Passano gli schiavi
eccome, hanno catene invisibili.
Salgono da inferno e pietre
magri polmoni che respirano
polvere di ferro, nebbie di metallo
fianchi fieri e forti che cadono…
Ci sarà
Un dio che passa e che si ferma
Ci sarà?
Con un biglietto di seconda classe andata poi ritorno
noi giriamo il mondo, e il mondo gira noi
in differenze di seconda classe che non sanno niente;
occhi d'occidente noi:
lungo i binari scorrono veloci
restano lontani
dolori, stanchi e mani poi non ci sono più,
hanno lo sguardo di chi sta aspettando
un treno che è in ritardo
o che non passa più.
Passano le dita intorno a fili e telai;
le vedove di guerre,
vendono sorelle, figli
restano abbracci e seni inutili,
e sudano nei campi al canto del lavoro
poi cadono stanche con la morte accanto
e ballano su discariche e destini…ballano…
Con un biglietto di seconda classe andata poi ritorno
noi giriamo il mondo, e il mondo gira noi
in differenze di seconda classe che non sanno niente;
occhi d'occidente noi:
lungo i binari scorrono veloci
restano lontani
dolori stanchi e mani poi non ci sono più
hanno lo sguardo di chi sta aspettando
un treno che è in ritardo
o che non passa più.
E sarà sempre poco quando noi
gli avremo dato tutto
eccome, hanno catene invisibili.
Salgono da inferno e pietre
magri polmoni che respirano
polvere di ferro, nebbie di metallo
fianchi fieri e forti che cadono…
Ci sarà
Un dio che passa e che si ferma
Ci sarà?
Con un biglietto di seconda classe andata poi ritorno
noi giriamo il mondo, e il mondo gira noi
in differenze di seconda classe che non sanno niente;
occhi d'occidente noi:
lungo i binari scorrono veloci
restano lontani
dolori, stanchi e mani poi non ci sono più,
hanno lo sguardo di chi sta aspettando
un treno che è in ritardo
o che non passa più.
Passano le dita intorno a fili e telai;
le vedove di guerre,
vendono sorelle, figli
restano abbracci e seni inutili,
e sudano nei campi al canto del lavoro
poi cadono stanche con la morte accanto
e ballano su discariche e destini…ballano…
Con un biglietto di seconda classe andata poi ritorno
noi giriamo il mondo, e il mondo gira noi
in differenze di seconda classe che non sanno niente;
occhi d'occidente noi:
lungo i binari scorrono veloci
restano lontani
dolori stanchi e mani poi non ci sono più
hanno lo sguardo di chi sta aspettando
un treno che è in ritardo
o che non passa più.
E sarà sempre poco quando noi
gli avremo dato tutto
envoyé par Silva - 28/9/2007 - 16:03
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