avevamo una storia’. Ora abbiamo un passato (una fedina penale)”. Qualcosa nell’identità palestinese all’interno dei confini di Israele si è schiantato, è stato cancellato, e chiunque esprima la sua ‘identità palestinese’ in qualsiasi forma è percepito come minaccia”.

Sembra che si diverta a irritare gli Israeliani con affermazioni provocatorie
Bene

Cosa c’è che va bene?
“I fatti ci sono ed esistono. Non ho mai fatto commenti razzisti contro nessuno. Ed è questo che mi infastidisce: io racconto i fatti, descrivo la realtà, e sì, è difficile, ma questa è la realtà e alcuni israeliani hanno la tendenza a non tenerne conto. Sono un artista e un rapper. Nel mondo del rap, ci sono alcune cose di cui bisogna essere dotati: Devi essere acuto, devi basarti sulla verità e devi usare una battuta: fare affermazioni stridenti che colpiscano nel segno, che a volte suscitino disagio. Ma questa è l’arte del rap: è come un pugno in faccia. E questa è una cosa che nessuno può togliermi. Nessuno”.

Cioè?
“È una cosa che ho imparato da solo, non l’ho presa dagli ebrei o dai palestinesi. Sono lo stesso ragazzo che ha completato a malapena le tre unità minime di inglese alla maturità. Ho studiato diligentemente notte e giorno in una stanzetta di casa nostra, in circostanze difficili: una famiglia di sei persone che viveva in condizioni di grande affollamento, mio padre su una sedia a rotelle. “Per 30 anni sono rimasto in quella casa che vi ho mostrato. A volte non c’era elettricità, avevamo pareti e soffitti che perdevano – e ho imparato quello che [il defunto rapper americano] Tupac Shakur aveva detto. È così che ho imparato a creare e a scrivere canzoni. Potete chiamarla provocazione, io lo chiamo talento che ho acquisito con le mie forze e che nessuno può togliermi. Vengo da un luogo tutto lacrime, ma so ancora come sorridere e come creare”.

Dopo i tumulti di Lod, molti ebrei sentono che è impossibile fare affidamento su una coesistenza con i palestinesi nel Paese. Cosa pensa di tale posizione? C’è una tale possibilità realistica nello stato di Israele?
…..“Io credo nella coesistenza, ed è questo ciò di cui abbiamo bisogno: che gli ebrei lavorino insieme ai palestinesi in modo che i palestinesi possano vivere con dignità e ricevere i diritti che spettano loro. La coesistenza è una situazione in cui esistono due popoli. In questo momento, non c’è “esistenza del popolo palestinese”, con tutti i problemi in Cisgiordania, l’assedio a Gaza, i rifugiati, i problemi dei palestinesi all’interno di Israele stesso. Quindi, dov’è esattamente l’esistenza? Alcuni israeliani non vogliono la coesistenza, vogliono lasciare la situazione così com’è, senza una vera soluzione”.

È possibile che Hamas voglia continuare a sfruttare la frustrazione dei cittadini palestinesi di Israele per continuare ad alimentare le fiamme qui?
“Non sono il portavoce di Hamas. Perché mi chiede di Hamas? – risponde Nafar -. La sua domanda è strana. Io esprimo il disagio della giovane generazione palestinese che vive in Israele, non appartengo a nessun movimento. Diciamo che Hamas sta mettendo in atto un trabocchetto politico a buon mercato e sta sfruttando la frustrazione dei palestinesi all’interno dei confini di Israele – questa è, dopo tutto, una pratica politica standard che è evidente su base giornaliera, per alimentare il fuoco sul campo, proprio come ha fatto Bibi [l’ex primo ministro Benjamin Netanyahu]. Non dimenticate che Gaza è ancora sotto assedio e che la frustrazione dei palestinesi è estrema, così come ci sono palestinesi frustrati che vivono a Lod”.[…]


Haaretz, Editoriale del 20/12/2022 . Basta con le persecuzioni al rapper palestinese Tamer Nafar

