Oh have you heard the glorious news, is the cry from every mouth
Charleston is taken, and the rebels put to rout;
And Beauregard the chivalrous, he ran to save his bacon
When he saw General Sherman’s Yanks, and “Charleston is taken!”
With a whack, rowdy-dow
A hunky boy is General Sherman
Whack, rowdy-dow
Invincible is he!
This South Carolina chivalry, they once did loudly boast
That the footsteps of a Union man, should ne’er pollute their coast
They’d fight the Yankees two to one, who only fought for booty
But when the mudsills came along it was “Legs, do your duty!”
With a whack, rowdy-dow
Babylon is fallen
Whack, rowdy-dow
The end is drawing near!
And from the “Sacred City,” this valiant warlike throng;
Skedaddled in confusion, although thirty thousand strong—
Without a shot, without a blow, or least sign of resistance
And leaving their poor friends behind, with the Yankees for assistance!
With a whack, rowdy-dow
How are you, Southern chivalry?
Whack, rowdy-dow
Your race is nearly run!
And again o’er Sumter’s battered walls, the Stars and Stripes do fly
While the chivalry of Sixty-one in the last ditch does lie;
With Sherman, Grant and Porter too, to lead our men to glory
We’ll squash poor Jeff’s confederacy, and then get hunkydory!
With a whack, rowdy-dow
How are you, neutral Johnny Bull?
Whack, rowdy-dow
We’ll settle next with you!
Charleston is taken, and the rebels put to rout;
And Beauregard the chivalrous, he ran to save his bacon
When he saw General Sherman’s Yanks, and “Charleston is taken!”
With a whack, rowdy-dow
A hunky boy is General Sherman
Whack, rowdy-dow
Invincible is he!
This South Carolina chivalry, they once did loudly boast
That the footsteps of a Union man, should ne’er pollute their coast
They’d fight the Yankees two to one, who only fought for booty
But when the mudsills came along it was “Legs, do your duty!”
With a whack, rowdy-dow
Babylon is fallen
Whack, rowdy-dow
The end is drawing near!
And from the “Sacred City,” this valiant warlike throng;
Skedaddled in confusion, although thirty thousand strong—
Without a shot, without a blow, or least sign of resistance
And leaving their poor friends behind, with the Yankees for assistance!
With a whack, rowdy-dow
How are you, Southern chivalry?
Whack, rowdy-dow
Your race is nearly run!
And again o’er Sumter’s battered walls, the Stars and Stripes do fly
While the chivalry of Sixty-one in the last ditch does lie;
With Sherman, Grant and Porter too, to lead our men to glory
We’ll squash poor Jeff’s confederacy, and then get hunkydory!
With a whack, rowdy-dow
How are you, neutral Johnny Bull?
Whack, rowdy-dow
We’ll settle next with you!
Contributed by Riccardo Gullotta - 2022/8/21 - 17:47
Language: Italian
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
LA CADUTA DI CHARLESTON
Oh, hai sentito l’ultima gloria, è grido da ogni bocca
Charleston è stata presa e i ribelli sono in rotta;
E il cavalleresco Beauregard[1], è corso a salvare la pelle.
Quando ha visto gli yankee del generale Sherman [2] e "Charleston è presa!"
Botta e fracasso
É un ragazzo robusto Il generale Sherman
Botta e fracasso
E’ invincibile lui!
Questa Cavalleria[3] della Carolina del Sud, una volta si vantava a gran voce
Che le impronte di un nordista non avrebbero mai sporcato le loro coste
Avrebbero combattuto gli Yankees due a uno, quelli che hanno combattuto solo per il bottino
Ma quando arrivarono i poveracci [4] fu un "Gambe, fate il vostro dovere!"
Botta e fracasso
Babilonia è caduta
Botta e fracasso
La fine è imminente!
E dalla “Città Santa”[5], questa prode folla battagliera;
se la diede a gambe, nonostante trentamila valorosi
Senza un colpo, senza una botta, un minimo cenno di resistenza
E abbandonando i loro poveri amici per farli assistere dagli Yankees!
Botta e fracasso
Come stai, Cavalleria del sud?
Botta e fracasso
La tua competizione è al capolinea!
E ancora, sulle mura malandate dello Sumter, le stelle e le strisce svettano
Mentre la cavalleria del 61° [6] nell'ultimo giace nell’ultimo fossato;
Con Sherman, Grant e anche Porter per guidare i nostri uomini alla gloria
Schiacceremo la confederazione del povero Jeff e poi saremo a posto!
Botta e fracasso
Come stai, Johnny Bull [7] neutrale?
Botta e fracasso
Con te ce la vedremo dopo!
Oh, hai sentito l’ultima gloria, è grido da ogni bocca
Charleston è stata presa e i ribelli sono in rotta;
E il cavalleresco Beauregard[1], è corso a salvare la pelle.
Quando ha visto gli yankee del generale Sherman [2] e "Charleston è presa!"
Botta e fracasso
É un ragazzo robusto Il generale Sherman
Botta e fracasso
E’ invincibile lui!
Questa Cavalleria[3] della Carolina del Sud, una volta si vantava a gran voce
Che le impronte di un nordista non avrebbero mai sporcato le loro coste
Avrebbero combattuto gli Yankees due a uno, quelli che hanno combattuto solo per il bottino
Ma quando arrivarono i poveracci [4] fu un "Gambe, fate il vostro dovere!"
Botta e fracasso
Babilonia è caduta
Botta e fracasso
La fine è imminente!
E dalla “Città Santa”[5], questa prode folla battagliera;
se la diede a gambe, nonostante trentamila valorosi
Senza un colpo, senza una botta, un minimo cenno di resistenza
E abbandonando i loro poveri amici per farli assistere dagli Yankees!
