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8 Marzo

Tecla
Language: Italian


Tecla

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La ballata dell'amore malato
(Gio Mannucci)
Caro preside
(Donatella Rettore)
Aprite le città
(Nada)


(2019)
Testo di Piero Romitelli e Rory Di Benedetto
Musica di Piero Romitelli, Rory Di Benedetto, Emilio Munda, Rosario Canale e Marco Vito.

Tecla


Il brano è stato presentato il 19 dicembre 2019 nella trasmissione Sanremo Giovani, ottenendo il pass per partecipare a Sanremo. Con il brano, la cantante si è presentata al Festival di Sanremo 2020 nella sezione Nuove Proposte, segnando la sua prima partecipazione alla kermesse musicale e arrivando seconda.

"Sono onorata di poter portare un pezzo che parla della forza femminile, sono giovane ma ho già una mia visione sul mondo. Nessuno può decidere cosa dobbiamo fare, dire o essere. Dimostriamo a noi stesse cosa siamo in grado di fare!"

Tecla


Non originalissima come canzone, ma bisogna dare fiducia a questa giovanissima interprete, anche ottima attrice che ha interpretato in maniera sorprendente la parte di Nada nel film "La bambina che non voleva cantare". E come Nada nel 1969 anche Tecla ha esordito a Sanremo appena sedicenne.
In fin dei conti la vita è come un viaggio
comincia con un pianto dopo l’atterraggio
facciamo giri immensi ed ogni coincidenza che perdiamo
è un nuovo punto di partenza

In fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’otto marzo
e non basta ricordare di una festa
con un fiore se qualcuno lo calpesta

E nelle vene gli anticorpi alla paura
i silenzi che ci fanno da armatura
è resilienza io so la differenza
tra uno schiaffo e una carezza

Siamo petali di vita che hanno fatto un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

La verità, siamo candele nella notte
a illuminare mentre la gente chiude porte
nei maglioni lunghi a nascondersi nel niente
dagli sguardi di chi resta indifferente

Abbiamo dato troppo e poco ci è concesso
certe lacrime non chiedono permesso
e nello specchio, negando l’evidenza
chiamarlo amore quando è solo dipendenza

Siamo petali di vita che faranno un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

Se ci crolla il mondo addosso
come sempre ci rialziamo
nonostante a volte “uomo” non vuol dire “essere umano”
per tutto il sangue che è stato versato…

Siamo petali di vita e la violenza non ha giustificazione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

In fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’otto marzo
e non basta ricordare di una festa
con un fiore se qualcuno ci calpesta.

2021/3/11 - 22:52


Il nostro sito ha appena compiuto 18 anni, Tecla Insolia ne ha ancora 17 (è nata nel 2004). È la più giovane tra gli artisti con una canzone in questo sito ed è per ora l'unica che non era ancora nata quando la prima versione del sito è stata pubblicata.

Il Webmaster - 2021/3/25 - 22:36




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