Il deputato Itamar Ben-Gvir deve ancora assumere l’incarico di ministro della sicurezza nazionale [ lo ha assunto dopo l’approvazione parlamentare del governo il 29/12/2022, ndt], ma la Polizia di Israele ha già iniziato ad agire come braccio oppressivo della destra ebraica contro la minoranza palestinese.
Sabato[17/12/2022,ndt ] la polizia di Haifa ha fermato per interrogare tre manifestanti arabi che sventolavano bandiere palestinesi e, nello stesso giorno, altri poliziotti hanno interrotto un’esibizione del rapper palestinese Tamer Nafar nel mercatino di Natale del villaggio di Kafr Yasif, sostenendo che le sue canzoni incitano contro lo Stato.
Questi eventi sono gravi. Segnano un cambiamento in peggio nell’atteggiamento, già pessimo in partenza, verso la minoranza palestinese e sembrano un tentativo di criminalizzare l’identità palestinese. La canzone che ha portato la polizia a interrompere lo spettacolo di Nafar era “Salam Ya Sakhbi”, che parla della violenza nella società araba. Nel bel mezzo della canzone, un agente di polizia si è piazzato davanti al palco e ha gridato a Nafar di scendere. Di fronte a un ufficiale che abusava della sua autorità e al tentativo di mettere a tacere il cantante e di violare la libertà di espressione, Nafar non è sceso dal palco e ha cantato un’altra canzone. Ma la persecuzione non è finita lì. Al termine dell’esibizione, circa 10 agenti di polizia hanno cercato di allontanare Nafar dall’area. In un video, si vede uno degli agenti dire a una donna, apparentemente una delle organizzatrici: “Per fortuna è tutto filmato… che canta canzoni contro la polizia, canzoni che incitano contro lo Stato di Israele. Ora non continuerà la sua esibizione. In questo momento sta arrivando un funzionario della sicurezza e dei permessi per vietare legalmente la sua esibizione”.

Non è la prima volta che si tenta di mettere a tacere Nafar. Nel 2016, l’allora ministro della Cultura Miri Regev abbandonò la cerimonia del Premio Ophir quando Nafar cantò una canzone contenente parole del poeta palestinese Mahmoud Darwish. Ha anche chiesto al sindaco di Haifa di cancellare la partecipazione di Nafar all’Haifa Film Festival.
Il cosiddetto “governo del cambiamento” non ha mostrato alcun cambiamento nel suo atteggiamento verso Nafar. A seguito di un appello del deputato Itamar Ben-Gvir, il ministro dei Servizi sociali Meir Cohen ha bloccato una campagna promozionale di un’organizzazione che combatte la violenza sui bambini a cui il rapper aveva partecipato. Il ministro dell’Uguaglianza sociale Meirav Cohen ha ordinato la rimozione di un altro video, prodotto da Nafar con l’Ong Itach-Ma’aki – Donne avvocato per la giustizia sociale, per incoraggiare le donne a rivolgersi ai centri di assistenza per le violenze sessuali. E questi sono solo alcuni esempi.

I tentativi di mettere a tacere la voce palestinese, la voce della protesta, della memoria e della storia palestinese, e la lotta non violenta contro l’occupazione, tanto più se espressa artisticamente, sono illegali. La Polizia di Israele non ha l’autorità di intraprendere da sola una campagna di persecuzione politica. La polizia non ha l’autorità di perseguitare gli artisti, di fermare una performance culturale e di censurare i contenuti di propria iniziativa. Il procuratore generale Gali Baharav-Miar dovrebbe chiarire questo punto alla polizia, soprattutto considerando l’imminente nomina di Ben-Gvir a ministro.”

