Vedi un po' tu come sono gli eroi
Ma pensa che i bambini di poi siamo noi
Splende il sole di Sorrento
Sopra un mare che non c'è
Corre un cieco incontro al vento
Chiede un passaggio all'aldilà
Un turista americano
In carrozzella va
Vuole comprare un paesaggio
Che mai non avrà
E l'astrologo francese
Scappa e se ne va a Quebec
Il Re Sole lascia infranti
I grandi specchi di Versailles
Nostradamus brinda al tempo
Vedi un po' tu come sono gli eroi
Ma pensa che i bambini di poi siamo noi
Nevica sulla laguna
Il sipario indugia un po'
Mentre il vino di Renania
Allaga il vuoto di Bauhaus
San Giovanni non fa inganni
Vedi un po' tu come sono gli eroi
Ma pensa che i bambini di poi siamo noi
Ma pensa che i bambini di poi siamo noi
Splende il sole di Sorrento
Sopra un mare che non c'è
Corre un cieco incontro al vento
Chiede un passaggio all'aldilà
Un turista americano
In carrozzella va
Vuole comprare un paesaggio
Che mai non avrà
E l'astrologo francese
Scappa e se ne va a Quebec
Il Re Sole lascia infranti
I grandi specchi di Versailles
Nostradamus brinda al tempo
Vedi un po' tu come sono gli eroi
Ma pensa che i bambini di poi siamo noi
Nevica sulla laguna
Il sipario indugia un po'
Mentre il vino di Renania
Allaga il vuoto di Bauhaus
San Giovanni non fa inganni
Vedi un po' tu come sono gli eroi
Ma pensa che i bambini di poi siamo noi
dq82 - 2022/12/22 - 17:35
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Parole di Giancarlo Golzi
Musica di Carlo Marrale & Mauro Sabbione
Album: "Tango"
Anche se il testo è piuttosto criptico, così come in altri brani del disco, la canzone contiene diversi riferimenti al periodo della Guerra Fredda e ai precedenti conflitti mondiali, essendo quindi interpretabile come una denuncia della guerra in tutte le sue forme.
Tesi poi confermata anni dopo da uno dei membri della formazione di quel periodo, il tastierista Mauro Sabbione, che ha rivelato come il brano non solo fosse stato composto durante le sessioni di Parigi, Berlino, Londra – album pubblicato solo l'anno precedente dal gruppo – , ma anche come in origine contenesse riferimenti ancora più espliciti al tema della guerra nucleare.
Infatti, il brano inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi “Euroshima” – una sincrasi fra “Europa” e Hiroshima – e avere un testo leggermente diverso, ma contrasti con la casa discografica costrinsero il gruppo a modificare il brano in corsa. Nel 2017, lo stesso Sabbione ha pubblicato una nuova versione del brano originale, realizzata in collaborazione con la tribute band Aristocratica.
da Genius