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Violet Gibson

Lisa O'Neill
Language: English


Lisa O'Neill


2018
Heard a Long Gone Song
song

Violet Albina Gibson (Dublino, 31 agosto 1876 – Northampton, 2 maggio 1956) figlia di Edward Gibson, primo Barone di Ashbourne e Lord Cancelliere d'Irlanda, è stata la donna che il 7 aprile 1926 attentò alla vita di Benito Mussolini a Roma.

Mussolini era appena uscito dal palazzo del Campidoglio, dove aveva inaugurato un congresso di chirurgia, quando la Gibson gli sparò un colpo di pistola, ferendolo di striscio al naso. Secondo Arrigo Petacco e altri studiosi, a salvarlo sarebbe stato un saluto romano che porgeva proprio nel momento dello sparo: tirando indietro il capo irrigidendosi come sua abitudine nel saluto, avrebbe inconsapevolmente portato la testa fuori traiettoria.
Mussolini con un vistoso cerotto sul naso nei giorni successivi all'attentato
Mussolini con un vistoso cerotto sul naso nei giorni successivi all'attentato


La Gibson, faticosamente sottratta a un tentativo di linciaggio, fu condotta in questura; interrogata, non rivelò la ragione dell'attentato. Romano Mussolini, figlio del Duce, ebbe a raccontare che il padre, subito soccorso da decine di chirurghi che erano appunto sul posto per il congresso, disse di essersi preoccupato davvero soltanto quando vide questi avvicinarsi.

La scheda segnaletica composta in Questura dopo l'attentato; come motivo dell'arresto si indica: "Attentato al Primo Ministro d'Italia"
La scheda segnaletica composta in Questura dopo l'attentato; come motivo dell'arresto si indica: "Attentato al Primo Ministro d'Italia"


L'attentatrice venne assolta in istruttoria dal Tribunale speciale per totale infermità di mente e successivamente espulsa dall'Italia verso l'Inghilterra. Rimase per trent'anni ricoverata in una clinica psichiatrica, il St Andrew's Hospital a Northampton, ove morì.
There are many ways to go mad
I go out to Rome
With a rock in my fist and a gun in my bag

And I shoot Mussolini in the nose
I didn't shoot to skim the skin of his snout
Or his teeth or the lips on his mouth
I simply saw a bad egg and I thought
I'd take the bad egg out

I fired twice I didn't fire right
And they dragged me through the town
And the fascist dictator carried on
And on and I went down
Down and down and then down more
They hurt me in and out

Half had half mad
An ignorant tourist
An old Irish hag
They called me all sorts

But I moved in silence
For the love o' truth not violence
And I'm mad an' I know
People don't really change I suppose
They just go a little bad when they go

They locked me up in a Northampton house
Where I feed a Northampton boar
And I lost the reasons why I think
I'm a violet
I was never a rose

I've been 29 years here
I'm not ready be here anymore
See me back on Merrion square
Where in spring the violets still grow

I moved in silence
For the love o' truth not violence
And I'm mad an' I know
People don't really change I suppose
They just go a little bad when they go

There are many ways to go mad
I go out to Rome
With a rock in my fist and a gun in my bag
And I shoot Mussolini in the nose
I didn't shoot to skim the skin of his snout
Or his teeth or the lips on his mouth
I simply saw a bad egg and I thought
I'd take the bad egg out

Contributed by Dq82 - 2021/2/22 - 13:29




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