Vivo come un cammello in una grondaia
in questa illustre e onorata società!
E ancora, sto aspettando, un'ottima occasione
per acquistare un paio d'ali, e abbandonare il pianeta.
E cosa devono vedere ancora gli occhi e sopportare?
I demoni feroci della guerra, che fingono di pregare!
Eppure, lo so bene che dietro a ogni violenza esiste il male...
Se fossi un po' più furbo, non mi lascerei tentare.
Come piombo pesa il cielo questa notte.
Quante pene e inutili dolori.
in questa illustre e onorata società!
E ancora, sto aspettando, un'ottima occasione
per acquistare un paio d'ali, e abbandonare il pianeta.
E cosa devono vedere ancora gli occhi e sopportare?
I demoni feroci della guerra, che fingono di pregare!
Eppure, lo so bene che dietro a ogni violenza esiste il male...
Se fossi un po' più furbo, non mi lascerei tentare.
Come piombo pesa il cielo questa notte.
Quante pene e inutili dolori.
inviata da Renato Stecca - 13/8/2007 - 22:11
Lingua: Francese
Versione francese di Daniel Bellucci
Nice 19.08.2007 forse per oggi mi fermo con questa. ciao
Nice 19.08.2007 forse per oggi mi fermo con questa. ciao
COMME UN CHAMEAU DANS UN CHENEAU
Je vis comme un chameau dans un chéneau
dans cette illustre et honorable société!
Et je suis toujours en train d'attendre une excellente occasion
pour acquérir une paire d'ailes, et abandonner cette planète.
Et que doit encore voir et supporter mon regard ?
Les féroces démons de la guerre, qui feignent de prier!
Et pourtant, je sais bien que derrière toute violence se cache le mal...
Si j'étais un peu plus rusé, je ne me laisserais pas tenter.
cette nuit le ciel est aussi lourd que le plomb.
Que de peines et de douleurs inutiles.
Je vis comme un chameau dans un chéneau
dans cette illustre et honorable société!
Et je suis toujours en train d'attendre une excellente occasion
pour acquérir une paire d'ailes, et abandonner cette planète.
Et que doit encore voir et supporter mon regard ?
Les féroces démons de la guerre, qui feignent de prier!
Et pourtant, je sais bien que derrière toute violence se cache le mal...
Si j'étais un peu plus rusé, je ne me laisserais pas tenter.
cette nuit le ciel est aussi lourd que le plomb.
Que de peines et de douleurs inutiles.
Lingua: Spagnolo
COMO UN CAMELLO EN UN CANALON
Vivo como un camello en un canalón,
en esta ilustre y honorable sociedad.
Y espero todavía una ocasión idónea
para comprar un par de alas y abandonar el planeta.
Qué tienen que mirar y soportar aún los ojos?
Los bárbaros demonios de la guerra que fingen sus plegarias!
Ya sé desde hace tiempo que, tras cualquier violencia,
el mal existe...
Si yo fuera más listo, en su trampa no caería.
Esta noche el cielo pesa como plomo.
Cuántas penas e inútiles dolores!
Vivo como un camello en un canalón,
en esta ilustre y honorable sociedad.
Y espero todavía una ocasión idónea
para comprar un par de alas y abandonar el planeta.
Qué tienen que mirar y soportar aún los ojos?
Los bárbaros demonios de la guerra que fingen sus plegarias!
Ya sé desde hace tiempo que, tras cualquier violencia,
el mal existe...
Si yo fuera más listo, en su trampa no caería.
Esta noche el cielo pesa como plomo.
Cuántas penas e inútiles dolores!
inviata da Marcia - 25/2/2009 - 18:50
il cammello in una grondai: inadatto. io la vedo così: la gobba forse rappresenta quella sporgenza verso l'alto che fa attrito con la vita "intubata" dell'uomo comuneche che invece scorre "liscia e piatta" come l'acqua.......la gobba infatti incastra perfettamente con le tegole e procedere è estremamente faticoso..quasi impossibile! grande Franco
Come vivere in una condizione impossibile e scomoda. Tant'è che poi cerca un paio d'ali per abbandonare il pianeta. Battiato non può dire le cose semplicemente perché, come anche in questa canzone, riesce a racchiudere in 3 strofe tutto il disagio di un mondo impazzito, di sentirsi al di fuori, di vedere solo male intorno a noi. Genio. Maestro.
