אַפֿן הויכן באַרג און אַפֿן גרינעם גראָז [1]
שמייען זיך די דײטשן אראָפגעלאָזט די נאָז.
- װאָס האָט עס געטראָפן, דײטשעלע באַרים?
- אָך, מ'האָט אונדז געגעבן דאָס װעגעלע פֿון קרים.
- זייט-זשע ניט ברויגעז, זייט-זשע ניט אין קאַס,
װאָס איז מיט קאַװקאַז און װאָס איז מיט דאָנבאַס?
- נו, ס'האָט דאָרטן היטליר געפּלאַנעװעט געשעפֿט:
אויסגראָבן די קוילן, אויספּאַמפּן דעם נעפט.
נו, ס'האָט אונדז דעם װעג פֿאַרמאַכטעװעט דער רוס,
האָבן מיר פֿון דאָרט זיך אָפֿטראָגן געמוזט.
- זאָג, פֿון אוקראַינע װאָס זיינט איר אַװעק?
- מיר האָבן אויך דאָרט קײן האָניק ניט געלעקט.
- װאָס-זשע פֿאַר װאָיאקעס זיינט איר דאָס אצינד?
- עך, פֿון אַלע זייטן איז אונדז װי און װינד.
דאָ ניט שטײ און דאָ ניט גיי - דאָס איז ניט גוט
דייטשלאנד איז אַף צאָרעס, היטליר איז קאפוט
שמייען זיך די דײטשן אראָפגעלאָזט די נאָז.
- װאָס האָט עס געטראָפן, דײטשעלע באַרים?
- אָך, מ'האָט אונדז געגעבן דאָס װעגעלע פֿון קרים.
- זייט-זשע ניט ברויגעז, זייט-זשע ניט אין קאַס,
װאָס איז מיט קאַװקאַז און װאָס איז מיט דאָנבאַס?
- נו, ס'האָט דאָרטן היטליר געפּלאַנעװעט געשעפֿט:
אויסגראָבן די קוילן, אויספּאַמפּן דעם נעפט.
נו, ס'האָט אונדז דעם װעג פֿאַרמאַכטעװעט דער רוס,
האָבן מיר פֿון דאָרט זיך אָפֿטראָגן געמוזט.
- זאָג, פֿון אוקראַינע װאָס זיינט איר אַװעק?
- מיר האָבן אויך דאָרט קײן האָניק ניט געלעקט.
- װאָס-זשע פֿאַר װאָיאקעס זיינט איר דאָס אצינד?
- עך, פֿון אַלע זייטן איז אונדז װי און װינד.
דאָ ניט שטײ און דאָ ניט גיי - דאָס איז ניט גוט
דייטשלאנד איז אַף צאָרעס, היטליר איז קאפוט
[1] Trascrizione / Transcription:
Afn hoykhn barg un afn grinem groz
shmayen zikh di daytshn aropgelozt di noz.
-Vos hot es getrofn, daytshele barim?
-Okh, m’hot undz gegebn dos vegele fun Krim.
-Zayt-zhe nit broygez, zayt-zhe nit in kas,
vos iz mit Kavkaz un vos iz mit Donbas?
-Nu, s’hot dortn Hitlir geplanevet gesheft:
Oysgrobn di koyln, oyspampn dem neft.
Nu, s’hot undz dem veg farmakhtevet der Rus,
hobn mir fun dort zikh oftrogn gemuzt.
-Zog, fun Ukraine vos zaynt ir avek?
-Mir hobn oykh dort keyn honik nit gelekt.
-Vos-zhe far voyakes zaynt ir dos atsind?
-ekh, fun ale zaytn iz undz vi un vind.
Do nit shtey un do nit gey – dos iz nit gut
Daytshland iz af tsores, Hitlir iz kaput.
shmayen zikh di daytshn aropgelozt di noz.
-Vos hot es getrofn, daytshele barim?
-Okh, m’hot undz gegebn dos vegele fun Krim.
-Zayt-zhe nit broygez, zayt-zhe nit in kas,
vos iz mit Kavkaz un vos iz mit Donbas?
-Nu, s’hot dortn Hitlir geplanevet gesheft:
Oysgrobn di koyln, oyspampn dem neft.
Nu, s’hot undz dem veg farmakhtevet der Rus,
hobn mir fun dort zikh oftrogn gemuzt.
-Zog, fun Ukraine vos zaynt ir avek?
-Mir hobn oykh dort keyn honik nit gelekt.
-Vos-zhe far voyakes zaynt ir dos atsind?
-ekh, fun ale zaytn iz undz vi un vind.
