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Мама, я не могу больше пить

Akvarium / Аквариум
Langue: russe


Akvarium / Аквариум

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Mama, ne mogu bolše piť
[2004]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Boris Grebenšćikov
Album / Albumi: Беспечный Русский Бродяга [2006]

brodyaga


Bere, in Russia (ma credo anche in Ucraina, in Polonia, in Bielorussia ed anche altrove) è una cosa molto seria. Ne va dell'onore nazionale e, se si smette di bere, si può essere considerati traditori della Patria. Questa, quindi, suggerita da Krzysztof Wrona, è una canzone serissima -oltre che molto bella. Limitandoci alla Russia, è impossibile -ad esempio- non ricordare che il compagno Leonid Ilič Brežnev era, a detta di tutte le testimonianze, completamente briaco di vodka quando diede l'ordine di invadere la Cecoslovacchia nell'agosto del 1968. Balbettava, sputacchiava e non si reggeva in piedi. E che dire di Boris Nikolaevič Elcin (Yeltsin, Ieltsin, Elzin ecc.), immediato predecessore di Putin, che schiattò alcolizzato cronico e fumatore come una ciminiera?... Logico, quindi, che quando si vanno a fare sanzioni nei confronti della Santa Madre Russia per uno dei suoi periodici misfatti, prima o poi si vada a colpire la vodka. Come il gas, anche se la vodka si può andare a prenderla da altre parti (in Polonia, in Svezia, persino in Giappone). In questi giorni sanzionatori, si sta assistendo veramente a cose che voi umani non avreste mai immaginato; così, ad esempio, la Vodka Stoli, che ha un nome russo (Stolichnaya, propriamente “della capitale, metropolitana, moscovita”) ma che è prodotta negli USA, si è vista in questi giorni fatta oggetto di boicottaggio e distruzione di bottiglie, così da essere costretta a pubblicare sul proprio sito paginate contro la guerra e di solidarietà al popolo ucraino per evitare di essere trascinata nel baratro. Che dire poi del Moscow Mule, il noto cocktail (4,5 cl di vodka, 12 cl di ginger beer e 1 cl di succo di lime fresco), che nei bar degli Stati Uniti, come forma di attiva solidarietà con l'Ucraina, è stato ribattezzato “Kiev Mule”...? Esattamente come quando, ai tempi dell'invasione USA dell'Iraq (2003), fatta notoriamente per esportare la democrazia, si volle protestare contro la Francia, che non aveva aderito, ribattezzando le French Fries in Freedom Fries. Sono ragionevolmente certo che qualcuno proverà a ribattezzare anche il Poutine, piatto nazionale canadese, il cui come di origine francese corrisponde esattamente a quello di Putin (si tratta di un mappazzone di patate fritte e formaggio fuso affogato in una salsa, che potrebbe efficacemente essere lanciato contro i carrarmati russi). Sarà ribattezzato "Zhelenskine" in solidarietà con l'Ucraina...?

Poutine canadese.
Poutine canadese.


Povera Ucraina, che deve sopportare contemporaneamente l'invasione dei russi e degli imbecilli. Detto questo, torno a questa serissima canzone che racconta il dramma interiore di tale sig. Boris Grebenŝćikov, russo, che non può più bere e non ce la fa più a reggere la menzogna di fronte alla famiglia, agli amici e alla Patria tutta. Non è più una persona normale. Prega la mamma di buttare via tutte le bottiglie che ha sul tavolo per impersonare il ruolo di eroico bevitore russo, e ci rende partecipi di tutti i suoi rovelli interiori, che lo portano addirittura nella selva oscura (reminiscenze dantesche?...) e impersino a mettere in guardia la chiesa da ciò che essa ha alle porte: il Diavolo. Di che riflettere; smettere di bere appare quasi come una ribellione al conformismo e all'autorità costituita, nonché alla "tradizione" o quanto meno alla consuetudine. Ora, santa pazienza, debbo dire che al termine di questa mia fatica mi farei volentieri un bel bicchierino di vodka, addirittura con una presa di sale. Ma non posso. Ci ho il diabete e tutto il resto. Porco cane! Ribelle una sega! [RV]

La canzone è del 2004. E' stata filmata nel 2005 dal regista Roman Dyomin e, infine, inserita nel 2006 nell'album degli Akvarium Беспечный Русский Бродяга ("Vagabondo russo spensierato").
Мама, я не могу больше пить,
Мама, я не могу больше пить,
Мама, вылей все, что стоит на столе –
Я не могу больше пить.
На мне железный аркан,
Я крещусь, когда я вижу стакан,
Я не в силах поддерживать этот обман –
Мама, я не могу больше пить.