Botta e fracasso
Come stai, Cavalleria del sud?
Botta e fracasso
La tua competizione è al capolinea!
E ancora, sulle mura malandate dello Sumter, le stelle e le strisce svettano
Mentre la cavalleria del 61° [6] nell'ultimo giace nell’ultimo fossato;
Con Sherman, Grant e anche Porter per guidare i nostri uomini alla gloria
Schiacceremo la confederazione del povero Jeff e poi saremo a posto!
Botta e fracasso
Come stai, Johnny Bull [7] neutrale?
Botta e fracasso
Con te ce la vedremo dopo!
[1] PGT [Pierre Gustave Toutant] Beauregard, generale confederato, distintosi nella difesa di Petersburg, era il comandante in capo delle truppe confederate a Charleston. La sua strategia stentò a imporsi per i cattivi rapporti con il presidente della Confederazione Jefferson Davis.
[2] William Tecumseh Sherman , a capo dell’esercito nordista, succedette a Ulysses Grant. Riportò una serie di vittorie in varie campagne che portarono alla disfatta dei Confederati.
[3] La Cavalleria era il fiore all’occhiello dell’esercito confederato. Era superiore per addestramento e tcniche a quella nordista, sino al 1863.
[4] Si riferisce alle prime truppe che entrarono a Charleston, il 21° reggimento di fanteria delle truppe di Colore [USCT] e il 55° Fanteria del Massachussets , entrambi composti da afroamericani. Gli schiavisti bianchi, i padroni terrieri si arrendevano agli ex-schiavi neri.
[5] Così viene chiamata Charleston , ancora oggi, per la sua tolleranza religiosa e la presenza di numerose chiese di varie confessioni.
[6] Forse è occorsa un’imprecisione, non c’é traccia di un 61° Cavalleria tra i vari stati della Confederazione. Di 61° ci sono stati due reggimenti di fanteria, uno denominato Georgia, il secondo North Carolina. Il primo fu costituito a Charleston ma fu dislocato altrove , si arrese in parte a Gettysburg e in parte a Monocacy . Quindi presumiamo si tratti del 61th Regiment North Carolina Infantry, che effettivamente risulta operativo a Charleston nel 1864.
[7] Soprannome della Gran Bretagna dal XVIII secolo. La Gran Bretagna si dichiarò neutrale, ma gli interessi economici del commercio di cotone con gli stati del Sud furono attentamente curati dalla Gran Bretagna e tollerati malvolentieri da Lincoln. In varie occasioni la Gran Bretagna fu sollecitata dalle sue élites a riconoscere gli stati confederati.
[2] William Tecumseh Sherman , a capo dell’esercito nordista, succedette a Ulysses Grant. Riportò una serie di vittorie in varie campagne che portarono alla disfatta dei Confederati.
[3] La Cavalleria era il fiore all’occhiello dell’esercito confederato. Era superiore per addestramento e tcniche a quella nordista, sino al 1863.
[4] Si riferisce alle prime truppe che entrarono a Charleston, il 21° reggimento di fanteria delle truppe di Colore [USCT] e il 55° Fanteria del Massachussets , entrambi composti da afroamericani. Gli schiavisti bianchi, i padroni terrieri si arrendevano agli ex-schiavi neri.
[5] Così viene chiamata Charleston , ancora oggi, per la sua tolleranza religiosa e la presenza di numerose chiese di varie confessioni.
[6] Forse è occorsa un’imprecisione, non c’é traccia di un 61° Cavalleria tra i vari stati della Confederazione. Di 61° ci sono stati due reggimenti di fanteria, uno denominato Georgia, il secondo North Carolina. Il primo fu costituito a Charleston ma fu dislocato altrove , si arrese in parte a Gettysburg e in parte a Monocacy . Quindi presumiamo si tratti del 61th Regiment North Carolina Infantry, che effettivamente risulta operativo a Charleston nel 1864.
[7] Soprannome della Gran Bretagna dal XVIII secolo. La Gran Bretagna si dichiarò neutrale, ma gli interessi economici del commercio di cotone con gli stati del Sud furono attentamente curati dalla Gran Bretagna e tollerati malvolentieri da Lincoln. In varie occasioni la Gran Bretagna fu sollecitata dalle sue élites a riconoscere gli stati confederati.
Contributed by Riccardo Gullotta - 2022/8/21 - 18:00
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Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Eugene T. Johnston
Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat :
Tennessee Ernie Ford
Album: Songs Of The Civil War
Il 20 dicembre 1860, la Carolina del Sud fu il primo stato a votare per la secessione dall'Unione. Il 12 aprile 1861, le batterie al comando del generale Pierre Gustave Toutant-Beauregard aprirono il fuoco nel porto di Charleston su Fort Sumter , presidiato dalle truppe governative. Fu il primo atto della guerra civile.
Tutti i tentativi dell’Unione di prendere Charleston per terra e per mare nei quattro anni di guerra civile non ebbero successo.
Dopo che Columbia, la capitale della Carolina del Sud, capitolò il 17 Febbraio 1865, Charleston fu abbandonata dai Confederati che non risparmiarono edifici pubblici, depositi e mulini incendiandoli.
Come ogni canzone scritta dai vincitori anche questa esagera e distorce. Di fatto Beauregard difese la città al meglio per 4 anni, le sue capacità militari sono indiscusse. Inoltre è priva di fondamento la cifra di 30mila valorosi in città. La popolazione era costituita nella stragrande maggioranza da civili, donne, bambini, vecchi e commercianti.
[Riccardo Gullotta]