Senza foto in tasca, tanto meno un nome
Lui solo con la sua faccia, lontano, lontano dal suo amore
Gambe sospese su strade capovolte
Immaginano i mondi nascosti, nascosti tra le ombre
Casa trovi sempre dentro gli occhi di altri
Gli occhi sono solo degli specchi bugiardi
Luci nella notte tra comete di metallo
Mappe troppo antiche per pirati con la tuta
Mani intrecciate per non abbandonarsi
Ad acque nervose, a cieli sgombri di sole
Prima sbarre e carcerieri, dopo mare e mercenari
Poche vita, poche strade troppo strette e tutte uguali
Una linea che divide in fondo terra e mari da un cielo azzurro
Un confine immaginario che, se guardi, è più lontano
Ogni volta lo rincorri e si allontana mano a mano
Ogni volta lo rincorri e si allontana mano a mano
Oltre le montagne puoi vedere soltanto
Un cumulo di cenere e macerie
Giovani e bambini raccattare i nostri avanzi
Vagabondi saltare oltre i confini
Sopra carne e sangue costruire palazzi
Alti oltre i cielo per guardare
Terre sconfinate modellate dalle menti
Di chi finge con le mani di chi perde
Lui solo con la sua faccia, lontano, lontano dal suo amore
Gambe sospese su strade capovolte
Immaginano i mondi nascosti, nascosti tra le ombre
Casa trovi sempre dentro gli occhi di altri
Gli occhi sono solo degli specchi bugiardi
Luci nella notte tra comete di metallo
Mappe troppo antiche per pirati con la tuta
Mani intrecciate per non abbandonarsi
Ad acque nervose, a cieli sgombri di sole
Prima sbarre e carcerieri, dopo mare e mercenari
Poche vita, poche strade troppo strette e tutte uguali
Una linea che divide in fondo terra e mari da un cielo azzurro
Un confine immaginario che, se guardi, è più lontano
Ogni volta lo rincorri e si allontana mano a mano
Ogni volta lo rincorri e si allontana mano a mano
Oltre le montagne puoi vedere soltanto
Un cumulo di cenere e macerie
Giovani e bambini raccattare i nostri avanzi
Vagabondi saltare oltre i confini
Sopra carne e sangue costruire palazzi
Alti oltre i cielo per guardare
Terre sconfinate modellate dalle menti
Di chi finge con le mani di chi perde
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«Una storia per immagini e metafore, in cui parlo dei migranti come pirati con la tuta in quanto clandestini, evidenziandone al contempo l’identità di persone. Perché è questo che sono gli uomini e le donne che tentano di venire in Italia a bordo di barconi: persone, più precisamente poveri».
Gaube è un'anomalia - Rolling Stone