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Le potenze coloniali non lasciano mai effettivamente il paese colonizzato e durante il processo di decolonizzazione sostituiscono alla loro presenza fisica una presenza di tipo economica ancora più opprimente.
Essendo una ex colonia francese, la Costa d'Avorio ha continuato a subire l'influenza della Francia per quanto riguarda la vita politica e sociale.

Testimonianza dalla Costa d'Avorio
(tratto da Diari di guerra)

Mi accingo a spiegare quello che sono riuscito a capire stando quaggiù, parlando con la gente sulla situazione della Costa d'Avorio. Anzitutto devo fare un accenno alla storia della Costa d'Avorio degli ultimi 5/6 anni.

Nel 1999 si è avuto il primo colpo di stato ad opera del generale Robert Guei che si proclamò presidente a scapito di Konan Bedie, non amato dalla gente e che era al potere da parecchio tempo. Il generale Guei portò la nazione all'elezione nell'ottobre del 2000 dopo una campagna elettorale contrastata ed insanguinata. Alle elezioni presidenziali si presentano in tre Bedie, Gbagbo e Ouattara.

Contrariamente alle attese di Guei, viene eletto Gbagbo con il 62 % dei voti (con due milioni di votanti contro i cinque e mezzo aventi diritto). Bedie, contrariato dal risultato si autoproclama presidente ma la mobilitazione del popolo fa fallire il tentativo di colpo di stato ridando il potere al legittimo presidente Gbagbo.

L'attuale crisi ivoriana cominciò il 19 settembre 2002, quando un gruppo di militari (qualche centinaio) guidato da Ouattara, tentò un colpo di stato ai danni del presidente Gbagbo, in quel momento in visita ufficiale in Italia. Il golpe, organizzato con due attacchi contemporanei ad Abidjan, la capitale, e a Bouake, nel nord fallì; i ribelli non riuscirono ad avere la meglio sull'esercito ad Abidjan ma presero il controllo di Bouake.
Col passare dei giorni le file degli insorti si arricchirono di nuovi elementi reclutati tra prigionieri delle carceri del nord del paese, giovani disoccupati di quelle zone e mercenari provenienti dalle nazioni circostanti (Burkina e Liberia). Altre città nella zona centro settentrionale della Costa d'Avorio cominciarono a cadere sotto il loro controllo. Nelle settimane successive, l'intervento di una forza di interposizione francese impedì che i ribelli ed il esercito ivoriano si scontrassero mentre un fiume di civili fuggiva dalle grandi città. A detta degli ivoriani l'intervento francese impedì all'esercito di risolvere in breve la questione dando tempo ai ribelli di organizzarsi e di armarsi con armi di dubbia provenienza (alcuni dicono che vi sono le prove sul fatto che la provenienza fosse francese).

Con l'intervento francese la situazione venne congelata e la Costa d'Avorio si trovò spaccata in due: la parte meridionale controllata dal governo e quella settentrionale in mano ai ribelli; in mezzo ci sono i caschi blu dell'ONU (ONUCI) e i militari francesi dell'operazione Licorne, a fare da "cuscinetto".

Va detto che la risoluzione ONU, che legittima e dà pieno potere alla Francia e ai caschi blu d'intervenire, si è avuta nel febbraio 2003, quindi per 5 mesi la Francia ha invaso, come accusano gli ivoriani, il loro stato. Altro particolare degno di nota Ouattara, a capo dei ribelli, durante gli scontri seguiti al tentativo di golpe venne prelevato dai francesi e portato al sicuro in Francia.

