Gino Gino per me sei divino
Che dico divino tu sei uno e trino
Sei anche di più
Dove arrivi tu
Arriva una luce, la gente si scuote
Si alza, si attiva, ritorna a esser viva
Perché se tu parli
È per vedere i tarli
Che scavano sòrdidi
nelle coscienze tórbide
Tu passi impavido da un orrore all’altro
Tu fai un ospedale anche in un antro
Umano è per te
più che un aggettivo
È parola sacra
il punto d’arrivo
E io ti son grato perché mi hai insegnato
che oltre il dolore c’è gioia e splendore
Consapevolezza
Di un mondo migliore
All’umanità
Tu rendi onore
Gino Gino Gino…
E tu Gino Strada
Il tuo è nomen omen
Perché ovunque vada
Nell’epidemia
mi mostri la via
di una sana follia
Che dico divino tu sei uno e trino
Sei anche di più
Dove arrivi tu
Arriva una luce, la gente si scuote
Si alza, si attiva, ritorna a esser viva
Perché se tu parli
È per vedere i tarli
Che scavano sòrdidi
nelle coscienze tórbide
Tu passi impavido da un orrore all’altro
Tu fai un ospedale anche in un antro
Umano è per te
più che un aggettivo
È parola sacra
il punto d’arrivo
E io ti son grato perché mi hai insegnato
che oltre il dolore c’è gioia e splendore
Consapevolezza
Di un mondo migliore
All’umanità
Tu rendi onore
Gino Gino Gino…
E tu Gino Strada
Il tuo è nomen omen
Perché ovunque vada
Nell’epidemia
mi mostri la via
di una sana follia
inviata da Riccardo Venturi - 14/8/2021 - 10:18
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Marta M. Marangoni - Fabio Wolf