Oh...è il Mexico!
mi credi Cloé, o no?
So che andrai più in là e non ti volterai
Ma se tu lo vorrai,
potrai avermi ancora lì,
in fondo agli occhi tuoi
Posso averti qui?
E tu dove sarai?
Il tuo amore saprà spiegare il perché
di un sogno che non c'è
ma c'è il mare più in là,
il rock'n'roll più in là,
e tu puoi dirmi chi sei?
Posso averti qui?
Posso averti qui?
Posso averti qui o no?
E non parli più,
e non chiami più,
Cloé...
Anche se non va
Anche qui... per te...
Posso averti qui o no?
E non parti più,
e non chiami più...
Cloé...
mi credi Cloé, o no?
So che andrai più in là e non ti volterai
Ma se tu lo vorrai,
potrai avermi ancora lì,
in fondo agli occhi tuoi
Posso averti qui?
E tu dove sarai?
Il tuo amore saprà spiegare il perché
di un sogno che non c'è
ma c'è il mare più in là,
il rock'n'roll più in là,
e tu puoi dirmi chi sei?
Posso averti qui?
Posso averti qui?
Posso averti qui o no?
E non parli più,
e non chiami più,
Cloé...
Anche se non va
Anche qui... per te...
Posso averti qui o no?
E non parti più,
e non chiami più...
Cloé...
Contributed by Dq82 - 2022/7/2 - 10:42
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Cloé
«“Cloé” è nata con un’idea di musica folk, solo io e la mia chitarra a cantare questa canzone che conserva al suo interno la storia di un’inquietudine profonda che nasce da una promessa tradita. L’ho scritta nel 2017, in un contesto storico apparentemente diverso, ma, a quanto pare, ancora molto attuale: quello dei muri a segnare e dividere i confini e quello della guerra dei narcos.
Se come scriveva Hannah Arendt “Una crisi ci costringe a tornare alle domande; esige da noi risposte nuove o vecchie, purché scaturite da un esame diretto “, al tempo stesso ci mette di fronte a nuovi imprevisti. Cloé è la storia di una donna piena di sogni che ha provato ad attraversare quel muro e di cui si sono perse le tracce: una donna che non è riuscita a salire su quel treno pieno di viaggiatori in cerca di fortuna, forse rapita, forse uccisa, sicuramente sparita. – racconta Antonio Pignatiello, e aggiunge – Le sue impronte sono scomparse sotto il sole d’agosto…e della sua storia resta solo il suono della voce impressa nel ricordo dei suoi familiari e dei suoi amici…e per quanto ci si sforzi di chiamarla e di chiederle ancora di tornare e “Posso averti qui?”, non c’è nessuno dall’altra parte del confine a rispondere…resta solo un’eco lontana che si mescola ad un vento caldo e alla polvere del deserto…al confine tra il Mexico e gli Stati Uniti D’America.
E, in questa notte piena di polvere e sogni sospesi, restiamo traditi anche noi da quel treno fantasma che promette una vita diversa in un Paese migliore, ma resta solo il sapore della polvere in bocca, in un deserto che si è trasformano in un nuovo cimitero di croci».