Ma veniamo ai fatti di questi giorni, all'inizio della
settimana scorsa i militari ivoriani cominciarono ad avanzare verso il nord decisi a liberare il paese e riunificare la nazione. Giovedì scorso è stata ripetutamente bombardata Bouake da parte di aerei ivoriani, venerdì hanno continuato i bombardamenti poi, non sono ancora chiari l'evolversi degli avvenimenti, è stata bombardata una postazione francese. Da Parigi arriva l'ordine di rispondere all'attacco. Sarà Chirac a dire di aver dato personalmente l'ordine.
Per gli aerei francesi è gioco da ragazzi abbattere gli aerei ivoriani.
Ora la popolazione ivoriana si sente attaccata e lo scontro non è più tra militari e ribelli ma tra ivoriani e francesi. La mobilitazione popolare è istantanea. I francesi occupano l'aeroporto civile (la base della Licorne si trova a poche centinaia di metri dall'aeroporto).
Cominciano gli appelli alla televisione perchè tutto il popolo ivoriano corra all'aeroporto per liberarlo dagli stranieri. Dagli scontri che ne seguono si ottiene un risultato: centinaia di feriti e decine di morti. Va detto che gli appelli a reagire contro la Francia sottolineano di lasciare in pace i civili.
Molti francesi che lavorano qui si sono schierati contro la politica di Chirac.
Nei giorni successivi Abidjan viene bloccata dai carri francesi, si diffonde la notizia che la Francia voglia destituire il presidente Gbagbo, ritenuto responsabile dei fatti avvenuti, e che voglia occupare la televisione nonchè la radio ivoriana.
Migliaia di ivoriani si muovono per circondare il palazzo presidenziale e la televisione, per difendere in modo pacifico, la tv ed il loro presidente.
Nel frattempo l'esercito francese occupa l'hotel Ivorien per poter, questa è la motivazione, dare aiuto ai civili francesi che si trovano in pericolo.
Guarda caso tale hotel si trova a poche centinaia di metri dal palazzo presidenziale.
Gli ivoriani decidono di fare un sit-in per manifestare fino a quando i carri armati francesi presenti in città non saranno rientrati nelle caserme.
La popolazione civile si è movimentata per portare acqua, cibo e medicinali (ci sono parecchi feriti in seguito agli scontri con i francesi), per permettere ai manifestanti di rimanere sul posto.

I retroscena di tutta questa vicenda

La Francia controlla l'erogazione della corrente elettrica, dell'acqua e tutta la telefonia della Costa d'Avorio. Anche l'aeroporto e il porto di Abidjan sono in mano ai francesi. Il parlamento ivoriano si riunisce in un palazzo francese, pagandone ovviamente l'affitto.
Tutti questi contratti scadranno l'anno prossimo. Il presidente Gbagbo stava iniziando a prendere contatti con altri stati internazionali; si dice che fosse in progetto la costruzione di un terzo ponte nella capitale, la Francia ha fatto un preventivo di 180 milioni mentre la Cina di 90.
Era intenzione di Gbagbo spostare la capitale politica ivoriana da Abidjan, posta sulla costa, a Yamoussoukro posta più a nord e quindi al centro dello stato, durante lo scontro dei giorni scorsi il palazzo presidenziale di Yamoussoukro è stato bombardato dagli aerei francesi.
Perchè visto che lo scontro avveniva in altre città?
Più di qualche missionario accusa i ribelli, per la maggior parte mercenari (pagati da chi?), di violenze sui civili.
Venerdì scorso il portavoce ufficiale del movimento islamico ha dato pieno appoggio al presidente Gbagbo: "i ribelli non sono altro che bande armate che hanno manipolato e derubato la gente e i loro parenti del nord; è bene e giusto che il presidente riunifichi il paese".
La dichiarazione colpisce perchè sia il presidente che il sud del paese sono di religione cristiana mentre il nord, controllato dai ribelli, è prevalentemente islamico.
Gli ivoriani accusano apertamente la Francia di voler opporsi a Gbagbo perchè questi stava mettendo in pericolo gli interessi francesi cercando altri partner internazionali con i quali operare.
Accusano la Francia di aver orchestrato il colpo di stato del 2002 per poter mettere sulla presidenza ivoriana un loro uomo, altrimenti perchè hanno protetto Ouattara autore di un colpo di stato contro un governo democraticamente eletto?
Altra accusa, sul territorio ivoriano oltre ai francesi sono presenti 10.000 caschi blu africani, perchè solo i francesi hanno reagito? Come ha potuto Chirac dare l'ordine di attaccare se i militari della Liocorne hanno un mandato dell'ONU ed è a questi che dovrebbero sottostare.
Gli ivoriani si sentono veramente invasi da una forza straniera: "Se non siamo più una colonia perchè non ci lasciano autogovernarci?"-si chiedono.
A me vengono in mente le affermazioni fatte dalla Francia ai tempi dell'invasione USA dell'Irak, che ipocrisia...

Franz, testimonianza dalla Costa d'Avorio pubblicata su Giovani Emissione
Armée Française allez-vous en!
Allez-vous en de chez nous
Nous ne voulons plus d'indépendance
sous haute surveillance
Armée Française allez-vous en!
Allez-vous en de chez nous
Nous ne voulons plus d'indépendance
sous haute surveillance...

Nous sommes des états indépendants
et souverains
Votre présence militaire entame
notre souveraineté
Confisque noutre intégrité
Bafoue notre dignité
Et ça, ça ne peux plus durer
alors allez-vous en!