Do nit shtey un do nit gey – dos iz nit gut
Daytshland iz af tsores, Hitlir iz kaput.
envoyé par Dq82 - 6/6/2022 - 13:05
Langue: anglais
English translation / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
--> Yiddish Glory Official Website
--> Yiddish Glory Official Website
ON THE HIGH MOUNTAIN
On the high mountains, and on the green fields
The Germans are shuffling around with their faces fallen.
“How have you been greeted, dearest Germans, so esteemed?”
“Akh, [the Russians] showed us the way out from Crimea.”
“Stop with your sulking, don’t be so upset,
What happened in Kavkaz, and what’s with Donbas?”
“Nu, Hitler had plans for businesses there:
Dig out the coal, pump out the oil,
Nu, but the Russians -- they blocked our route,
And so we were forced to run away.”
“Tell us about Ukraine, what sent you away [from there]?”
“We didn’t get a lick of honey [in Ukraine] either.”
“Look at what bumbling soldiers you are now!”
“Ah, misery and woe are upon us from all sides!
We’re out of options -- it’s not looking good
Germany is in trouble, Hitler is kaput!”
On the high mountains, and on the green fields
The Germans are shuffling around with their faces fallen.
“How have you been greeted, dearest Germans, so esteemed?”
“Akh, [the Russians] showed us the way out from Crimea.”
“Stop with your sulking, don’t be so upset,
What happened in Kavkaz, and what’s with Donbas?”
“Nu, Hitler had plans for businesses there:
Dig out the coal, pump out the oil,
Nu, but the Russians -- they blocked our route,
And so we were forced to run away.”
“Tell us about Ukraine, what sent you away [from there]?”
“We didn’t get a lick of honey [in Ukraine] either.”
“Look at what bumbling soldiers you are now!”
“Ah, misery and woe are upon us from all sides!
We’re out of options -- it’s not looking good
Germany is in trouble, Hitler is kaput!”
envoyé par Dq82 - 6/6/2022 - 13:07
Langue: italien
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 24-8-2022 18:38
Due parole del traduttore. Torno sul sito dopo una pausa abbastanza lunga -dovuta, in parte, anche all'ennesimo giretto che ho dovuto fare recentemente in una terapia intensiva coronarica; ogni tot anni ho bisogno di essere stasato un po' da una gentile équipe medica che mi sfrucona en el corazón per installarmi un tubetto in una coronaria. Detto questo, e dando il bentornato anche al Brilique (Ticagrelor) -prodotto dalla Astra Zeneca, dove ho già sentito questo nome...?-, la cui confezione somiglia simpaticamente a quella della pillola anticoncezionale, riprendo da dove avevo lasciato, vale a dire dallo “Yiddish Glory” e dalle sue canzoni, in attesa della fatidica giornata del 1° ottobre.
Riccardo Venturi, 24-8-2022 18:38
Due parole del traduttore. Torno sul sito dopo una pausa abbastanza lunga -dovuta, in parte, anche all'ennesimo giretto che ho dovuto fare recentemente in una terapia intensiva coronarica; ogni tot anni ho bisogno di essere stasato un po' da una gentile équipe medica che mi sfrucona en el corazón per installarmi un tubetto in una coronaria. Detto questo, e dando il bentornato anche al Brilique (Ticagrelor) -prodotto dalla Astra Zeneca, dove ho già sentito questo nome...?-, la cui confezione somiglia simpaticamente a quella della pillola anticoncezionale, riprendo da dove avevo lasciato, vale a dire dallo “Yiddish Glory” e dalle sue canzoni, in attesa della fatidica giornata del 1° ottobre.
“Altre canzoni esprimono apertamente sentimenti di risentimento e odio verso i nazisti, e l'esecrato nome di Hitler compare tanto spesso quanto quello di Stalin. Af hoykhn barg (“Sull'alta montagna”), di Veli Šargorodskij -nativo di Odessa- prende in giro il tentativo fallito che Hitler fece di impadronirsi delle risorse naturali che cercava in Ucraina, in Crimea e nel Caucaso. La canzone u registrata in Uzbekistan nell'estate del 1944. I tedeschi erano stati respinti a Stalingrado l'anno prima, e adesso “la Germania è in difficoltà, Hitler kaputt!” [trad. RV]
Sull'alta montagna
Sull'alta montagna [1] e sul verde campo [2]
si agitano i tedeschi assai delusi. [3]
- Che è successo, caro il mio famoso crucchetto? [4]
- Oh, ci hanno cacciati via dalla Crimea. [5]
- Non arrabbiatevi [6], non fatevi prendere dall'ira, [7]
Che ne è del Caucaso, che ne è del Donbass? [8]
- Eh, laggiù Hitler [9] ci ha progettato affari:
Estrarre il carbone, pompare il petrolio: [10]
Beh, i Russi [11] ci hanno sbarrato la strada, [12]
e quindi abbiamo dovuto scappare via.