Патриоты скажут, что я дал слабину,
Практически продал родную страну,
Им легко, а я иду ко дну,
Я гляжу, как истончается нить.
Я не валял дурака,
Тридцать пять лет от звонка до звонка,
Но мне не вытравить из себя чужака –
Мама, я не могу больше пить.

Мама, я не могу больше пить,
Мама, я не могу больше пить,
Мама, позвони всем моим друзьям,
Скажи – я не могу больше пить.
Вот она – пропасть во ржи,
Под босыми ногами ножи,
Как достало жить не по лжи –
Я не могу больше пить.

Скажи моим братьям, что теперь я большой,
Скажи сестре, что я болен душой,
Я мог бы быть обычным человеком,
Но я упустил эту роль.
Зашел в бесконечный лес,
Гляжу вверх, но я не вижу небес,
Скажи в церкви, что во всех дверях стоит бес –
Демон Алкоголь.

Мама, я не могу больше пить,
Мама, я не могу больше пить,
Мама, вылей все, что стоит на столе –
Я не могу больше пить.
На мне железный аркан,
Я крещусь, когда я вижу стакан,
Я не в силах поддерживать этот обман –
Мама, я не могу больше пить.

envoyé par Riccardo Venturi - 3/3/2022 - 22:44



Langue: italien

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 3-3-2022 22.51

Mamma, non posso più bere

Mamma, non posso più bere,
Mamma, non posso più bere,
Mamma, butta nel cesso tutto quel che c'è sul tavolo – [1]
Io non posso più bere.
Sopra di me c'è un cappio di ferro,
Mi fo il segno della croce quando vedo un bicchiere,
Non ce la faccio a reggere 'sta bugia,
Mamma, non posso più bere.

I patrioti diranno che sono stato un debole,
Praticamente che ho tradito la patria,
Facile per loro, ma io vado fino in fondo.
Guardo come si assottiglia il filo,
Non ho fatto l'imbecille,
Trentacinqu'anni a sgobbare tutto il giorno, [2]
Ma non ce la fo a sterminare l'alieno che è in me.
Mamma, non posso più bere.

Mamma, non posso più bere,
Mamma, non posso più bere,
Mamma, telefona a tutti i miei amici,
E dìgni 'he 'un posso più bé'. [3]
Eccolo il Giovane Holden [4]
Con coltelli sotto ai piedi nudi -
Com'è stancante non vivere di menzogna,
Mamma, non posso più bere.

Di' ai miei fratelli che ora son diventato grande,
Di' a mia sorella che mi fa male l'anima,
Potrei essere una persona normale,
Ma non mi si attagliava questo ruolo.
Sono entrato nella foresta infinita,
Guardo su, ma non vedo il cielo.
Va' a dire in chiesa che a ogni porta c'è un demone -
Il Demone Alcool.

Mamma, non posso più bere,
Mamma, non posso più bere,
Mamma, butta nel cesso tutto quel che c'è sul tavolo –
Io non posso più bere.
Sopra di me c'è un cappio di ferro,
Mi fo il segno della croce quando vedo un bicchiere,
Non ce la faccio a reggere 'sta bugia,
Mamma, non posso più bere.
[1] “Nel cesso” ce l'ho messo io, arbitrariamente. Il verbo all'imperativo del testo originale significa solo “versa via”, “butta via versando”.

[2] Modo di dire russo che significa, alla lettera, “da chiamata a chiamata”, o “da suonata (di sveglia, di sirena ecc.) a suonata”. Ovvero “tutto il giorno”, dalla chiamata d'entrata al lavoro fino a quella di uscita.

[3] Verso estemporaneamente tradotto in fiorentino. Però quando ho dovuto smettere di bere non l'ho detto alla mamma, si sarebbe molto preoccupata. In realtà qualche litro di vino me lo faccio ancora, eccome.

[4] Nel testo originale c'è пропасть во ржи, che riprende il titolo russo del celeberrimo Catcher in the Rye di Salinger, il romanzo formativo di tutta una generazione nei primi anni '60. Il titolo russo propriamente detto è Над пропастью во ржи, qualcosa come “Precipitando nella segale”. Il problema del titolo originale inglese è ben noto; che cosa volesse dire veramente, forse lo sapeva solo Salinger. Tant'è vero che, in italiano, si scelse un titolo completamente diverso e molto anodino. Questo ho messo nella traduzione. NB. Se qualcuno desiderasse tradurre questa canzone nella propria lingua, gli suggerirei di utilizzare qui il titolo del romanzo com'è nella propria lingua in questione (in francese, ad esempio, si chiama L'Attrape-cœurs, in spagnolo ha addirittura tre titoli diversi).

3/3/2022 - 22:52




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