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Io canto l’estate

Roberta Giallo
Language: Italian


Roberta Giallo

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Parole e musica di Roberta Giallo
Incisa e pubblicata nel settembre 2022

Io canto l'estate

Il nuovo singolo della cantautrice Roberta Giallo, che continua a cercare poesia, luce e bellezza in un mondo devastato dalla guerra e si impegna a costruire e ri-costruire, ostinatamente. La canzone – una preghiera laica dedicata a chi ha perso qualcosa di importante – ha vinto il Premio Musicale dedicato al Poeta Dino Campana.

"Ho scritto questa canzone tempo fa, l’ho lasciata decantare e adesso è più attuale di prima. Racconta di acque, di fango, di cemento, di ‘Ulisse che non torna a casa’ e di rose. È una preghiera laica. La dedico a chi ha perso qualcosa di importante, ma nonostante tutto intercetta “‘a Luce’ nella fanghiglia del vivere quotidiano“, racconta Roberta Giallo.

E aggiunge: “Cosa possiamo fare di fronte alle perdite, a un lutto inspiegabile, alle guerre o al danno di una catastrofe naturale come l’alluvione nelle Marche? Come possiamo consolarci dall’inconsolabile? Io canto l’Estate, quel po’ di luce che intercetto nella vita e a cui do il nome di ‘poesia’, per salvare me e magari anche qualcun altro, perché credo che l’arte onesta, umile e sincera abbia sempre un potere salvifico.“

Roberta Giallo, "Io canto l'estate": una preghiera laica per chi ha perso qualcosa di importante - imusicfun
Cos’è da tenere, cos’è da buttare,
non me lo dice la televisione
e la tradizione non è più cosa certa,
la sua coperta è sempre più corta

Chi sei tu? chi sei?
quello che poi dimenticherai
chi sei stato mai e chi sarai?
se a queste domande non risponderai

Dove vanno i ricordi quando non li ricordi,
forse migrano altrove dove c’è il sole
lo sai, la tristezza ha un colore profondo
e le acque del tempo compongono il mare

Dove scappare?
se ti hanno vuotato ogni cassetto
di amore, denaro e di sogni
ti aspetto Coraggio, Speranza m’ascolti!

Io canto l’Estate nel pieno dell’inverno
io canto l’Estate nel pieno dell’inverno
e indosso un sorriso ogni singolo giorno
io che pianto le rose su questo cemento
perché a modo mio prego ogni momento
sì, io pianterò rose su questo cemento
perché a modo mio prego ogni momento

Ulisse non torna, l’Assurdo trionfa,
dovunque regna la contraddizione
notizie a sinistra, notizie più a destra,
ma nessuno ha visto e non c’è un testimone

Solo l’Amore, anche se non risponde
c’abbraccia e c’infonde
purezza d’intenti e forza d’agire
perché questo fango possa scomparire

Io canto l’Estate nel pieno dell’inverno
io canto l’Estate nel pieno dell’inverno
e indosso un sorriso ogni singolo giorno
io che pianterò rose su questo cemento
perché a modo mio prego ogni momento
sì, io pianterò rose su questo cemento
perché a modo mio prego ogni momento

Da una favola mi sveglio
e anche con niente sorrido lo stesso
vedo, ascolto e ti accarezzo,
son viva ancora se sogno e se penso!

Da una favola mi sveglio
e anche con niente sorrido lo stesso
vedo, ascolto e ti accarezzo,
son viva ancora se sogno e se penso!

Io canto l’Estate nel pieno dell’inverno
io canto l’Estate nel pieno dell’inverno
e indosso un sorriso ogni singolo giorno
io che pianterò rose su questo cemento
perché a modo mio prego ogni momento
sì, io pianterò rose su questo cemento
perché a modo mio prego ogni momento

Contributed by Lorenzo Masetti - 2022/10/9 - 23:28


Bravissima, brano stupendo la poesia si coniuga in musica! Complimenti

2022/10/13 - 14:46


Metto questa intervista anche per salutare Ernesto Assante, che ci ha lasciato troppo presto

Dq82 - 2024/2/27 - 10:50


MI AFFRANCO DA TUTTO, MA NON DALLA PACE
(poesia)
RG
Oggi mi affranco da tutto:
dal colore dei capelli
della pelle
da ogni ideologia,
mi affranco dalle credenze ossessive
dal dover additare il nemico;
mi affranco dalle coalizioni interessate
dai partiti, dalle logge,
mi affranco dal dover seguire una logica
dal dover affermare di sapere
mi affranco dai confini immaginari
dai missili
mi affranco dall’affermare che:
“il mio dio è migliore del tuo”,
“la mia lingua è più musicale”,
“la nostra cultura è superiore”;
mi affranco dalle egemonie
dall’illusione delle supremazie
mi affranco dal progresso tecnologico esasperato
dalle presunte vittorie;
mi affranco dai carri armati
dalle pistole
dalle cannonate
mi affranco dalle bombe
e da tutte le armi
di cui non conosco il nome;
dalle maschere sociali
dalle burocrazie ipertrofiche
dalla disumanità del controllo
dallo schiavismo
dal colonialismo
dalla violenza, dalla boria,
dall’inganno mortifero dei tempi
dall’omologazione del pensiero:
mi affranco da tutto
ma non mi affranco dalla Pace!
Dalla pace, no,
non mi affranco.
Viva il disarmo.
Viva la Pace.
Io credo nella Pace,
nient’altro desidero.
RG

2025/3/24 - 10:14




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