Valeria - 12/4/2015 - 15:20
Il titolo del brano è una citazione di Al-Biruni, scienziato persiano vissuto nel XII secolo, che era solito pronunciare tale frase per indicare l'inadeguatezza della propria lingua nel descrivere argomenti di carattere scientifico.
Mentre il "paio d'ali" per "abbandonare il pianeta" è un'altro preciso riferimento che vi lascio il piacere di ricercare e cogliere da voi stessi.
Dunque, per chi ne sa cogliere il significato, ciò che si ammira in questo testo è proprio LA SEMPLICITÀ con cui il Maestro è riuscito a racchiudere in poche CHIARISSIME righe alcuni profondissimi concetti filosofici.
Uno per ogni riga, in effetti. Tutti distinti, ma tutti concatenati.
in questo bellissimo testo la Sapienza si trasforma in Poesia!!!
In epoche diverse da questa la Cultura era il più prezioso degli ornamenti, perché si poteva sfoggiarlo sempre e ovunque, senza tema che si sporcasse, che si rovinasse o che si venisse derubati.
E sempre suscitava ammirazione. Mentre chi non aveva Cultura, proprio per questo e di questo si vergognava profondamente.
Oggi invece chi di Cultura ne ha poca o nulla si preoccupa di tacciare come "complicate" quelle persone che, per sua propria ignoranza, non riesce a comprendere. Come se fosse chi è più istruito a doversi scusare con chi è più ignorante, anziché il contrario!!!
Invece di andare a cercare, tra gli intellettuali, chi potrebbe essere "da strapazzo", il mio consiglio è di strapazzare prima un po' di INCOLTI affinché, se proprio non vogliono saperne di arricchire il proprio spirito, imparino almeno a rispettare di più chi invece ha deciso di farlo!!!
Mentre il "paio d'ali" per "abbandonare il pianeta" è un'altro preciso riferimento che vi lascio il piacere di ricercare e cogliere da voi stessi.
Dunque, per chi ne sa cogliere il significato, ciò che si ammira in questo testo è proprio LA SEMPLICITÀ con cui il Maestro è riuscito a racchiudere in poche CHIARISSIME righe alcuni profondissimi concetti filosofici.
Uno per ogni riga, in effetti. Tutti distinti, ma tutti concatenati.
in questo bellissimo testo la Sapienza si trasforma in Poesia!!!
In epoche diverse da questa la Cultura era il più prezioso degli ornamenti, perché si poteva sfoggiarlo sempre e ovunque, senza tema che si sporcasse, che si rovinasse o che si venisse derubati.
E sempre suscitava ammirazione. Mentre chi non aveva Cultura, proprio per questo e di questo si vergognava profondamente.
Oggi invece chi di Cultura ne ha poca o nulla si preoccupa di tacciare come "complicate" quelle persone che, per sua propria ignoranza, non riesce a comprendere. Come se fosse chi è più istruito a doversi scusare con chi è più ignorante, anziché il contrario!!!
Invece di andare a cercare, tra gli intellettuali, chi potrebbe essere "da strapazzo", il mio consiglio è di strapazzare prima un po' di INCOLTI affinché, se proprio non vogliono saperne di arricchire il proprio spirito, imparino almeno a rispettare di più chi invece ha deciso di farlo!!!
Francesco - 31/7/2015 - 00:49
Caro Renato, Battiato tutto è fuorché un'intellettuale (e tantomeno da strapazzo). È soprattutto uno spiritualista, un raffinatissimo filosofo e un poeta.
Bisogna abituarsi alla sua poetica: è come imparare una lingua nuova, una volta compresa la struttura tutto diventa chiarissimo e semplicissimo (ciò vale per tutti i poeti). la sua poetica al contrario è semplicissima, addirittura terra-terra, ma estremamente sintetica: parla praticamente per ideogrammi: in un solo verso con pochissime parole esprime un concetto su cui altri scriverebbero un intero libro.
