Seo mar chunna sùilean òga
Ro-hò, thugaibh, thugaibh i-rì
A dh'fhairich saoghal bha trom, fo-bhròn
Ro-hò hì-o, hì-o
Ro-hò, thugaibh, thugaibh i-rì
A dh'fhairich saoghal bha trom, fo-bhròn
Ro-hò hì-o, hì-o
'S mi a' dìreadh sleibhtean Tìr na Fèinne
'S a tearnadh coiltean bhailtean cèine.
Ana-ceartas air a chlèith,
Tha an t-àm ann 'son a chuir an cèill
When those in power know no shame
The truth's by any other name.
'S bochd am beartas a thig gun truas
Tha an teanga blàth; tha 'n crìdhe fuar.
A' Dhòmhnaill Iain thar a' chuain
Nach èisd thu ris an fhìrinn bhuaine?
Fawning legions, empty songs
Can't hide a life of bitter wrongs
'S olc do bhriathran gràineil, faoine
A thruailleadh mathas a chinne-daonna
As pain and terror cloud the view
The faceless steal the world we knew
Tha an dà là a'tighinn air an t-saoghal
Cò thèid an cuibhreach, cò bhios saor?
The bonds of blame can be undone
For the innocence of those to come.
Thig am fuasgladh an aghaidh an t-sruth
Bidh lamhan gaolach air an stiùir.
An dà là...
Bithibh dàna, bithibh treun.
Bithibh dàna, bithibh treun.
envoyé par Riccardo Venturi - 8/1/2021 - 09:13
Langue: italien
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 8-1-2021 09:18
Riccardo Venturi, 8-1-2021 09:18
I due giorni [1]
Mentre salivo su alle pendici della Terra degli Eroi
E scendevo giù a foreste di città straniere.
È giunto il tempo di rivelare
L'ingiustizia celata alla visione.
Quando chi ha il potere non conosce vergogna
La verità va sotto ogni altro nome.
La ricchezza è povera se giunge spietata,
La lingua è calda; il cuore è freddo.
Donald John [2], che stai oltreoceano,
Non ascolterai la verità perenne?
Legioni di servi, canzoni vuote
Non possono nascondere una vita di malefatte
Quanto malvage le tue parole vane e odiose
Che sporcherebbero la bontà dell'Uomo
Mente il dolore e il terrore offuscano la vista
I senzavolto rubano il mondo che conoscevamo
Un grande cambiamento sta arrivando nel mondo,
Chi andrà in catene, e chi sarà libero?
I lacci della colpa possono essere sciolti
Per l'innocenza di chi verrà dopo.
L'emancipazione andrà controcorrente,
Mani amorevoli terranno il timone.
Questo fu visto da giovani occhi
Ro-hò, thugaibh, thugaibh i-rì
Che conobbero un mondo gravato dalla tristezza
Ro-hò hì-o, hì-o
Ro-hò, thugaibh, thugaibh i-rì
Che conobbero un mondo gravato dalla tristezza
Ro-hò hì-o, hì-o
Mentre salivo su alle pendici della Terra degli Eroi
E scendevo giù a foreste di città straniere.
È giunto il tempo di rivelare
L'ingiustizia celata alla visione.
Quando chi ha il potere non conosce vergogna
La verità va sotto ogni altro nome.
La ricchezza è povera se giunge spietata,
La lingua è calda; il cuore è freddo.
Donald John [2], che stai oltreoceano,
Non ascolterai la verità perenne?
Legioni di servi, canzoni vuote
Non possono nascondere una vita di malefatte
Quanto malvage le tue parole vane e odiose
Che sporcherebbero la bontà dell'Uomo
Mente il dolore e il terrore offuscano la vista
I senzavolto rubano il mondo che conoscevamo
Un grande cambiamento sta arrivando nel mondo,
Chi andrà in catene, e chi sarà libero?
I lacci della colpa possono essere sciolti
Per l'innocenza di chi verrà dopo.
L'emancipazione andrà controcorrente,
Mani amorevoli terranno il timone.
Un grande cambiamento...
Abbiate coraggio, siate forti.
Abbiate coraggio, siate forti.
[1] Questa è la traduzione letterale, presente anche sulla copertina dell'album (“The Two Days”). Come si vede in seguito nel testo, l'espressione in realtà significa qualcosa come “cambiamento, svolta”.
[2] Donald Trump (New York, 14 giugno 1946) si chiama in realtà “Donald John Trump”. Qui i Mànran lo nominano in forma gaelica con entrambi i suoi nomi (“Donald” è comunque un nome di origine scozzese).
[2] Donald Trump (New York, 14 giugno 1946) si chiama in realtà “Donald John Trump”. Qui i Mànran lo nominano in forma gaelica con entrambi i suoi nomi (“Donald” è comunque un nome di origine scozzese).
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Henderson-Innes
Album / Albumi: An dà là
In questi giorni di assalti ai campidogli, di uomini-bisonte e di grandi americhe finite nella polvere, una singolare canzone scritta nel 2017 metà in gaelico scozzese e metà in un inglese solenne sul quale è necessario ragionare un po'. I Mànran sono un gruppo scozzese attivo fin dal 2010 (mànran è una parola gaelica che significa qualcosa come “suono armonioso” o “melodioso”). L'anno dopo l'elezione di Donald Trump, tutto era già oltremodo chiaro su come sarebbe andata a finire; e così, anche con la gentile collaborazione di un virus e dei cosiddetti “social”, siamo finalmente entrati nel XXI Secolo. Nel 2017 i Mànran pubblicano l'album (il loro terzo in studio) di cui questa canzone è la title song: un'autentica maledizione celtica su Donald Trump, una lamentazione sul passato e un inno per il futuro. Una canzone di disperazione e di speranza. [RV]