Haaretz , Editorial 20/12/2022 . Stop Persecuting Palestinian Rapper Tamer Nafar

MK Itamar Ben-Gvir has yet to take on the national security portfolio, but the Israel Police have already begun acting as the oppressive arm of the Jewish right wing against the Palestinian minority.
On Saturday, police in Haifa detained for questioning three Arab protesters who waved Palestinian flags and, on the same day, other police stopped a performance by the Palestinian rapper Tamer Nafar in the Christmas Market in the village of Kafr Yasif, claiming that his songs incite the state (See page 3).
These events are serious. They signal a change for the worse in the attitude, bad to begin with, toward the Palestinian minority, and they seem to be an attempt to criminalize Palestinian identity. The song that led police to stop Nafar’s show was “Salam Ya Sakhbi” – about violence in Arab society. In the middle of the song, a police officer stood in front of the stage and shouted at Nafar to get off. Faced with an officer abusing his authority, and an attempt to silence the singer and infringe on freedom of expression, Nafar did not get off the stage, and even sang another song. But that was not the end of the persecution.
When the performance was over, some 10 police officers tried to pull Nafar out of the area. In a video clip, one of the officers is seen saying to a woman, apparently one of the organizers: “Lucky this is all on film...that he sings songs against the police, songs inciting against the State of Israel. Now he’s not continuing his performance. At this moment a security and permit officer is arriving to legally ban his performance.”
This is not the first time attempts have been made to silence Nafar. In 2016, then-Culture Minister Miri Regev left the Ophir Prize ceremony when Nafar sang a song containing words by the Palestinian poet Mahmoud Darwish. She also demanded that Haifa’s mayor cancel Nafar’s participation in the Haifa Film Festival.
The so-called “government of change” has shown no change in its attitude toward Nafar. Following an appeal by MK Itamar Ben-Gvir, Social Services Minister Meir Cohen stopped a promotional campaign by an organization fighting violence against children in which the rapper took part. Social Equality Minister Meirav Cohen ordered the removal of another video, which Nafar produced with the NGO Itach-Ma’aki – Women Lawyers for Social Justice, to encourage women to turn to sexual assault help centers. And these are just a few examples.
The attempts to silence the Palestinian voice, the voice of Palestinian protest, memory and history, and the non-violent struggle against the occupation, all the more so when they are expressed artistically, are illegal. The Israel Police have no authority to embark on their own on a campaign of political persecution. The police have no authority to persecute artists, to stop a cultural performance and to censor content on its own initiative. Attorney General Gali Baharav-Miara should make this clear to the police, especially considering Ben-Gvir’s imminent appointment as minister.

La Canzone

Lod, 25 km a sudest di Tel Aviv, conurbazione un tempo portata come esempio di convivenza tra ebrei e palestinesi, è diventata un’area calda. Fu teatro di scontri molto violenti tra israeliani e palestinesi a Maggio 2021, innescati dagli sgomberi a Sheikh Jarras, Gerusalemme Est. Il quartiere di Ramat Eshkol, a maggioranza palestinese, è tristemente noto per la criminalità, la violenza e lo spaccio della droga.

“Lod man shot dead, in day’s second Arab community slaying. Hussein Issawi, 43, killed in apparent dispute between criminal gangs” / Uomo a Lod ucciso con arma da fuoco, seconda uccisione nella comunità araba in pochi giorni. Hussein Issawi, 43 anni, ucciso in una lite evidente tra bande criminali.

Così titolava il Times of Israel un anno fa, il 6 gennaio 2022. La vittima era un amico fraterno di Tamer Nafar che si trovò a passare sul posto provenendo da Haifa per rientrare a casa sua, a Lod. Riuscì a parlare con l’amico che gli disse di essere stato ferito ad una gamba. Quando Tamer andò a visitarlo in ospedale ebbe la notizia che l’amico era morto. L’episodio lo scosse molto. La canzone è una protesta vibrata contro la violenza e la criminalità, nello specifico tra palestinesi, collegata alla situazione di precarietà dei rapporti tra israeliani e palestinesi.

Considerazioni finali

Si registra un sensibile incremento delle violenze in Israele e Palestina. Dalle statistiche del Middle East Eye e delle Nazioni Unite apprendiamo che nel 2022 i civili palestinesi uccisi sono stati 220, 167 in Cisgiordania e 53 a Gaza, di cui 48 bambini. I feriti palestinesi sono stati 9.500. Gli israeliani uccisi dai palestinesi ammontano a 29, tra cui un bambino.

Nel presentare il pezzo abbiamo inteso contribuire nel nostro piccolo a sostenere la libertà di espressione. È una libertà carente o assente in molte realtà, certamente lo è nei paesi arabi. Al contempo desta un senso di crescente inquietudine rilevare carenze, giuridicamente più sofisticate, anche in quei paesi che si richiamano a forme di democrazia avanzata atteso che questa è imprescindibilmente basata sull’esercizio concreto di tale libertà.

Ci preme ribadire agli eventuali dietrologi che l’antisemitismo in tutte le sue forme e manifestazioni ci ripugna da sempre. Con pari schiettezza aggiungiamo la nostra insofferenza verso le ideologie e le forme di governo di ispirazione religiosa, senza eccezioni, cioè verso le teocrazie più o meno dichiarate e verso i sistemi secolari che strumentalizzano il sacro, sia quello proprio che quello altrui, per questioni di “sopravvivenza” cioè a tutela dei fattori identitari che fatalmente veicolano mire egemoniche e prevaricazioni.
E per non restare nel vago elenchiamo alcune delle correnti e ideologie che costituiscono un ostacolo per la pace: il fondamentalismo islamico (jihadismo salafita , wahabismo, sciismo politico), il suprematismo ebraico, il misticismo della terra ( che, per quanto ne sappiamo, è un atto di grave idolatria, e quindi blasfemia assoluta, per chi si professa ebreo).

