Senza l'ultima parola, frase saggia da citarsi,
Crollò a terra tramortito, senza manco un po' scansarsi,
Senza un grido, già stecchito, senza il Milan, senza un suono,
Fuggi fuggi, s'alza un urlo: “Gli han tirato un altro Duomo...!!”
Restò
Solo qualcosa che volò,
Nell'aria calma e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
C'era il sole assai radioso quel mattino al Quirinale,
C'eran pure le Olgettine, e Dudù con la Pascale,
C'eran Feltri e Sallusti, Santanchè con il Giornale,
“Viva, viva il Presidente!”...e poi il lancio micidiale!...
Restò
Solo qualcosa che volò,
E sul faccione lo impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Svelta accorre la Meloni: “Com'è morto? Ma chi è stato?”
Lui giaceva sul selciato, dalla DIGOS già attorniato.
Già qualcuno giù da terra quell'oggetto ha raccattato,
Era un Duomo in carborundum...è finito il Settennato!
Restò
Solo qualcosa che volò,
Nell'aria calma e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Già cominciano i cordogli, il Paese è costernato,
Ma da qualche ignota parte più d'un tappo è già saltato,
Matteo Renzi ha perso un padre, ma lui, puro come un Giglio,
Già si sente di tal babbo il più degno e augusto figlio!
Restò
Solo qualcosa che volò,
Al Quirinale e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Si riuniscono i partiti, “S'ha da far tutto daccapo...!”,
Già si parla di Gasparri, il PD è un po' frastornato,
“Qualche soldo anche ai parenti lo avrà forse già lasciato”,
E qualcuno ora si chiede se il processo è rinviato...
Restò
Solo qualcosa che volò,
Nell'aria calma e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Uno stiàffo mette fine anche ai selfie di Salvini,
C'è il concorso “Miss Gramaglia”, l'ha già vinto la Gelmini,
Con le foto di Playboy si tappezza il Quirinale,
Pure Grillo e Bertinotti invitati al funerale...!
Restò
Solo qualcosa che volò,
E che sul cranio gli impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Una vita, quante cose...E una grande e sola smania,
La pucciotta, e in tasca aveva due biglietti per l'Estuania.
E' sepolto in mezzo ai grandi, ma Pertini è già scappato,
Saragat non si dà pace, Ciampi s'è dato malato...
Restò
Solo qualcosa che volò,
Nell'aria calma e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Crollò a terra tramortito, senza manco un po' scansarsi,
Senza un grido, già stecchito, senza il Milan, senza un suono,
Fuggi fuggi, s'alza un urlo: “Gli han tirato un altro Duomo...!!”
Restò
Solo qualcosa che volò,
Nell'aria calma e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
C'era il sole assai radioso quel mattino al Quirinale,
C'eran pure le Olgettine, e Dudù con la Pascale,
C'eran Feltri e Sallusti, Santanchè con il Giornale,
“Viva, viva il Presidente!”...e poi il lancio micidiale!...
Restò
Solo qualcosa che volò,
E sul faccione lo impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Svelta accorre la Meloni: “Com'è morto? Ma chi è stato?”
Lui giaceva sul selciato, dalla DIGOS già attorniato.
Già qualcuno giù da terra quell'oggetto ha raccattato,
Era un Duomo in carborundum...è finito il Settennato!
Restò
Solo qualcosa che volò,
Nell'aria calma e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Già cominciano i cordogli, il Paese è costernato,
Ma da qualche ignota parte più d'un tappo è già saltato,
Matteo Renzi ha perso un padre, ma lui, puro come un Giglio,
Già si sente di tal babbo il più degno e augusto figlio!
Restò
Solo qualcosa che volò,
Al Quirinale e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Si riuniscono i partiti, “S'ha da far tutto daccapo...!”,
Già si parla di Gasparri, il PD è un po' frastornato,
“Qualche soldo anche ai parenti lo avrà forse già lasciato”,
E qualcuno ora si chiede se il processo è rinviato...
Restò
Solo qualcosa che volò,
Nell'aria calma e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Uno stiàffo mette fine anche ai selfie di Salvini,
C'è il concorso “Miss Gramaglia”, l'ha già vinto la Gelmini,
Con le foto di Playboy si tappezza il Quirinale,
Pure Grillo e Bertinotti invitati al funerale...!
Restò
Solo qualcosa che volò,
E che sul cranio gli impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
Una vita, quante cose...E una grande e sola smania,
La pucciotta, e in tasca aveva due biglietti per l'Estuania.
E' sepolto in mezzo ai grandi, ma Pertini è già scappato,
Saragat non si dà pace, Ciampi s'è dato malato...
Restò
Solo qualcosa che volò,
Nell'aria calma e poi impattò,
Chi è stato non sapremo mai.
Mai, mai, mai, mai, mai...
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Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Musica / Music / Musique / Sävel: Francesco Guccini, L'uomo (1971)
E insomma, sembra che ci siano serie probabilità (leggasi: seri rischi) che Silvio B., terminato il settennato di Sergio Mattarella, venga eletto alla più alta Carica dello Stato. Il Berlusca presidente della repubblica. Capisco qui, e molto bene, l'indecisione espressa dal comico Maurizio Crozza: da un lato, come ogni cittadina e cittadino d'Italia che ancora mantenga un barlume di dignità, è inorridito da questa ipotesi; dall'altro, in quanto comico, ne è entusiasta perché, per ben sette anni, avrà quotidiano ed infinito materiale su cui lavorare. Oramai grave d'anni e tenuto insieme con il Vinavil, Silvio B. (che, in realtà, è morto sei anni fa, ma che viene tenuto artificialmente in stato di zombie grazie ad oscuri procedimenti che non devono essere dissimili da quelli che tengono in finta vita il dottor Múñoz nel celebre racconto Aria fredda di H. P. Lovecraft) si prepara quindi, tra uno sputacchio, un occhio liquescente e una pelle del volto tirata mediante cavi strallati -con la speranza che non facciano come quelli del Ponte Morandi-, ad occupare il Quirinale. Per sette anni, è possibile che una cosa come questa potrebbe provocarmi accuse di vilipendio (e ne so già qualcosa...); quindi metto le mani avanti, visto che ancora Silvio B. non è stato eletto. Con la speranza (ma chi visse sperando...si sa come morì) che rimanga un sogno, sebbene, e decisamente, in forma di incubo. Il canto che segue è quindi ambientato in un ipotetico (ma, ahimè, prossimo) futuro. Iddio, che tutto può, faccia sì che ciò non avvenga. [AT-XXI]