Certe sue canzoni sono un vero e proprio manifesto.
La sua poetica estremamente sintetica utilizza vere e proprie immagini flash, citazioni (ogni citazione contiene l'intera filosofia dell'autore citato), e tanta, tantissima ironia (spesso anche auto-ironia), che – purtroppo è notorio – in Italia è una forma retorica pressoché sconosciuta (gli italiani amano la comicità e poco l'umorismo, l'ironia addirittura non la capiscono, la scambiano per vera).
Ecco, basta mettere insieme tutte queste immagini e suoni, citazioni e provocazioni che ti manda, percependole così come sono. Osserva solo le tue reazioni, MAI RAGIONARCI SOPRA!
Battiato non è un'intellettuale e non è un guru. In Battiato non c'è nulla da capire, non c'è alcun messaggio., bisogna solo osservare le proprie reazioni. E se sono diverse da persona a persona, ancora meglio, il suo scopo era proprio quello.
Non so un cantautore così italiano come Battiato (forse l'unico vero cantautore italiano, insieme a Lucio Dalla; essendo De Andrè, Tenco ed Endrigo discepoli di Brassens e Brel ed altri francofoni; mentre Guccini, De Gregori, Venditti e quasi tutti gli altri di Dylan, Elton John ed altri anglosassoni) non so – dicevo – dove abbia imparato l'arte dell'ironia, forse a Londra nel 1970, insieme all'uso del primo sintetizzatore portatile o forse e più probabilmente, dalla cultura dei Sufi (o dalle altre culture orientali) di cui lui era un amante.
Bisogna abituarsi alla sua poetica: è come imparare una lingua nuova, una volta compresa la struttura tutto diventa chiarissimo e semplicissimo (ciò vale per tutti i poeti). la sua poetica al contrario è semplicissima, addirittura terra-terra, ma estremamente sintetica: parla praticamente per ideogrammi: in un solo verso con pochissime parole esprime un concetto su cui altri scriverebbero un intero libro.
Certe sue canzoni sono un vero e proprio manifesto.
La sua poetica estremamente sintetica utilizza vere e proprie immagini flash, citazioni (ogni citazione contiene l'intera filosofia dell'autore citato), e tanta, tantissima ironia (spesso anche auto-ironia), che – purtroppo è notorio – in Italia è una forma retorica pressoché sconosciuta (gli italiani amano la comicità e poco l'umorismo, l'ironia addirittura non la capiscono, la scambiano per vera).
Ecco, basta mettere insieme tutte queste immagini e suoni, citazioni e provocazioni che ti manda, percependole così come sono. Osserva solo le tue reazioni, MAI RAGIONARCI SOPRA!
Battiato non è un'intellettuale e non è un guru. In Battiato non c'è nulla da capire, non c'è alcun messaggio., bisogna solo osservare le proprie reazioni. E se sono diverse da persona a persona, ancora meglio, il suo scopo era proprio quello.
Non so un cantautore così italiano come Battiato (forse l'unico vero cantautore italiano, insieme a Lucio Dalla; essendo De Andrè, Tenco ed Endrigo discepoli di Brassens e Brel ed altri francofoni; mentre Guccini, De Gregori, Venditti e quasi tutti gli altri di Dylan, Elton John ed altri anglosassoni) non so – dicevo – dove abbia imparato l'arte dell'ironia, forse a Londra nel 1970, insieme all'uso del primo sintetizzatore portatile o forse e più probabilmente, dalla cultura dei Sufi (o dalle altre culture orientali) di cui lui era un amante.
Roberto - 25/6/2022 - 19:30
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Testo e musica di Franco Battiato
Dall'album omonimo
Vi invio questa canzone di Battiato (dall'album omonimo del 1991) e anche una domanda (rivolta a voi e a chi vorrà rispondere): perchè Battiato non dice sempre le cose con semplicità, ma a volte fa l'intellettuale da strapazzo? Anche in questa canzone non sembra anche a voi che l'efficacia del testo sia compromessa da quel primo verso astruso? O sono io che non capisco certe cose del nostro?