Ci rendiamo conto che le insofferenze, le proteste, i bisogni fondamentali delle comunità e dei popoli repressi con la violenza ingenerano violenza, con un crescendo di rivalse. Diventa quindi facile soffiare sul fuoco.
Chi scrive queste righe deplora l’atteggiamento di chi, per insipienza o per calcolo, non vede altra via d’uscita se non quella di criminalizzare i dissenzienti e le minoranze oppure di radicalizzare i conflitti per guadagnare consenso. Sempre più spesso da più parti si fa confusione tra rivendicazioni legittime e l’“incitamento all’odio”.
Respingiamo il pensiero dominante e la politica di chi tratta le realtà che protestano alla stregua di incubatrici del terrore mentre si tiene in mano il libro sacro come un manuale del proprio dio, non più celeste, ma antropizzato in un recinto sacralizzato e strattonato all’occorrenza dai nuovi colossi dai piedi d’argilla e dai tiranni limitrofi (il riferimento ai Ketuvim, Daniyyel 2, לה- לא ovvero Daniele 2,31-35 non è del tutto casuale)
[Riccardo Gullotta]
[Chorus]
چوتير چوتير مش راح جوتير [1]
الانجليز كانت تقول لجدي انخلع Go There
خلعونا وبعدنا نطومل
كله بينزف كله بينزف كله flow like water
Water? Water! Can I get your order
كاتسار, بازوكا, واسرائيل سبونسير
فشك طايش طايش طومل طومل طومل طومل
كله بينزف كله بينزف كله flow like water

[Verse 1]
Nissan Nissan GTR
نون تيط نون تيط في بالدار
مرة كان عنا تاريخ
اما اليوم عنا عاڤار
العب العب في النيران
غيرنا بيلعب في الخيطان
مش عارفين بخبي سلاحي وين
قادرين يلاقوا عالم ذرة في ايران
يما يما يما يما مسحي هذا الدمع
يما يما يما يما شو حياتنا وهم
6 حبات في ال "ماحسانيت" والعب روليتا راشين
صعب نلاقي شغل اهون الاقي كلاشين

[Pre-Chorus]
يما يما يما ضبي توكسيدو العراس
يما يما يما اغلبك تكوي هال شاخباتس
يما يما يما يما
كلشي بسعره يما الا ارواحنا في بلاش

[Chorus]
چوتير چوتير مش راح جوتير
الانجليز كانت تقول لجدي انخلع Go There
خلعونا وبعدنا نطومل
كله بينزف كله بينزف كله flow like water
Water? Water! Can I get your order
كاتسار, بازوكا, واسرائيل سبونسير
فشك طايش طايش طومل طومل طومل طومل
كله بينزف كله بينزف كله flow like water

[Verse 2]
اوزي اوزي اوزي اوزي
بوز المدفع والمدافع كلها في بوزي
كيف العالم بدو يشوف دموعي
اذا اخوي في عيون القاتل عم بيشوفني
على مين وعلى مين العتب
عاللي باعنا الغرض ولا اللي عالزناد ضغط
يما، شو بيفرق مليون السبب
اذا ابنك يا يما عم يخاف من ابن العرب

[Pre-Chorus]
يما يما يما ضبي توكسيدو ال اعراس
يما يما يما اغلبك تكوي هال شاخباتس
يما يما يما يما
كلشي بسعرو يما الا ارواحنا في بلاش

[Chorus]
چوتير چوتير مش راح جوتير
الانجليز كانت تقول لجدي انخلع Go There
خلعونا وبعدنا نطومل
كله بينزف كله بينزف كله flow like water
Water? Water! Can I get your order
كاتسار, بازوكا, واسرائيل سبونسير
فشك طايش طايش طومل طومل طومل طومل
كله بينزف كله بينزف كله flow like water
[1] Transcription / Trascrizione

goter goter mish rah jutir
alianjiliz kanat taqul lijadiy ankhalae Go There
khaleuna wabaedana natumul
kuluh binzif kulah binzif kulah flow like water
Water? Water! Can I get your order
katsar, bazuka, wasrayiyl sbunsir
fashak tayish tayish tumal tumal tumal tumil
kuluh binzif kulah binzif kulah flow like water