- Di' un po', dall'Ucraina chi vi ha cacciati via?
- Pure laggiù non c'è stata trippa per gatti. [13]
- Ma che razza di guerrieri siete, allora? [14]
- Eh, la sventura ci accompagna dappertutto! [15]
Non abbiamo scelta [16], è non è bene;
La Germania è in difficoltà [17], Hitler kaputt!
Sull'alta montagna [1] e sul verde campo [2]
si agitano i tedeschi assai delusi. [3]
- Che è successo, caro il mio famoso crucchetto? [4]
- Oh, ci hanno cacciati via dalla Crimea. [5]
- Non arrabbiatevi [6], non fatevi prendere dall'ira, [7]
Che ne è del Caucaso, che ne è del Donbass? [8]
- Eh, laggiù Hitler [9] ci ha progettato affari:
Estrarre il carbone, pompare il petrolio: [10]
Beh, i Russi [11] ci hanno sbarrato la strada, [12]
e quindi abbiamo dovuto scappare via.
- Di' un po', dall'Ucraina chi vi ha cacciati via?
- Pure laggiù non c'è stata trippa per gatti. [13]
- Ma che razza di guerrieri siete, allora? [14]
- Eh, la sventura ci accompagna dappertutto! [15]
Non abbiamo scelta [16], è non è bene;
La Germania è in difficoltà [17], Hitler kaputt!
[1] Nella grafia del testo, rigorosamente fonetica (si veda l'introduzione a Yoshke fun Odes), si scrive qui secondo l'effettiva pronuncia generale, אפֿן (afn). Normalmente, si scrive אױפֿן (oyfn) nella grafia standardizzata.
[2] Propr. “erba” (groz, ted. Gras)
[3] Idiotismo yiddish, lett. “col naso rivolto all'ingiù”.
[4] Dell'uso smodato e particolarissimo dei diminutivi in yiddish si è già parlato a lungo. Qui si è scelto proprio di tradurre quasi alla lettera, rendendo il daytshele dell'originale (“tedescuccio”) con “crucchetto”, per accentuare il senso chiaramente spregiativo.
[5] Anche qui, l'uso inatteso del diminutivo (vegele, “straduccia”, “viuccia”) dà alla frase un senso particolare: lett. “ci hanno dato la straduccia (via) dalla Crimea”.
[6] Il termine broygez “arrabbiato, in collera” è di origine ebraica e si scrive normalmente ברוגז . Qui viene invece strettamente osservata la grafia fonetica sovietica.
[7] Come sopra: kas “ira, collera” è di origine ebraica e si scrive normalmente כּעס . Nella grafia fonetica sovietica, tutte le consonanti proprie esclusivamente dell'ebraico sono eliminate (per cui si scrive קאַס).
[8] Vista la stringente attualità di quest'area, sarà bene ricordare che Donbass (da pronunciarsi Dambàss) è, in realtà, l'acronimo di DONeckij BASSejn, “Bacino del Donec”. Il fiume Donec (o Donets), da cui anche la città di Donec'k (o Donetsk, in russo Донецьк, è affluente del Don ed è detto anche “Tanai Minore” (il Tanai Maggiore è il Don stesso).
[9] Nell'originale scritto e pronunciato, curiosamente, Hitlir, prob. sia per una scorretta pronuncia locale, sia per una voluta storpiatura.
[10] Neft per “petrolio” non è termine normale in yiddish (il termine generale è פּעטראָל [petrol]). Qui si riprende pari pari il termine russo нефть [nefť], corrispondente all'italiano nafta e, in ultima analisi, derivato dal persiano نفت [naft], in origine “alcool di trementina”, poi “petrolio”. La storia di questo termine si perde nella notte dei tempi, se si accetta che derivi dall'accadico (assiro-babilonese) naptu “petrolio”, a sua volta dal verbo nabata “incendiarsi, scoppiare, infiammarsi”.
[11] Lett. “Il Russo” (singolare collettivo).
[12] Da un comunissimo verbo (di origine ebraica) come ganvenen “rubare” si è formata tutta una categoria di verbi derivati in -(e)ven, di cui in questo testo abbiamo un altro esempio con planeven “pianificare”. Qui il suffisso sembra essere ridondante: esiste già un normale verbo farmakhn “chiudere, serrare, sbarrare” e farmakhteven non sembra aggiugere una particolare connotazione. Il suffisso viene aggiunto qui al participio passato del verbo originale.
[13] Qui si è scelto di tradurre con un modo di dire italiano che rendesse il senso dello yiddish: “pure qui non abbiamo leccato miele”.
