L’ultimo ricercato è scappato dal prato
L’hanno acchiappato, l’hanno massacrato
Gli hanno rotto le gambe
Ma quello s’è rialzato
Gli hanno cavato gli occhi
Ma lui ha continuato
A guardare la foto della donna più bella del mondo
Che teneva in una tasca più buia del Congo
Se ti trovo ti faccio ballare
Come le scimmie nel fondo del mare
Proprio come quando ti piace
Proprio come quando ti pare
Non ti devi vergognare
Non c’è niente di male
A diventare un pezzo di carne ululante
Un pezzo scappato dal tempo
Che non pensa più a un cazzo di niente
Vengono dal mare
E hanno occhi di sale
Vengono dalla foresta
Vengono in groppa alla bestia
Vengono dal deserto
Ti si infilano nel letto
Non dicono una parola
Ma hanno un cazzo che fa paura
Chiudete le porte
Serrate le finestre
Tirate le tende
E dite alla signora che è lei che non sente
L’ultima principessa è scappata dal reame
Voleva vedere con la sua bocca se esisteva la fame
L’hanno sposata, ma quella ha abbandonato
Le hanno spezzato le gambe
Ma lei ha continuato a ballare il tango
Coi tacchi nel fango
In un posto più sporco del Congo
Col gorilla più dolce del mondo
Vengono saltellando come piccole rane
Vengono le cavallette salvate il pane
Vengono le navi sono piene di batteri
Batteri alti un metro e ottanta
Che sembrano guerriglieri
Mettetevi in salvo
Chiudete il castello
Paratevi il culo
Il cielo è scuro scuro
Scappate, sta arrivando il futuro.
Il futuro è una pioggia che allaga tutto
Correte ai ripari
Correte di brutto
C’è un fiume rosso che sfonda le case
Che affonda le chiese
E arriva sempre una volta al mese
Quanto mi piace, non ti fermare
Corriamo insieme prima che si richiuda il mare
Amen!
Vengono sulla terra
Vengono a tempo di guerra
Vengono sopra i campi
Vengono come i lampi
Vengono sulla pelle
Come i funghi, come le sberle
Vengono nell’oblio
E mentre vengono chiamano Dio
E Dio è solo un pezzo di carne legata allo spago
Fra la bocca dell’affamato
E la mano del mago
L’hanno acchiappato, l’hanno massacrato
Gli hanno rotto le gambe
Ma quello s’è rialzato
Gli hanno cavato gli occhi
Ma lui ha continuato
A guardare la foto della donna più bella del mondo
Che teneva in una tasca più buia del Congo
Se ti trovo ti faccio ballare
Come le scimmie nel fondo del mare
Proprio come quando ti piace
Proprio come quando ti pare
Non ti devi vergognare
Non c’è niente di male
A diventare un pezzo di carne ululante
Un pezzo scappato dal tempo
Che non pensa più a un cazzo di niente
Vengono dal mare
E hanno occhi di sale
Vengono dalla foresta
Vengono in groppa alla bestia
Vengono dal deserto
Ti si infilano nel letto
Non dicono una parola
Ma hanno un cazzo che fa paura
Chiudete le porte
Serrate le finestre
Tirate le tende
E dite alla signora che è lei che non sente
L’ultima principessa è scappata dal reame
Voleva vedere con la sua bocca se esisteva la fame
L’hanno sposata, ma quella ha abbandonato
Le hanno spezzato le gambe
Ma lei ha continuato a ballare il tango
Coi tacchi nel fango
In un posto più sporco del Congo
Col gorilla più dolce del mondo
Vengono saltellando come piccole rane
Vengono le cavallette salvate il pane
Vengono le navi sono piene di batteri
Batteri alti un metro e ottanta
Che sembrano guerriglieri
Mettetevi in salvo
Chiudete il castello
Paratevi il culo
Il cielo è scuro scuro
Scappate, sta arrivando il futuro.
Il futuro è una pioggia che allaga tutto
Correte ai ripari
Correte di brutto
C’è un fiume rosso che sfonda le case
Che affonda le chiese
E arriva sempre una volta al mese
Quanto mi piace, non ti fermare
Corriamo insieme prima che si richiuda il mare
Amen!
Vengono sulla terra
Vengono a tempo di guerra
Vengono sopra i campi
Vengono come i lampi
Vengono sulla pelle
Come i funghi, come le sberle
Vengono nell’oblio
E mentre vengono chiamano Dio
E Dio è solo un pezzo di carne legata allo spago
Fra la bocca dell’affamato
E la mano del mago
envoyé par Dq82 - 26/9/2021 - 11:49
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Nell'album "V"
Riguardo al futuro, c’è questa paura in canzoni come “Congo”, ma in verità la storia racconta dell’ultima principessa bianca e dell’ultimo rifugiato che stanno facendo l’amore. Un’altra paura che si ha di questo venire, sembra che si voglia fermare la vita. La vita non si ferma con i muri, con le leggi. Nulla può fermarla. Dall’organismo monocellulare che ha creato l’universo, dobbiamo creare a nostra volta la vita, dobbiamo perpetuare questa vita. E qui in Italia sta arrivando il futuro, e il futuro è l’Africa. Ma il futuro viene da molto lontano. Per il titolo non volevo usare parole di senso compiuto razionale. Perché un disco di ispirazione tribale, ancestrale e animista, non poteva avere un titolo di senso compiuto.
https://music.fanpage.it/
Vengono, Vengono, Vengono.
Questo si mormora in un paesino cristiano alla Vigilia di Natale, mentre un coro di bambini canta in chiesa e si apparecchiano le tavole piccolo borghesi.
Vengono dal mare, vengono dal deserto, vengono come le cavallette, salvate il pane!
Nascosti nel lampo della notte l’ultimo ricercato e l’ultima principessa vengono insieme, e forse è questo il “venire” che spaventa la gente del piccolo paese immaginario, “c’è un fiume rosso che sfonda le case, che affonda le chiese e arriva sempre una volta al mese”. Qui la poesia si fa irriverente e affilata, diventa sberleffo pungente e romantico. Mannarino parla ancora una volta del corpo, della passione, e dello spirito vitale degli esseri umani e della natura, che non si può fermare. La visione è apocalittica, a tratti biblica, parte dei bassifondi, salta su un letto e arriva in cielo a smascherare la bugia di Dio. Il paese viene sommerso, tutto crolla, tutto trema, vengono, vengono, e non si sanno fermare.
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