[Verse 1]
Nissan Nissan GTR
nun tit nun tit fi bialdaar
maratan kan eanaa tarikh
ama alyawm eanaa eavar
aleabu aleabu fi alniyran
ghayruna bileab fi alkhaytan
mish earifin bikhabi silahi win
qadirin yulaquu ealim dharat fi ayran
yima yama yama yama mashi hadha aldame
yamaa yama yama yama shaw hayaatana wahum
6 habaat fi al "mahsanit" waleabb rulita rashin
saeb nalaqi shaghal ahun alaqi kalashayn
[Pre-Chorus]
yimaa yama yama dabi tuksidu alearaas
yimaa yama yama aghlabak takwi hal shakhibatis
yima yama yama yama
kilshi bisierih yama ala arwahna fi bilash

[Chorus]
goter goter mish rah jutir
alianjiliz kanat taqul lijadiy ankhalae Go There
khaleuna wabaedana natumul
kuluh binzif kulah binzif kulah flow like water
Water? Water! Can I get your order
katsar, bazuka, wasrayiyl sbunsir
fashak tayish tayish tumal tumal tumal tumil
kuluh binzif kulah binzif kulah flow like water

[Verse 2]
awzi awzi awzi awzi
buz almidfae walmadafie kuliha fi bwzi
kayf alealam bidu yashuf dumuei
adha akhwi fi euyun alqatil eamm bishufni
ealaa myn waealaa min aleatab
eallly baeana algharad wala allly ealzinad daght
yama, shw bifarq milyun alsabab
adha abnuk ya yama eamm yakhaf min abn alearab
[Pre-Chorus]
yima yama yama dabi tuksidu al aeras
yimaa yama yama aghlabak takwi hal shakhibatis
yima yama yama yama
kilshi bisieru yama ala arwahna fi bilash

[Chorus]
goter goter mish rah jutir
alianjiliz kanat taqul lijadiy ankhalae Go There
khaleuna wabaedana natumul
kuluh binzif kulah binzif kulah flow like water
Water? Water! Can I get your order
katsar, bazuka, wasrayiyl sbunsir
fashak tayish tayish tumal tumal tumal tumil
kuluh binzif kulah binzif kuluh

envoyé par Riccardo Gullotta - 10/1/2023 - 00:16




Langue: anglais

English translation / الترجمة الإنجليزية / Traduzione inglese / תרגום לאנגלית / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös :
genius
GO THERE

[Chorus]
Gotter, Gotter,[1] I will never Go there
The British used to tell my grandpa, "get lost and go there"
They ripped us out, so now we have to bend down
Everyone is bleeding, blood is flowing like water
Water? Water! Can I get your order
An Uzi? Bazooka? Israel is the sponsor
Bullets are flying so you better bend
Everyone is bleeding, blood is flowing like water

[Verse 1]
Nissan, Nissan GTR
Anti-tank missiles in my home
We used to have a history
Now we have a past (a criminal record)
Play, play with the triggers
Others are pulling the strings
They can't find where I hide my weapons
But they can find a nuclear scientist in Iran
Oh mom, Oh mom, wipe your tears
Oh mom, Oh mom, our life is an illusion
6 bullets in the revolver and we play Russian roulette
It's hard to find a job, easier to find an AK-47

[Pre-Chorus]
Oh mom, Oh mom, Oh mom, put away the wedding suit
Oh mom, Oh mom, Oh mom, please iron my bulletproof
Oh mom, Oh mom, oh mom, Oh mom, oh mom, everything costs money except our lives, they are for free

[Chorus]
Gotter, Gotter, I will never Go there
The British used to tell my grandpa, "get lost and go there"
They ripped us out, so now we have to bend down
Everyone is bleeding, blood is flowing like water
Water? Water! Can I get your order
An Uzi? Bazooka? Israel is the sponsor
Bullets are flying so you better bend
Everyone is bleeding, blood is flowing like water

[Verse 2]
Uzi, Uzi, Uzi, Uzi
The rifle barrel and all rifles are in my face
How can the world see my tears
If my brother sees me with the eyes of a killer?
Who should I blame?
The one who sold us the weapons or the one who pulled the trigger?
Oh mom, oh mom, a million reasons won't matter
When your son is afraid of the Arabs