En Cote d'Ivoire,
nous ne voulons plus de vous
Au Sénégal,
nous ne voulons plus de vous
Au Gabon,
nous ne voulons plus de vous
En Centrafrique,
nous ne voulons plus de vous
A Djibouti,
nous ne voulons plus de vous
A N'Djamena,
nous ne voulons plus de vous

Nous n'en voulons plus!!
Nous n'ne voulons plus!!
Nous n'en voulons plus!!

Nos armées nationales nous suffisent
Vos conseillers militaires
nous suffisent
Les enfant des tiralleurs
vous disent de vous en aller...
alors allez-vous en!
alors allez-vous en!

Armée Française allez-vous en!
Allez-vous en de chez nous...
Nous ne voulons plus d'indépendance
sous haute surveillance
Armée Française allez-vous en!
Allez-vous en de chez nous
Nous ne voulons plus d'indépendance
sous haute surveillance...

Armée Française allez-vous en
de chez nous
Nous n'en voulons plus!!
Nous n'en voulons plus!!
Nous n'en voulons plus!!
Nous n'en voulons plus!!
Nous n'en voulons plus!!

envoyé par Marcia Rosati - 9/10/2007 - 17:47




Langue: portugais

versione portoghese da musicas.mus.br
EXERCITO FRANCES

Exercito Francês você vai lá!
Você vai lá da nossa casa
Não queremos mais independência
embaixo de alta vigilância
Exercito Francês você vai lá!
Você vai lá da nossa casa
Não queremos mais independência
embaixo de alta vigilância

Somos estados independentes
e monarcas
As suas partidas de presença militares
a nossa soberania
Confisca a nossa integridade
Zomba da nossa dignidade
E isto, isto não pode durar mais
então você vai lá!

Na Costa do Marfim,
não queremos mais você
No Senegal,
não queremos mais você
No Gabão,
não queremos mais você
Na República Central Africana
não queremos mais você
No Djibuti,
não queremos mais você
Em Djamena,
não queremos mais você

Não o queremos mais!!
Não o queremos mais!!
Não o queremos mais!!

Os nossos exercitos nacionais é o suficiente para nós
Os seus conselheiros militares
São o suficiente para nós
As crianças de tiralleurs
diga-lhes para partir...
então você vai lá!
então você vai lá!

Exercito Francês você vai lá!
Você vai lá da nossa casa
Não queremos mais independência
embaixo de alta vigilância
Exercito Francês você vai lá!
Você vai lá da nossa casa
Não queremos mais independência
embaixo de alta vigilância

Exercito Francês você vai lá!
da nossa casa
Não o queremos mais!!
Não o queremos mais!!
Não o queremos mais!!
Não o queremos mais!!
Não o queremos mais!!

envoyé par Marcia Rosati - 10/10/2007 - 10:51




Langue: italien

Versione italiana di Daniel(e) Bellucci. Nizza fine ottobre 2008. 00.26 good night
Esercito Francese


Esercito Francese vattene via!
Vattene via da casa nostra
Non vogliamo più un'indipendenza
sotto alta sorveglianza
Esercito Francese vattene via!
Vattene via da casa nostra
Non vogliamo più un'indipendenza
sotto alta sorveglianza

Siamo Stati sovrani
ed indipendenti
La tua presenza intacca
la nostra sovranità
sopprime la nostra integrità
oltraggia la nostra dignità
E questo non può durare più
allora vattene via!

In costa d'Avorio,
non ti vogliamo più
In Senegal,
non ti vogliamo più
In Gabon,
non ti vogliamo più
In Centrafrica,
non ti vogliamo più
A Gibuti,
non ti vogliamo più
A Ngiamena,
non ti vogliamo più

Non ne vogliamo più!!
Non ne vogliamo più!!
Non ne vogliamo più!!

I nostri eserciti nazionali ci bastano
i tuoi consiglieri militari
ci bastano
I figli dei tiratori
ti dicono di andartene ...
allora vattene via!
allora vattene via!

Esercito Francese vattene via!
Vattene via da casa nostra
Non vogliamo più un'indipendenza
sotto alta sorveglianza
Esercito Francese vattene via!
Vattene via da casa nostra
Non vogliamo più un'indipendenza
sotto alta sorveglianza...

Esercito Francese vattene via
da casa nostra
Non ne vogliamo più!!
Non ne vogliamo più!!
Non ne vogliamo più!!
Non ne vogliamo più!!
Non ne vogliamo più!!

envoyé par Daniel(e) Bellucci. Nizza fine ottobre 2008. 00.26 good night - 29/10/2008 - 00:26


Un approfondimento storico dall'interessante l'histgeobox, il blog tenuto da alcuni docenti di liceo francesi che ha come obiettivo di far conoscere la storia e la geografia attraverso le canzoni.

Alessandro - 2/12/2009 - 13:38




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