Na zengara ner'
più nera del lutto
mischia le carte
e spariglia le sorti.
Ombre di passi
non marciano a resa
come chi crocifissero
per peccato d'offesa.
Tuoni di spari
come tempeste
mettono in conto
anche la peste.
Brandelli di anime
ancora sospese
vengono tratte
dentro le chiese.
"Sono loro
la nostra preghiera"
grida da fuori
la zengara ner'.
più nera del lutto
mischia le carte
e spariglia le sorti.
Ombre di passi
non marciano a resa
come chi crocifissero
per peccato d'offesa.
Tuoni di spari
come tempeste
mettono in conto
anche la peste.
Brandelli di anime
ancora sospese
vengono tratte
dentro le chiese.
"Sono loro
la nostra preghiera"
grida da fuori
la zengara ner'.
Contributed by mimmo spadano - 2021/2/10 - 19:04
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Streghe, pandafeche, mazzemarelle e altre storie
Da una poesia di Irene Giancristofaro, musicata da Terre del Sud.
Il 6 ottobre 1943, a Lanciano, una donna vestita di nero vaga per la città, alla ricerca del corpo del figlio, ucciso dai nazisti che soppressero la rivolta dei ragazzi lancianesi: "Alcuna madre potè salvare il proprio figlio da una sorte già decisa, fosse stata anche una zingara veggente" (nota dell'autrice)