Bruciano i falò sui monti
si fa festa nei paesi
sono giunti i piemontesi
questa vita cambierà
ma la leva prende i figli
e si tassa ancora il pane
e le terre del comune
il borghese ruba già
ma stavolta alle ingiustizie
non risponderanno pianti
si diventerà briganti
si diventerà soldati
e cafoni agli affamati
che chiedevano la terra si
risponde con la guerra
7.000 trucidati
E non è storia di lustrini
di pennacchi di medaglie
è una storia di battaglie
per lavoro e dignità
è uno stato che colpisce
con notabili esattori
con prefetti e militari
il colono e l'operaio
e si muore per le tasse
sopra sale e macinato
con il fuoco vien stroncato
il tumulto de La Boje*
E del dazio sopra il grano
che foraggia di milioni
i banchieri ed i baroni
l'industriale e il militare
con il '98 esplode
ad Ancona a Molinella
a Molfetta Prato e Biella
una rivolta popolare
non è storia col finale
e i ruoli critti da qualcuno
una storia dove ognuno
la sua parte scriverà
A Milano si risponde
alla rabbia ea gli affamati
con 20mila soldati
i cannoni e non il pane
e lo stato più di prima
ha parlato chiaro e forte
scegli pure la tua sorte
in America o la fame
e finisce anche st guerra
di mercanti e poeti storti
che 600 mila morti
soli posson giudicare
ma i fratelli che la sorte
ha scampato in quella guerra
la promessa della terra
la si può dimenticare
E non è storia di lustrini
di pennacchi di medaglie
è una storia di battaglie
per lavoro e dignità
ma l'agrario il cotoniere
il mercante l'impiegato
ha paura che lo stato
non li salvi dalla rabbia
e ricorrono alle bande
e alle squadre di fascisti
per schiacciare socialisti
e rinchiudere la gabbia
e se i capi riformisti
cerca di frenar la lotta
se chi non cede combatte
e non vuol chinare la testa
a Novara Roma e Bari
si resiste con ogni arma
dall'Oltretorrente a Parma
si ricaccia via il fascista
non è storia col finale
e i ruoli critti da qualcuno
una storia dove ognuno
la sua parte scriverà
poi vent'anni di menzogne
di buffoni e manganelli
poi padri ed i fratelli
morti in Russia ed Albania
ma in quell'aria di tempesta
già riecheggia vecchi canti
nelle fabbriche sui monti
si riprenderà la via
I Savoia sono cacciati
sarà migliore il futuro
e la terra chi lavora
finalmente resterà
ma Portella di Ginestra
ti ricorda che lo stato
sembra ma non è cambiato
dalla stessa parte sta
ma Portella di Ginestra
ti ricorda che lo stato
sembra ma non è cambiato
dalla stessa parte sta
si fa festa nei paesi
sono giunti i piemontesi
questa vita cambierà
ma la leva prende i figli
e si tassa ancora il pane
e le terre del comune
il borghese ruba già
ma stavolta alle ingiustizie
non risponderanno pianti
si diventerà briganti
si diventerà soldati
e cafoni agli affamati
che chiedevano la terra si
risponde con la guerra
7.000 trucidati
E non è storia di lustrini
di pennacchi di medaglie
è una storia di battaglie
per lavoro e dignità
è uno stato che colpisce
con notabili esattori
con prefetti e militari
il colono e l'operaio
e si muore per le tasse
sopra sale e macinato
con il fuoco vien stroncato
il tumulto de La Boje*
E del dazio sopra il grano
che foraggia di milioni
i banchieri ed i baroni
l'industriale e il militare
con il '98 esplode
ad Ancona a Molinella
a Molfetta Prato e Biella
una rivolta popolare
non è storia col finale
e i ruoli critti da qualcuno
una storia dove ognuno
la sua parte scriverà
A Milano si risponde
alla rabbia ea gli affamati
con 20mila soldati
i cannoni e non il pane
e lo stato più di prima
ha parlato chiaro e forte
scegli pure la tua sorte
in America o la fame
e finisce anche st guerra
di mercanti e poeti storti
che 600 mila morti
soli posson giudicare
ma i fratelli che la sorte
ha scampato in quella guerra
la promessa della terra
la si può dimenticare
E non è storia di lustrini
di pennacchi di medaglie
è una storia di battaglie
per lavoro e dignità
ma l'agrario il cotoniere
il mercante l'impiegato
ha paura che lo stato
non li salvi dalla rabbia
e ricorrono alle bande
e alle squadre di fascisti
per schiacciare socialisti
e rinchiudere la gabbia
e se i capi riformisti
cerca di frenar la lotta
se chi non cede combatte
e non vuol chinare la testa
a Novara Roma e Bari
si resiste con ogni arma
dall'Oltretorrente a Parma
si ricaccia via il fascista
non è storia col finale
e i ruoli critti da qualcuno
una storia dove ognuno
la sua parte scriverà
poi vent'anni di menzogne
di buffoni e manganelli
poi padri ed i fratelli
morti in Russia ed Albania
ma in quell'aria di tempesta
già riecheggia vecchi canti
nelle fabbriche sui monti
si riprenderà la via
I Savoia sono cacciati
sarà migliore il futuro
e la terra chi lavora
finalmente resterà
ma Portella di Ginestra
ti ricorda che lo stato
sembra ma non è cambiato
dalla stessa parte sta
ma Portella di Ginestra
ti ricorda che lo stato
sembra ma non è cambiato
dalla stessa parte sta
envoyé par Dq82 - 6/4/2022 - 13:25
×
Una storia dell'Italia unita dalla parte degli sfruttati