Non riconosco mio padre e mia madre
Non ricordo più il mio nome
Io sono nato in mezzo alle squadre
Non so quando né come.
Ieri ero un fanciullo
Giocavo alle stelle e alla vita
Oggi il mio solo trastullo
è la pallottoliera del mitra.
Cammino sopra la terra
Come su un pavimento di lampi
All'odio e al dolore fo guerra
Non c'è nessuno che scampi.
Faccio io saltare i ponti
E spezzo le strade ferrate
Io taglio i fili dei monti
Atterro le tigri blindate.
Col riso di gelatina
Faccio schiantare i colossi
Con lagrime di benzina
Accendo i bengala rossi.
Non so perché né come
Ho ancora fede e bontà
Ho ritrovato il mio nome
Mi chiamo Libertà.
Non ricordo più il mio nome
Io sono nato in mezzo alle squadre
Non so quando né come.
Ieri ero un fanciullo
Giocavo alle stelle e alla vita
Oggi il mio solo trastullo
è la pallottoliera del mitra.
Cammino sopra la terra
Come su un pavimento di lampi
All'odio e al dolore fo guerra
Non c'è nessuno che scampi.
Faccio io saltare i ponti
E spezzo le strade ferrate
Io taglio i fili dei monti
Atterro le tigri blindate.
Col riso di gelatina
Faccio schiantare i colossi
Con lagrime di benzina
Accendo i bengala rossi.
Non so perché né come
Ho ancora fede e bontà
Ho ritrovato il mio nome
Mi chiamo Libertà.
inviata da Dq82 - 28/10/2020 - 12:30
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Testo poetico musicato da Giada Salerno detta "Ciatuzza, che precisa: "Questa canzone è stata scritta dal partigiano e poeta marchigiano Franco Matacotta, nome di battaglia Francesco Monterosso. Il brano è uscito in due successive raccolte: Fisarmonica rossa (1945) e Canzoniere di libertà (1953) con significative varianti. Mi sono rifatta alla seconda stesura recuperando però una strofa (l'ultima da me cantata) della prima redazione"
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