[14] Voyak (pl. voyakes) è dal polacco wojak “soldato, guerriero” ed ha qui un senso spregiativo, tipo “soldati inetti”.
[15] L'espressione vi [vey] un vind significa “sventura, disgrazia”, lett. “pena, miseria e disgrazia”.
[16] Espr. idiomatica, lett.: “non si sta e non si va”.
[17] Tsore (pl. tsores) è di origine ebraica e si scrive normalmente צרות.
[2] Propr. “erba” (groz, ted. Gras)
[3] Idiotismo yiddish, lett. “col naso rivolto all'ingiù”.
[4] Dell'uso smodato e particolarissimo dei diminutivi in yiddish si è già parlato a lungo. Qui si è scelto proprio di tradurre quasi alla lettera, rendendo il daytshele dell'originale (“tedescuccio”) con “crucchetto”, per accentuare il senso chiaramente spregiativo.
[5] Anche qui, l'uso inatteso del diminutivo (vegele, “straduccia”, “viuccia”) dà alla frase un senso particolare: lett. “ci hanno dato la straduccia (via) dalla Crimea”.
[6] Il termine broygez “arrabbiato, in collera” è di origine ebraica e si scrive normalmente ברוגז . Qui viene invece strettamente osservata la grafia fonetica sovietica.
[7] Come sopra: kas “ira, collera” è di origine ebraica e si scrive normalmente כּעס . Nella grafia fonetica sovietica, tutte le consonanti proprie esclusivamente dell'ebraico sono eliminate (per cui si scrive קאַס).
[8] Vista la stringente attualità di quest'area, sarà bene ricordare che Donbass (da pronunciarsi Dambàss) è, in realtà, l'acronimo di DONeckij BASSejn, “Bacino del Donec”. Il fiume Donec (o Donets), da cui anche la città di Donec'k (o Donetsk, in russo Донецьк, è affluente del Don ed è detto anche “Tanai Minore” (il Tanai Maggiore è il Don stesso).
[9] Nell'originale scritto e pronunciato, curiosamente, Hitlir, prob. sia per una scorretta pronuncia locale, sia per una voluta storpiatura.
[10] Neft per “petrolio” non è termine normale in yiddish (il termine generale è פּעטראָל [petrol]). Qui si riprende pari pari il termine russo нефть [nefť], corrispondente all'italiano nafta e, in ultima analisi, derivato dal persiano نفت [naft], in origine “alcool di trementina”, poi “petrolio”. La storia di questo termine si perde nella notte dei tempi, se si accetta che derivi dall'accadico (assiro-babilonese) naptu “petrolio”, a sua volta dal verbo nabata “incendiarsi, scoppiare, infiammarsi”.
[11] Lett. “Il Russo” (singolare collettivo).
[12] Da un comunissimo verbo (di origine ebraica) come ganvenen “rubare” si è formata tutta una categoria di verbi derivati in -(e)ven, di cui in questo testo abbiamo un altro esempio con planeven “pianificare”. Qui il suffisso sembra essere ridondante: esiste già un normale verbo farmakhn “chiudere, serrare, sbarrare” e farmakhteven non sembra aggiugere una particolare connotazione. Il suffisso viene aggiunto qui al participio passato del verbo originale.
[13] Qui si è scelto di tradurre con un modo di dire italiano che rendesse il senso dello yiddish: “pure qui non abbiamo leccato miele”.
[14] Voyak (pl. voyakes) è dal polacco wojak “soldato, guerriero” ed ha qui un senso spregiativo, tipo “soldati inetti”.
[15] L'espressione vi [vey] un vind significa “sventura, disgrazia”, lett. “pena, miseria e disgrazia”.
[16] Espr. idiomatica, lett.: “non si sta e non si va”.
[17] Tsore (pl. tsores) è di origine ebraica e si scrive normalmente צרות.
×
[1944]
Album / Albumi: Yiddish Glory – The Lost Songs Of World War II [2018]
Babi Yar (Golda Rovinskaja)
Af hoykhn barg (Veli Šargorodskij)
Yoshke fun Odes (Berta Flaksman)
Mayn pulemyot (Anonimo / Anonymous)
Taybls briv (Taybl Birman)
Misha tserayst Hitlers Daytshland (Taybl Birman)
Other songs openly wear their feelings of resentment and hatred for the Nazis, and the accursed name Hitler appears about as often as Stalin’s. “Afn hoykhn barg” (On the High Mountain), by Odessa-born Veli Shargorodskii, satirizes Hitler’s failed attempt to seize the natural resources he was after in Ukraine, Crimea and the Caucasus. It was recorded in Uzbekistan in the summer of 1944. The Germans had been turned back at Stalingrad the year before, and now “Germany is in trouble, Hitler is kaput!”