[Pre-Chorus]
Oh mom, Oh mom, Oh mom, put away the wedding suit
Oh mom, Oh mom, Oh mom, please iron my bulletproof
Oh mom, Oh mom, oh mom, everything costs money except our lives, they are for free

[Chorus]
Gotter, Gotter, I will never Go there
The British used to tell my grandpa, "get lost and go there"
They ripped us out, so now we have to bend down
Everyone is bleeding, blood is flowing like water
Water? Water! Can I get your order
An Uzi? Bazooka? Israel is the sponsor
Bullets are flying so you better bend
Everyone is bleeding, blood is flowing like water
[1] Gotter = get out of here is the title in Arabic. Tamer plays on words “Gotter” and “Go there”

envoyé par Riccardo Gullotta - 10/1/2023 - 00:23




Langue: italien

Traduzione italiana / الترجمة الإيطالية / Italian translation / תרגום לאיטלקית / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
FUORI DA QUI

Fuori da qui, Fuori da qui, non ci andrò mai
Gli inglesi dicevano a mio nonno "vaffanculo e fuori da qui"
Ci hanno sradicato, quindi ora dobbiamo chinarci
Tutti sanguinano, il sangue scorre come acqua
Acqua? Acqua! Mi dai gli ordini
Un Uzi [1]? Bazooka? Israele è lo sponsor
I proiettili volano, quindi è meglio che ti chini
Tutti sanguinano, il sangue scorre come acqua

Nissan, Nissan GTR
Missili anticarro a casa mia
Avevamo una storia una volta
Ora abbiamo un passato (una fedina penale)
Gioca, gioca con i grilletti
Sono altri che tirano le corde
Non riescono a trovare dove nascondo le mie armi
Ma possono trovare uno scienziato nucleare in Iran
Oh mamma, oh mamma, asciugati le lacrime
Oh mamma, oh mamma, la nostra vita è un'illusione
6 proiettili nel revolver e giochiamo alla roulette russa
È difficile trovare un lavoro, più facile trovare un AK-47[2]

Oh mamma, oh mamma, oh mamma, metti via l'abito da sposa
Oh mamma, oh mamma, oh mamma, per favore stira il mio giubbotto antiproiettile
Oh mamma, oh mamma, oh mamma, oh mamma, oh mamma, tutto costa tranne che le nostre vite, sono gratis

Fuori da qui, Fuori da qui, non ci andrò mai
Gli inglesi dicevano a mio nonno "vaffanculo e fuori da qui"
Ci hanno sradicato, quindi ora dobbiamo chinarci
Tutti sanguinano, il sangue scorre come acqua
Acqua? Acqua! Mi dai gli ordini
Un Uzi? Bazooka? Israele è lo sponsor
I proiettili volano, quindi è meglio che ti chini
Tutti sanguinano, il sangue scorre come acqua

Uzi, Uzi, Uzi, Uzi
La canna del fucile e tutte le armi sono sulla mia faccia
Come può il mondo vedere le mie lacrime
Se mio fratello mi vede con gli occhi di un assassino?
A chi dovrei dare la colpa?
A quello che ci ha venduto le armi o a quello che ha premuto il grilletto?
Oh mamma, oh mamma, un milione di motivi non contano
Quando tuo figlio ha paura degli arabi

Oh mamma, oh mamma, oh mamma, metti via l'abito da sposa
Oh mamma, oh mamma, oh mamma, per favore stira il mio giubbotto antiproiettile
Oh mamma, oh mamma, oh mamma, tutto costa tranne che le nostre vite, sono gratis

Fuori da qui, Fuori da qui, non ci andrò mai
Gli inglesi dicevano a mio nonno "vaffanculo e fuori da qui"
Ci hanno sradicato, quindi ora dobbiamo chinarci
Tutti sanguinano, il sangue scorre come acqua
Acqua? Acqua! Mi dai gli ordini
Un Uzi? Bazooka? Israele è lo sponsor
I proiettili volano, quindi è meglio che ti chini
Tutti sanguinano, il sangue scorre come acqua
[1] Uzi: mitra di produzione israeliana
[2] Kalašnikov: mitra di produzione russa

envoyé par Riccardo Gullotta - 10/1/2023 - 08:12




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